La
modularità pluridisciplinare e transdisciplinare esprime senza dubbio livelli
alti di integrazione culturale e di ingegneria didattica,
applicati ai contenuti di insegnamento / apprendimento. Evitando le
riflessioni - pur essenziali - sulle particolari modalità organizzative e
gestionali legate alla progettazione e realizzazione dei moduli
pluridisciplinari < sinergie culturali e metodologiche del consiglio di classe, attività
dei dipartimenti disciplinari, flessibilità oraria, riorganizzazione del
monte ore di insegnamento delle varie materie attraverso contrazioni e
dilatazioni, compresenze, uso dei laboratori, problemi valutativi...>
in questa pagina si affronterà il problema soprattutto sotto il profilo epistemico ( analisi delle forme di conoscenza legate a più saperi disciplinari ),
riflettendo altresì sulle valenze cognitive e formative ( abilità
e competenze ) sollecitate e prodotte da questo tipo di attività.
Nel
grafo sotto riportato questi aspetti
dell'analisi sono visualizzati rispettivamente dall'area
arancione e da quella
azzurra. Sullo sfondo, nello spazio
fucsia, si riuniscono le interpretazioni positivamente
ipotizzabili di intervento.
Il grafo qui riportato
visualizza la complessa problematica legata al concetto di modulo
pluridisciplinare, definendo - attraverso l'impiego di enunciati
chiave e di legami di relazione - alcune sue peculiarità..
Innanzitutto si nota la polarità
tra i concetti di transisciplinarietà
e quelli di interdisciplinarietà
-pluridisciplinarietà. Anche se si è scelto di adottare la
definizione di modulo pluridisciplinare, in sintonia con la maggior
parte di testi ministeriali, l'opzione forte
è quella di una
modularità non solo pluridisciplinare o interdisciplinare,
ma appunto
transdisciplinare e trasversale.
Non si riconosce - nel caso della transdiciplinarietà
- ai saperi un semplice ruolo sussidiario, strumentale,
finalizzato a descrizioni - interpretazioni della realtà in
prospettive parallele e non integrate < ad. esempio rileggendo la
concomitanza di vicende storiche, culturali, socio - economiche relative
ad un determinato periodo...>.
Si pretende invece di operare una più profonda integrazione tra
saperi disciplinari, giocata non sulla mera giustapposizione di
informazioni irrelate dei fenomeni, quanto
sul confronto
di modelli, concetti, metodi di indagine utilizzabili da più discipline.
La visione della realtà che è sottesa a questa opzione metodologica
è quella della complessità ( Morin ) che riconosce nella
ricomposizione tematica del modulo innanzitutto un'occasione di rilettura
poliprospettica del reale in chiave strutturale e di sistema. Per dare concretezza
al discorso occorre far riferimento ad alcuni esempi
proposti in questa pagina ed in quella relativa alle tipologie
modulari.
|
Un particolare contributo all'organizzazione del materiale, che
costituirà oggetto di esame all'interno del modulo, è dato dalla distillazione
verticale della materia, realizzata preferibilmente in forma categoriale.
La scomposizione di parte della disciplina nei suoi concetti
chiave, la destrutturazione per ambiti di analisi di un tema o
problema complesso, la definizione
categoriale delle ottiche di lettura e degli strumenti di
perlustrazione della realtà in oggetto, operate attraverso la distillazione
dell'argomento da parte di ciascun docente implicato nella
progettazione, sono da considerarsi un momento propedeutico
imprescindibile all'intera realizzazione.
Di fronte ai risultati delle varie distillazioni, prenderà forma compiuta
l'esatta tipologia del progetto, la sua focalizzazione più
significativa , la centralità metodologica di una o più discipline -
guida, la sua segmentazione. Soprattutto appariranno chiare le aree
di ricoprimento temantico di alcuni concetti chiave che
appartengono a discipline diverse e che possono essere utilmente condivisi
e posti all'interno della mappa di ingresso
del modulo stesso.
La forma mappale è la più adatta a visualizzare ambiti di
analisi e relazioni tra concetti - chiave di natura
pluridisciplinare, a dare un'idea preventiva della posizione che
dovranno avere esemplificazioni, documentazioni, modelli
rappresentativi di aspetti settoriali della tematica. La peculiare funzione della mappa è comunque quella di
definire la rete delle concettualizzazioni di fondo che dovranno
guidare la trattazione integrata del tema - problema, evidenziando
convergenze e specificità disciplinari, riorganizzando ed integrando le
mappe mentali degli alunni.
Essa ridiventa strumento di sintesi sistemica adeguato per direzionare
opportunamente le varie fasi di progressione della ricerca ed allo
stesso tempo per consentirne un'ordinata navigazione in fase
di rilettura, di studio e di presentazione.
Appare evidente che lo strumento
ipertestuale ed ipermediale è particolarmente adatto a questo scopo,
in quanto rende immediatamente attivi i legami reticolari tra i nodi
concettuali e le espansioni informative del modulo.
Si
allegano ad esempio la mappa organizzativa di un modulo pluridisciplinare
sullo "Sviluppo
sostenibile" che ha condotto alla realizzazione di un prodotto
multimediale, attraverso un lavoro di interclasse..
- |
Si richiamano brevemente alcune tipologie di moduli
pluridisciplinari di possibile realizzazione nelle classi della scuola
secondaria. La prospettiva di analisi riguarda le logiche interne di
progettazione. All'elenco si fa precedere una classificazione delle
discipline in tre gruppi connotati da comuni denominatori
metodologici e da comuni processi cognitivi prevalenti
nella acquisizione ed assimilazione dei contenuti. ( R.Titone, Problemi
di psicopedagogia del linguaggio, ed. Guerra p.24 )
1)
Materie esplorative: (
Storia, Geografia, Scienze ) Sistemi semantici, strutture
contenutistiche: analisi informative come processi cognitivi prevalenti
implicati
2)
Materie logico-combinatorie
( Matematica, Geometria, Logica....) Linguaggi ad intra (
sistema espressivo interiore volto a riformulare e chiarificare
concettualmente i contenuti acquisiti ), costruzioni concettuali,
astrazioni; processi implicati: sintesi formali
3)
Materie espressive ( L1, L2 , Educazione artistica, letteraria,
musicale, educazione tecnica.. ) Linguaggi ad extra ( funzioni
della comunicazione culturale, codificazione / ricodificazione delle forme
espressive ), codici e messaggi; processi cognitivi applicati: sintesi
operative.
Tipologie
di moduli pluridisciplinari e logiche di progettazione
-
Moduli
a sfondo contestuale - L'unità di convergenza è ricercata
sul piano cronologico o biografico ( es. un periodo storico, un
movimento culturale, un personaggio della cultura o dell'arte.....).
Discipline di area, tra loro sufficientemente omogenee, allargano lo
spettro dell'analisi a più discipline soprattutto grazie ad un
arricchimento delle informazioni di contesto.
-
Moduli
che utilizzano discipline sussidiarie ad un sapere-guida. Un tema
o problema è affrontato utilizzando documenti e contributi
critico - interpretativi di discipline sussidiarie, che puntualizzano
aspetti diversi della problematica stessa. Tali prospettive plurime
possono riguardare ad esempio la geopolitica, la geoeconomia, la
statistica, la storiografia....relativamente all'analisi di un fatto
storico.
-
Moduli
interpretativi di matrici - culturali forti e trasversali
all'interno di un contesto storico.
es, il concetto di tempo tra '800 e '900, il
significato di scienza nel '900, Si tratta di argomenti di
vasta portata, molto ambiziosi da affrontare in ambito scolastico. Di
solito si strutturano per campionature di testi e di interpretazioni
critiche. Le materie tecnico-scientifiche, letterarie, filosofiche ed
artistiche possono utilmente essere affiancate. Si approda,
all'interno delle varie sezioni del modulo, a numerose concettualizzazioni
ed astrazioni di carattere formalizzante. Aspetti quantificatori
dei fenomeni sono associati alla presentazione di modelli e strutture.
Si tratta di moduli di approfondimento.
-
Area
di progetto. In Istituti di carattere tecnico - professionale ma
anche in licei sperimentali prendono corpo spesso moduli
interdisciplinari di durata annuale ( e anche pluriennale ) su problematiche
complesse di valenza territoriale, ambientale, sociale...... o
definite in rapporto a tematiche di indirizzo legate ad
approfondimenti di tipo pluridisciplinare. Talora il progetto ha
finalità puramente descrittive degli ambiti di manifestazione
del fenomeno ( carattere tassonomico ), tal'altra può avere ambizioni
simulative dei fenomeni stessi, ipotizzando introduzione di
variabili o cambiamento di scenari di intervento. La necessità di
reperire dati quantitativi dei fenomeni (
es. stralci di bilanci di aziende, calcoli previsionali, dati
statistici, risultati di ricerche di settore già realizzate sul
territorio...) orienta tali ricerche nella direzione dell'analisi,
raffronto, interpretazione rappresentazione dei dati stessi, con
ipotesi risolutive o almeno di analisi accurata dei casi.
A livello cognitivo e applicativo l'area di progetto
esalta la collaborazione tra docenti, studenti ed esperti di settore
ed abitua a destrutturare e riconfigurare numerose problematiche
complesse anche attraverso l'impiego di saperi e linguaggi
nomotetici e normativi ( legislazioni, codici ), sistematizzanti,
strutturanti, operazionali ( logiche aziendali, di mercato, ....) formali
e procedurali ( statistica, matematica applicata ) tecnico - funzionali.
Esempi di modularità relativa all' area di progetto - I contratti atipici, Il Marketing, L'analisi di bilancio,
L'habitat contadino del vercellese, Il centro storico, Inquinamento
delle acque,.....Associazionismo giovanile in contesto urbano ( su
base statistica ), La stampa locale..
-
Modulo
su tipologie testuali, generi o pragmatiche comunicative affini.
Moduli su forme espressive e retoriche. Meno frequenti nelle
esperienze scolastiche ma molto utili per rinforzare la motivazione ad
affrontare in ottiche comuni materie di diversa area disciplinare. La
focalizzazione e la funzione del modulo ( anche orientativa ) è di
tipo logico - linguistico - retorico ( o logico - matematico
). Le attività si concentrano nell'esame di più materiali testuali (
anche di tipo simbolico ), inseriti in tipologie testuali omogenee.
Esempi di moduli su tipologie testuali-. Il
testo argomentativo ( in letteratura, filosofia, scienze,
matematica, .....testi saggistici, giornalistici ), Descrizione /
Narrazione
Modulo su linguaggi logico matematici e testuali: La logico
proposizionale, ......
Moduli su forme espressive o figure retoriche - Comico / Umoristico,
La metafora
Presupposto ed obiettivo formativo dell'attività è far prendere
coscienza della complementarietà dei linguaggi intesi come sistemi
comunicativi di significati sottoposti a vincoli strutturali e
testuali.
|