Gravitazione di popoli La Chiesa L'impero Il feudo Il comune Atlante storico Relazioni di sistema   Cronologia

La villa romana come anticipazione della curtis

Il castello 1,  2, 3, 4.

L'investitura feudale  

La signoria locale e il diritto di banno.  

Economia curtense  

La cavalleria e la sua evoluzione

La gerarchia feudale

La società trinitaria

 I vescovi conti e la lotta per le investiture

 Evoluzione del  paesaggio agrario  

Il castello: lo sfarzo e l'autorità signorile in due permanenze di neofeudalesimo.

Rocche e borghi fortificati 

L'incastellamento del sud

Dimore fortificate urbane

Il neofeudalesimo

Incastellamenti neofeudali. 


Il castello diventa alla fine del XIV sec. una dimora signorile, che ama raffigurare impreziosendole le attività contadine che continuano a ruotare attorno al territorio del signore, dando una configurazione del tutto originale al paesaggio. Si tratta di realtà neofeudali che sopravvivono in un contesto profondamente mutato per la presenza delle realtà comunali e degli stati nazionali e regionali. 

I due esempi scelti riguardano il principato vescovile di Trento ( affreschi del castello di Buon Cosiglio Buon Consiglio)  e i castelli del duca di Berry riprodotti nelle famose miniature dei fratelli Limbourg.

Non a caso l'iconografia riproduce un momento canonico della vita del feudo: i lavori nella campagna ed il ciclo dei mesi.  Personaggi ed atmosfere riproducono tuttavia un mondo cortese, raffinato, armonico che nulla ha più della precarietà dell'alto medioevo. 

 

Il principato vescovile di Trento. Gli affreschi della Torre dell'Aquila.

 

Neo- feudale è  la struttura del territorio Trentino sul finire del secolo XIV sotto il controllo del principe-vescovo Giorgio di Liechtenstein, di origini asburgiche. Negli affreschi del Castello di Buon Consiglio, nonostante la raffinata patina  di soffusa delicatezza, che sembra trasparire dalle scene di vita cortese, si intuisce nella raffigurazione del lavoro dei campi, del ciclo dei mesi, la sofferta scansione della giornata del servo, legato ancora rigidamente ai ritmi ed alle forme dell' economia feudale.

da "I piaceri del feudo" FMR , annata 1983

In questa rappresentazione del mese di aprile, con i lavori dei campi in piena attuazione ( presente nel castello di Buonconvento di Trento ), si testimonia di una fase ormai matura del feudalesimo, in cui la campagna appare notevolmente più curata e non pare esserci traccia della minaccia incombente di devastanti incursioni . E' ampiamente visibile l'effetto di quella rivoluzione agricola che, dopo il Mille, aveva portato ad aumentare le rese agricole e a intraprendere la commercializzazione delle eccedenze, dando vita al fenomeno comunale. Le due donne nella parte destra della raffigurazione in abiti eleganti si qualificano come appartenenti alla Corte del signore del luogo, dipinte qui solo per nobilitare la scena. Valori cortesi di nobiltà e raffinatezza, di serena animazione e di armonia sembrano percorrere l'intera raffigurazione.

I nobili passeggiano mentre i contadini sono alle prese con il bestiame.

Il Principato vescovile di Trento e del Tirolo caduto sotto il controllo asburgico nel 1407  mostra un originale esempio di enclave etnica e produttiva all'interno di una vallata alpina, con assetti concettuali e istituzionali di stampo feudalistico, nonostante altrove - nell'alta Italia - si siano già elaborate esperienze di autonomia cittadina. L'immagine che viene data di questo particolare ambiente è idealizzata e la vita dei campi appare animata quasi da una raffinata armonia, anche se la separazione dei due mondi ( nobile e contadino ) è netta.

L'ingresso  dei carri dopo la raccolta della legna

La caccia

Le splendide residenze del duca di Berry 


 

Fratelli Limbourg, Les tres riches heures du duc de Berry - Marzo  

Fratelli Limbourg, Les tres riches heures du duc de Berry - Giugno

Fratelli Limbourg, Les tres riches heures du duc de Berry - Maggio

  

Fratelli Limbourg, Les tres riches heures du duc de Berry - Settembre


Les tres riches heures du duc de Berry
è un codice miniato, considerato il capolavoro dei fratelli Limbourg. Iniziato attorno al 1413 restò incompiuto. Sono illustrazioni intitolate ai diversi mesi dell'anno, poste all'inizio del manoscritto. Mai un calendario era stato eseguito con tanta cura e profusione di mezzi. L'opera, che è uno dei migliori esempi di gotico internazionale, per l'eleganza della figurazione e la limpidezza cromatica, presenta un'incantevole ambientazione architettonica ed esprime una visione del mondo contadino ormai rinnovata con un nuovo senso prospettico dello spazio. Lo spazio produttivo attorno al castello è pienamente disciplinato dal lavoro umano. Ordinate strade solcano l'area prospicente il castello, che appare nella sua funzione puramente residenziale, simbolo di ricchezza, potere, sfarzo e prestigio. Le costruzioni si riferiscono rispettivamente al castello di Lusignan,  a quello di Rion  e di Saumur, tutte dimore del duca di Berry.

 

Prima pagina