Definizione.  Tipologie di moduli Gli obiettivi verificabili all'interno del modulo La DB come fase organizzativa della modularità. Moduli e sistemi-programma Moduli trasversali e transfer disciplinari.
Modularità e costruttivismo Tematizzazioni e modularità Modellizzare Moduli di letteratura italiana Moduli di Storia
Moduli pluridisciplinari
 

Alcune definizioni di modulo

Il modulo può intendersi come spazio organizzativo-temporale di progressione di un curricolo o come strutturazione di un episodio formativo altamente integrato che comprende la trattazione di argomenti tra loro strettamente connessi sulla base di una convergenza tematica, logica e/o procedurale. 

 Secondo G. Domenici un modulo rappresenta "una parte significativa, altamente omogenea ed unitaria, ad alta strutturazione e concentrazione concettuale, di un più ampio percorso formativo. Ogni modulo…consente di assolvere a specifiche funzioni formative e di perseguire  precisi obiettivi cognitivi verificabili, documentabili e capitalizzabili" presuppone inoltre la modificazione delle reti  concettuali di fondo del soggetto in condizione di apprendimento". 

La verifica di precisi obiettivi didattici ( didattica per obiettivi e tassonomie di Bloom: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi ) connotano la scansione modulare. Verifica intermedia e valutazione sommativa con l' attribuzione di crediti formativi nell'atto del superamento del modulo mediante l'accertamento di conoscenze e competenze relative ai contenuti del segmento educativo costituiscono la struttura organizzativa dell'impianto modulare.

Ogni modulo risponde ad una finalità didattica specifica in quanto riflette una scelta di inclusione ed esclusione di elementi conoscitivi e più generalmente formativi di tipo particolare  ( quali testi, contesti, altri materiali documentari....)   perlustrando  un ben circostanziato spaccato cronologico o un segmento del percorso curricolare.

Il modulo non è una semplice Unità didattica. Nella tabella sottostante si possono individuare alcune  differenze fondamentali.

UNITA' DIDATTICA

MODULO

L’unità didattica può costituire una sezione di un modulo. Più frequentemente si identifica con una parte di programmazione a logica puramente sequenziale. Consta di una serie di eventi didattici ( lezioni, esercitazioni, verifiche...)  Così si scandisce la sua articolazione:

·         PREREQUISITI: Analisi dei livelli di partenza e loro accertamento ( attraverso test e/o colloqui individuali, attività di gruppo )

·         ANALISI, STESURA DI OBIETTIVI DISCIPLINARI: obiettivi cognitivi, verifica di conoscenze acquisite

Obiettivi operativi, in termini di abilità dimostrabili e/o osservabili.

·         SCELTA E ORGANIZZAZIONE DEGLI EVENTI DIDATTICI: contenuti e loro scansione logica.

·         METODOLOGIA: modalità di comunicazione e norme di comportamento che introducono elementi di razionalità nel rapporto docente/discente. Lezione frontale, interattiva, lavoro a coppie.

·         STRATEGIE: insieme di metodi armoniosamente collegati secondo principi ben precisi. Vengono collegati elementi di conoscenza ( dove e su chi intervenire) di decisione ( quali obiettivi perseguire ) momenti operativi ( come intervenire con strategie differenziate per trasformare in una direzione individuata una determinata azione educativa ).

·         STRUMENTI: libri, software, testing con verifiche, fogli di appoggio, audiovisivi…….

·         TEMPIFICAZIONE: tempi di sviluppo dell’U.D, numero di lezioni, numero di prove, scansione degli esercizi, alternanza lezione / operatività / verifica, tempi della prova finale e di quelle intermedie

·         VERIFICA E VALUTAZIONE: Formativa ( test oggettivo ), recupero, valutazione sommativa.

Il modulo si caratterizza per la sua componibilità: è elemento inseribile, disinseribile, sostituibile, interscambiabile in una mappa complessiva delle conoscenze curricolari.

 E' un segmento educativo decisamente più complesso di un'Unità Didattica e vive di una sua forte autonomia progettuale e di una sua specifica funzione formativa. E' relativamente autosufficiente, concluso e delimitato nelle sue finalità di certificazione di competenze anche se raccordabile a livello curricolare con altri moduli di livello e complessità via via crescenti.

Deriva da una strutturazione delle materie in blocchi tematici, segmenti compiuti di contenuti e di abilità certificabili e spendibili come crediti ( o come debiti ) formativi, che permettono di massimizzare i tempi e di identificare con chiarezza gli obiettivi finali da conseguire. Il modulo per sua natura è un’architettura didattica disciplinare o pluridisciplinare che costruisce o consolida abilità trasversali, spendibili ulteriormente all’interno dei vari curricoli.

 Il modulo deve partire da una negoziazione ( presentazione del suo focus e degli obiettivi esplicitati ) essere completo di descrittori (elementi di descrizione operativa delle abilità che determinano le tappe e la progressione ordinata dell’apprendimento, ….) , di indicatori di prestazione ( variabili quantitative che forniscono la misura dei fenomeni ), deve presentare con chiarezza la soglia di sufficienza o accettabilità richiesta a livello di conoscenze, capacità e competenze.

Se analizza dati e fenomeni distribuiti sull’asse storico o affronta tematizzazioni complesse esso deve presentare, in rapporto alla scelta di contenuti, un titolo che prospetti la convergenza tematica adottata ( focalizzazione ) Se esso ruota attorno ad abilità deve precisare dettagliatamente le capacità e le competenze che intende produrre in relazione ad un determinato ambito disciplinare e le relative prestazioni attese.

La progettualità modulare ( modello, scansioni, tempi, tipi di verifiche…) e la soglia di accettabilità delle prestazioni dovranno essere chiaramente comunicate in anticipo agli alunni.

 

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