Gravitazione di popoli La Chiesa L'impero Il feudo Il comune Atlante storico Relazioni di sistema   Cronologia

    Il cristianesimo e  l'impero         Papato e Impero d'Oriente

Potere temporale della Chiesa  Diffusione dell'Islam

Monasteri ed abbazie in Europa   - I Cistercensi a Lucedio

La riforma della Chiesa e Cluny La lotta per le investiture

XII- XIII sec. l'impero e la Chiesa  L'espansionismo cristiano

L'immaginario religioso - Domenicani e Francescani

La repressione delle eresie ed i simbolismi del male.

La crisi del papato romano e la cattività avignonese

 

La Chiesa

Gli eventi principali della vita della Chiesa medioevale.

 

La Chiesa nel corso del Medioevo , diventa una struttura di potere molto importante che muta profondamente i suoi caratteri originali di semplice comunità di fedeli , aderenti ad un credo religioso , e si fa vera e propria istituzione dotata di una solida organizzazione interna e di potere territoriale ( potere temporale della Chiesa ).

Nei secoli III e IV d.C. il potere locale dei vescovi era stato sempre più importante per difendere le popolazioni locali contro la furia degli invasori barbari. La Chiesa diventa un organismo compatto sostenuta dalla ricca nobiltà latina, che attraverso donazioni e lasciti , arricchisce le diocesi. L'Editto di Milano ( 313 ) e quello di Tessalonica ( 383 ) sanzionano questo stato di fatto. Teodosio riconosce il cristianesimo come religione ufficiale dell'impero e le comunità cristiane vengono esentate dalle contribuzioni fiscali.

Negli anni bui delle invasioni è importante ricordare la vitalità della Chiesa di Roma, unica protettrice delle popolazioni latine.

Il monachesimo

Nasce il monachesimo occidentale con BENEDETTO DA NORCIA che fonda nel 528 il monastero di Montecassino. Altri monasteri sorgono sull'esempio di Montecassino nei secoli successivi. Si affermeranno gli ordini dei CISTERCENSI ( dal nome dell'abbazia di Citeaux ) dei CERTOSINI ( la Grande Chartreuse ) e dei CLUNIACENSI ( Cluny ).In Italia sono famosi i monasteri di Fruttuaria, Camaldoli, Vallombrosa.

A differenza del monachesimo orientale ascetico i monaci occidentali vivono un'esperienza religiosa matura: alternano alla preghiera e alla meditazione il lavoro dei campi e creano comunità economicamente autosufficienti e protette, che, in caso di pericolo, offrono valida difesa alle popolazioni minacciate.

Dalle grange benedettine e cistercensi ( vere e proprie fattorie medioevali ) partiranno addirittura opere di bonifica e messa a coltura delle campagne circostanti. Un'altra importante funzione dei monasteri benedettini è quella culturale : la regola benedettina imponeva ai monaci molte ore di lettura e di meditazione. Carlo Magno affidò loro il compito di organizzare un sistema regolare di istruzione ( alfabetizzazione e conoscenza dei testi sacri della Bibbia) nacquero così scuole monastiche e scuole episcopali urbane. Infine furono i padri amanuensi a trascrivere pazientemente i manoscritti latini sottratti alla furia devastatrice delle invasioni barbariche.

Cristianesimo e popoli barbari.

Tra i grandi pontefici dell'alto medioevo ricordiamo LEONE I che si dice abbia fermato l'avanzata di Attila, capo degli Unni , su Roma nel 452 e GREGORIO I MAGNO ( 590-604 ) che , in collaborazione con la regina longobarda TEODOLINDA, pone le premesse per la conversione dei Longobardi al Cristianesimo. Le popolazioni germaniche erano infatti di religione ariana. Anche i Visigoti vengono convertiti in questo periodo, mentre tra gli Angli e i Sassoni si propaga il monachesimo benedettino.

Sconto con la Chiesa d'Oriente

Nel VII secolo si fa più aspro lo scontro con la Chiesa di Costantinopoli, per questioni di teologia dogmatica. L'imperatore d'Oriente, che trattava anche le questioni religiose , impose il monotelitismo ( in base al quale si riconosceva al Cristo la sola volontà divina e non anche quella umana ). Il pontefice romano entra in conflitto con lui e convoca un concilio ecumenico che riafferma la doppia natura del Cristo. Il papa venne fatto inoltre imprigionare dall'imperatore d'Oriente e la Chiesa di Ravenna venne resa autonoma da Roma.

  Il pontefice romano, nel corso del VII secolo, è in una posizione di grave difficoltà in quanto la sua autorità sull'Italia è avversata da Bisanzio, mentre i Longobardi sono pronti ad approfittare in ogni modo  della sua debolezza, per occupare il territorio laziale ed estendere il loro dominio anche nel sud dell'Italia.  

Potere temporale della Chiesa.

Il re longobardo LIUTPRANDO , in occasione di un nuovo contrasto tra la Chiesa di Roma e Bisanzio, a proposito del culto delle immagini sacre ( LOTTA PER L'ICONOCLASTIA ) prende le difese di Roma, prospettando di attaccare i possedimenti bizantini nel sud dell'Italia. E' in questa occasione ( 729 ) che il pontefice ottiene in dono il territorio di SUTRI                 ( DONAZIONE DI SUTRI ), primo nucleo dello stato della Chiesa. Nasce così il potere temporale della Chiesa.

  Durante l'VIII secolo però i Longobardi, in altre occasioni tentano di attaccare lo stato della Chiesa per ampliare i loro domini. Così re ASTOLFO e poi DESIDERIO.  

I Franchi e la Chiesa

La Chiesa chiede aiuto a PIPINO il BREVE, re dei Franchi , che glielo concede. Con questo atto inizia la collaborazione della Chiesa di Roma con il popolo dei Franchi che si concluderà con la discesa vittoriosa in Italia di CARLO MAGNO nel 774, per liberare il papa ADRIANO IV dalle mire espansionistiche di Desiderio, ultimo re longobardo.

  Gli Arabi nel frattempo avanzano da sud e occupano le isole mediterranee e la Spagna, costituendo un grave pericolo per la cristianità europea.SONO ANCORA I FRANCHI AD ARRESTARNE L'AVANZATA ARABA IN FRANCIA. CARLO MARTELLO LI SCONFIGGE A POITIERS NEL 732.

  CARLO MAGNO prosegue la lotta contro gli Arabi musulmani ed infedeli  e conquista la marca spagnola     ( episodio di Roncisvalle e mitica difesa del conte Rolando ). Nell'800 nasce il SACRO ROMANO IMPERO. Il pontefice LEONE III è il primo papa che consacra un imperatore. Costui , a sua volta,  si riconosce difensore della cristianità occidentale. Tuttavia è proprio da questo momento ( in cui apparentemente la Chiesa ha trovato un braccio armato disposto a difenderla ed a promuovere l'evangelizzazione di nuove terre, che inizia il rovinoso conflitto di competenze tra papa ed imperatore. Sarà proprio questo conflitto a produrre la crisi definitiva delle due strutture medioevali.  

Il conflitto tra pontefice ed imperatore 

            

Questo antagonismo attraversa molte fasi , anche cruente, che porteranno via via il papa ad assumere posizioni di forza ,tentando di affermare il suo prestigio in campo dottrinario  e la sua maggiore autorità anche in ambito politico.Il papa dovrà allearsi di volta in volta con alcune forze politiche avverse all'imperatore: da alcuni feudatari a lui infedeli ( la contessa MATILDE di Canossa ai tempi della lotta per le investiture, fino ai Normanni ed ai Comuni nella lotta contro Federico Barbarossa ).

 

In poche occasioni il braccio armato dell'imperatore e della grande feudalità si troverà a fianco della Chiesa. Questo avverrà quando  l'imperatore ed i signori feudali a lui sottoposti vedranno vantaggi diretti nell'azione militare patrocinata dalla Chiesa.Cioè nel corso delle CROCIATE o delle guerre religiose per l'evangelizzazione delle terre germaniche ( CAVALIERI TEUTONICI ).Oppure ancora nella RECONQUISTA della penisola iberica ai danni degli Arabi.

Le tappe fondamentali del contrasto tra pontefice ed imperatore sono queste:

  • 962 - PRIVILEGIUM OTONIS ( PRIVILEGIO OTTONIANO ). Riaffermata superiorità dell'imperatore sul papa- Nomina papale condizionata all'assenso imperiale- Nomina dei vescovi-conti da parte dell'imperatore.

 

  • 996  - OTTONE III ,tenta di far rinascere un impero-cristiano con capitale  a Roma.Pone al soglio pontificio un religioso a lui fedele (Gerberto d'Aurillac col nome di SILVESTRO II ) ma il suo progetto fallisce.

  • Nasce il monastero di CLUNY ed il movimento cluniacense di riforma della Chiesa.Il monastero è indipendente dal potere laico della feudalità d'Aquitania e propone un programma di moralizzazione della vita religiosa.              Contesta soprattutto la nomina imperiale dei vescovi conti.Cioè la consacrazione di persone prive di ogni vera fede religiosa e di vocazione.Contesta la simonia ( vendite delle cariche ecclesiastiche ) ed il concubinaggio dei religiosi.

Altri ordini monastici ( Cistercensi e Certosini ) affiancano il discorso di rinnovamento della vita della Chiesa.

Nasce il clero regolare accanto a quello secolare.

  •  La Chiesa cerca l'appoggio dei NORMANNI , forza emergente agli inizi dell'XI secolo in funzione antibizantina , antimperiale ed antiaraba nel sud dell'Italia.Nel 1059 il pontefice riconosce ROBERTO IL GUISCARDO vassallo della Chiesa e attribuisce il titolo di DUCA DI SICILIA.

 

  • GREGORIO VII ( un tempo monaco cluniacense ILDEBRANDO DI SOANA ) emana il DICTATUS PAPAE che sovverte i principi del Privilegio ottoniano.

Solo il pontefice è autorità universale

Egli solo può deporre o stabilire vescovi

La scomunica papale priva di legittimità anche il potere dell'imperatore oltre a quello delle autorità politiche inferiori. Il papa può deporre l'imperatore, sciogliendo i sudditi dai vincoli di fedeltà nei suoi confronti.

 

  • Lo scontro frontale si manifesta con il nome di lotta per le investiture. A CHI SPETTA LA NOMINA DEI VESCOVI-CONTI  ( RELIGIOSI CON FUNZIONE VASSALLATICA )?

Scomunica dell'imperatore ENRICO IV

Implorazione di perdono dello stesso presso la contessa Matilde di Canossa e revoca della scomunica. Nuova scomunica nei suoi confronti. Nomina di un antipapa ed attacco al papa in Roma, con il suo assedio in Castel S. Angelo. Il papa è liberato dal normanno Roberto il Guiscardo. Esilio del papa a Salerno.

  • Questa situazione molto intricata si conclude alcuni anni dopo con il  CONCORDATO DI WORMS concluso tra ENRICO V e CALLISTO II

L'investitura spirituale è separata da quella temporale

-In Italia precede l'investitura del papa , in Germania quella dell'imperatore. In pratica l'imperatore , che voleva controllare le nomine dei vescovi conti ( senza eredi e quindi facilmente manovrabili alla morte del feudatario ) può farlo solo in territorio germanico. L'Italia è controllata dal pontefice la nomina dei vescovi.

 

Dopo le lotte in Germania che l' hanno visto impegnato con la grande feudalità tedesca, ora anche in Italia, Federico cerca alleati nei signori ghibellini ed inizialmente anche presso il papa , contro le pretese dei comuni. Libera Roma da Arnaldo da Brescia, ma poi impone dei podestà imperiali, che gli inimicano la popolazione e naturalmente il papa.

ALESSANDRO III fa costruire Alessandria per fermare la terza discesa  del Barbarossa ed i comuni , riuniti nella lega lombarda, riconosciuta dal pontefice, lo sconfiggono a Legnano.

 

  • La lotta tra papato e impero si sposterà ora all'interno dei comuni tra fazioni guelfe ( filopapali ) e ghibelline ( filoimperiali). Molte famiglie della vecchia feudalità continueranno ad essere ghibelline.

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