La DB come fase organizzativa della modularità.
LA
DISTILLAZIONE
VERTICALE
( DSTV ) IN
VISTA DELLA CREAZIONE DI BLOCCHI
MODULARI Si
possono prevedere alcune operazioni per la distillazione
dei programmi in vista della riaggregazione
modulare dei contenuti. · Il concetto di modulo scavalca quello di blocco, di sezione, di unità, di capitolo, di evento-lezione. "
Il modulo è riaggregazione di
conoscenze e competenze di carattere molare ( dotate cioè di alta
concentrazione ) capaci di modificare in modo significativo la mappa
cognitiva e la rete dei saperi precedentemente posseduti. Esso riaggrega
contenuti culturali e/o informativi significativi,
omogenei, unitari disciplinari
o interdisciplinari. Le competenze che il modulo deve rendere possibili
devono essere verificabili, documentabili, capitalizzabili.>>
( Domenici )
·
Esistono dal
punto di vista della successione curricolare moduli
gerarchicamente
ordinati - propedeutici, di avanzamento,
di specificazione e di stabilizzazione di livello, di recupero,
di orientamento
e riorientamento, moduli di sintesi riaggregante
di contenuti, moduli paralleli....
Moduli tematizzanti
attorno a specificazioni di aree concettuali,
moduli procedurali, moduli di fissazione di abilità.
·
Il modulo è dato dalle aree di
ricoprimento tematico che si individuano da parte di ciascun docente
prendendo spunto dalla distillazione
disciplinare ( intesa come separazione-ripartizione analitica dei
contenuti all’interno dei
singoli segmenti curricolari della
disciplina ).
·
Un modulo
interdisciplinare è dato ad esempio dalle aree
di ricoprimento tematico di elementi appartenenti a uno o più blocchi di
materie affini.
E' la distillazione
verticale delle singole discipline che consente di individuare
tali aree di ricoprimento tematico, intese come convergenze
di argomenti potenzialmente presenti in più discipline - seppur
analizzabili in ottiche variamente configurate o attraverso
specifiche articolazioni metodologiche.
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COME PROGETTARE E COSTRUIRE MODULI DIDATTICI INTEGRATI A PARTIRE DA OPERAZIONI DI DISTILLAZIONE VERTICALE DELLE SINGOLE DISCIPLINE.
1.
Operare un esame complessivo
della disciplina nella sua
estensione curricolare.
2. Pensare allo specifico disciplinare: statuti disciplinari, epistemologie ad essi connesse, linguaggi settoriali, codici specialistici. Isolare le parole chiave della disciplina e le logiche di fondo ad essa connesse. 2. Pensare alle abilità cognitive e comportamentali necessarie per affrontare lo specifico disciplinare ad un certo livello di complessità, specificando quali strumenti concettuali e procedurali devono considerarsi prerequisiti indispensabili ( cassetta degli attrezzi ). 3.
Pensare
alle specificità delle competenze
disciplinari richieste all'interno del curricolo con una definizione di
livelli e di progressioni-articolazioni curricolari. Definire gli
obiettivi di area..
4.
Pensare alle
logiche canoniche di organizzazione dei contenuti disciplinari
che tradizionalmente servono per l'organizzazione dei programmi. Applicare
nuovi strumenti di indagine per rintracciare nuove logiche disciplinari, nuove riaggregazioni, nuove
sequenze di presentazione degli argomenti ( è qui in gioco l'analisi
disciplinare e la Ricerca
Metodologico Disciplinare ).
5.
Individuare i blocchi
tematici più adatti in relazione al segmento curricolare intereessato.
6.
Pensare alle possibili
intersezioni
interdisciplinari
sia a livello di aree semantico - concettuali implicate sia a livello di
logiche organizzative, di procedure, di formalizzazioni, di
modellizzazioni dei contenuti, di implementazioni, di applicazioni.
7.
Pensare alla scansione
ed alla definizione dei punti
nodali ( temi, argomenti chiave….) che costituiscono gli snodi
del programma. Parallelamente riflettere sull'
articolazione-riaggregazione delle abilità di fondo che si intendono
creare.
9.
Costruire una prima mappa
concettuale che permetta di avere una visione generale della disciplina in relazione alla
distribuzione-articolazione dei
contenuti fondamentali. La mappa dovrà altresì visualizzare
ampiamente i raccordi reticolari tra gli stessi.
10.
Definire una doppia rappresentazione dei dati disaggregati con la
distillazione verticale: una organizzazione tabellare per categorie
distintive ed una mappale per i raccordi interni e per la visualizzazione
dei legami tra i diversi
contenuti.
11.
Analizzare in dettaglio la possibile scansione degli argomenti per
ridefinire l’ampiezza dei blocchi
(partizione dei contenuti).
12. Costruire
una matrice. In ascissa i blocchi,
in ordinata gli argomenti,
categoria per categoria.
13.
Quantificare le frequenze di
presentazione degli argomenti
( all'interno delle categorie ).
14
Sulla base delle ricorrenze Individuare le aree di
ricoprimento tematico
16.
Definire le focalizzazioni modulari ( oltre al
numero, alla durata, all'estensione dei moduli )
17.
Pensare a moduli di recupero e di approfondimento in relazione
all'organizzazione dei tempi.
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