Sull'insegnamento
modulare della storia e sulla valenza curricolare degli
insegnamenti storici sono stati realizzati, negli anni '90, studi
importanti. Le problematiche toccate in questi contributi, che hanno
diffuso - tra l'altro - numerosi spunti per progetti di carattere
sperimentale nella scuola - sono state varie ma tutte tra loro
correlate.
- Innanzitutto si è fatta avanti l'idea che l'insegnamento storico dovesse abbandonare la
semplice narrazione ciclica di eventi e fenomeni riuniti e
compartimentati in spaccati cronologici convenzionali ( età ed epoche
superficialmente definite, secoli intesi come contenitori di date notevoli
) per aprirsi a logiche di
periodizzazione più sottili e funzionali a scansioni modulari
puntualmente focalizzate e tematizzate.
In tal senso appare importante - preliminarmente - la ridefinizione
dei tempi
storici attribuibile alla scuola francese delle Annales.
- Nei nuovi programmi c'è l'individuazione di specifiche
finalità della disciplina, che si traducono in altrettanti
specifici obiettivi cognitivi ed operativi ( conoscenze, abilità e
competenze ) articolati minuziosamente e meglio verificabili e
certificabili se inquadrati in segmenti didattici opportunamente modellizzati
e variati nei contenuti e nelle piste di indagine dei problemi.
- E' apparso chiaro che occorre operare una selezione tra i temi
proposti dai manuali, mentre non è prescritta una visione
cronologico-lineare del passato. E' necessario tener conto di ricorrenze
e pertinenze
all'interno dei processi epocali operando riaggregazioni strutturali
che rendano conto di permanenze e cesure epocali.
- Si suggerisce - nell'ambito di processi storici, esaminati con criteri
strutturali - l'utilizzo sempre più frequente di
facilitatori di tipo cognitivo e metacognitivo ( mappe
concettuali e cognitive, sfondi integratori, schemi concettualizzanti,
visioni sistemiche di eventi e fenomeni, quali cronologie comparate e
tabelle categoriali...).
- Si suggeriscono come indicazioni didattiche il ricorso alla tematizzazione
ed alla modularizzazione.
Tematizzare significa
isolare una pertinenza caratterizzante < ad
es.di tipo giuridico-istituzionale, geo- economico, geo - politico,
artistico - culturale o tecnologico-scientifico...... > all'interno di
uno spaccato cronologico omogeneo.
Modularizzare
indica l'operazione di raggruppamento delle varie unità
didattiche in sequenze ben focalizzate, omogenee ed autosufficienti,
tali da costituire una tappa delimitabile di un percorso conoscitivo e
formativo integrato. Le caratteristiche del modulo dovranno essere
le seguenti sul piano dell'organizzazione dei contenuti:
1) integrazione: all'interno del modulo ogni tema si esprime e
costituisce una mappa di conoscenze, capace di rendere più agevole la
comprensione e l'assimilazione dei temi seguenti
2) autonomia: pre-conoscenze e conoscenze funzionali al tema
centrale sono fornite all'interno del modulo.
3) autosufficienza: il modulo è impostato per far acquisire
"una volta per sempre" capacità operatorie ( uso di schemi
mentali ) e abilità operative ( utilizzo di strumenti cognitivi ed
organizzatori concettuali ) sollecitate dalle potenzialità formative del
modulo.
4) flessibilità: ogni modulo può essere affrontato con mediazioni
didattiche diverse, giustificate dalla diversità del tema trattato. Ad
esempio fonti documentarie, iconografiche, visuali possono guidare alla
costruzione di schemi concettualizzanti in alcuni moduli, mentre in altri
possono essere più determinanti materiali cartografici, dati statistici,
fonti economiche, testi stroriografici ......
5) aperto: ogni modulo deve fondare le domande e le motivazioni a
portare oltre la conoscenza del passato.Più in particolare la fissazione
di conoscenze di settore devono potersi integrare facilmente all'interno
di processi storici più complessi ed interrelati. da
Programmi di Storia per il triennio di qualifica degli istituti
Professionali D.M. 31 / 1 / 1997
Il
grafo sottostante visualizza le relazioni tra le caratteristiche
funzionali del modulo di storia, aggiungendo alcune importanti
variabili di carattere didattico. L'autosufficienza tematica ed
informativa possono relazionarsi a modalità esplicative di tipo
cronologico - narrativo, che richiamano le conoscenze di contesto e
rimandano a preconoscenze, propedeutiche alla comprensione della
tematica. Tuttavia nell'ambito storico non tutto si esaurisce nella coerenza
strutturale interna di un tema inquadrato cronologicamente. Infatti
ogni problematica storica
( politica, socio-economica, istituzionale.... ) prende l'avvio da lontane
precondizioni, spesso marginali nelle fonti documentarie, che vanno
comunque richiamate per dare trasparenza e coerenza al modello
concettuale, che sta alla base della presentazione. Analizzare
e riorganizzare la struttura tematica del manuale ( con
opportune categorizzazioni, che
riaggreghino linee di sviluppo tra loro omogenee ) risulta un'operazione
di facilitazione preliminare del tutto essenziale, anche per giustificare l'intermittenza
tematica, che sta alla base della scelta di moduli variamente
focalizzati.
Un altro ordine di problemi è legato ai rapporti che il modulo di
storia ha con il contesto storico generale.
A livello cognitivo è importante che le conoscenze tematiche si
raccordino ad una più ampia cronologia di riferimento, capace di
includere eventi e fenomeni di più aree geografiche ( logica sistemica
), Al suo interno deve emergere soprattutto la pregnanza di quei
fenomeni che determinano le cesure e
le variazioni dei quadri storici epocali.
Infine il modulo di storia deve essere sviluppato in un'ottica
attualizzante, operando costantemente raffronti tra le strutture e
le categorie del passato e quelle del presente. Qualora poi l'ottica
del modulo - in casi particolari - sia accentuatamente pluridisciplinare (
a prevalente focalizzazione storico - giuridica, storico - economica,
storico - sociale... e con un contributo significativo di un altro sapere
disciplinare ) il contributo della disciplina sussidiaria sarà
soprattutto quello di chiarire aspetti di convergenza o divergenza
della tematica storica, oggetto di studio, rispetto al quadro
normativo od all'analisi funzionale della stessa categoria,
struttura o fenomeno considerati in chiave di attualità.
Gli esempi sono numerosi. Ampia la classe dei concetti coinvolti da questa
duplice logica diacronica ( storico - evolutiva ) e sincronica (
strutturale - funzionale ). Il concetto di Stato, di azienda, di norma /
Costituzione, di classe sociale, di modello economico < es.
mercantilismo / globalizzazione ).
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Vengono ora riportate - per la loro pregnanza concettuale - alcune
brevi osservazioni
dello storico Antonio Brusa, che accenna a nuove
prospettive interpretative delle grandi scansioni
del processo storico. Esse dovrebbero preludere alla
riorganizzazione dell'insegnamento disciplinare attorno a riorganizzatori
funzionali degli eventi, dei processi e dei fenomeni storici.
Tali osservazioni sono state assunte - almeno in parte - come presupposti
teorici della sperimentazione didattica legata alla costruzione di percorsi
modulari
sulla storia contemporanea, realizzata in una classe 5^ Mercurio dell'ITCG
Cavour di Vercelli nell' a.s. 2001 - 2002.
" Brusa
propone di
riorganizzare
la mappa delle conoscenze storiche essenziali
più che attorno al concetto di civiltà ( e agli indicatori che lo
compongono) attorno alle grandi
cesure della vicenda umana: "...il
processo di neolitizzazione e il processo di industrializzazione...
individuano tre periodi: prima del Neolitico, tra il Neolitico e
l'industrializzazione, dopo l'Industrializzazione. Perché
non considerare questa la mappa minima del passato...e costruire su
questa una nuova storia generale? In definitiva si tratta di tre
grandi
quadri
-
modelli
-
periodi
Accettando questa ipotesi, il
sapere minimo potrebbe consistere nella loro conoscenza...
(nel)...possedere degli esempi...(nell')...essere in grado di stabilire
le differenze
tra periodi e modelli di società .(Brusa, 1998).
Su questa falsa riga, e con questa attenzione alle
cesure soprattutto economico-sociali, Brusa elabora la sua proposta di insegnamento della
storia del '900.
In altre occasioni, Brusa suggerisce che i
quadri generali possano essere costruiti, attorno a concetti
spazio-temporali (ad esempio, le aree economiche chiave e
i loro spostamenti) o attorno a concetti periodizzanti. Tipico
è il concetto di Stato moderno, che struttura una periodizzazione
che procede dall'XI secolo fino a tutto il XX secolo, il rapporto
con l'ambiente, il rapporto uomo-donna, la cittadinanza
".
A. Brusa, Il
nuovo curricolo di storia, 'Ricerche storiche' rivista quadrimestrale
dell'Istoreco R.Emilia, 1997
A. Brusa, Verso
i nuovi programmi di storia, in Insegnare, n° 9, 1998, ed. B.
Mondadori, Milano
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