Area geo - storico-sociale

Quali contributi specifici può offrire la riflessione della Didattica Breve in vista di una razionalizzazione dell'insegnamento della storia? Mi pare che l'apporto più fecondo del discorso   consista  nel suggerimento a rivedere pazientemente tutto l'oggetto del   sapere disciplinare, per riflettere sulle operazioni che lo hanno portato a formarsi, ad ampliarsi e ad articolarsi, per estrarne, lentamente, sequenzialità convincenti, intime coerenze, strutture profonde. In una parola approdare ad una visione sistemica della specificità disciplina.re.

Richiamerò ora schematicamente le fasi essenziali del procedimento della DB e, isolati teoricamente i concetti fondamentali, tenterò di proporre un plausibile trasferimento delle singole operazioni nell'ambito della DB della Storia.

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Come si può osservare dallo schema, emergono alcuni momenti fondamentali del percorso che l'insegnante deve compiere per realizzare un corso di DB.

 

Fase 1: CONTENUTI DISCIPLINARI GREZZI : manuale, scansione sequenziale del programma tradizionale.

 

Fase 2: DISTILLAZIONE VERTICALE ( e orizzontale ) analisi minuta dei contenuti -segmentazioni, categorizzazioni - che precedono la costruzione di modelli interpretativi ed organizzativi di nuovo tipo.Viene prevista dapprima la destrutturazione del programma nelle sua parti minime (fase del top-down) e quindi la sua ricomposizione in percorsi razionalmente aggregati e logicamente scanditi (fase del button-up ).

 

Fase 3 :MACRO E MICROLOGICHE DISCIPLINARI : evidenziazione dei criteri di scansione più razionale dei blocchi di contenuti. Ripensamento sui raccordi possibili tra blocco e blocco e sui raccordi transdisciplinari. Sequenzialità, logica di sistema. Si tratta, in entrambi i casi, di momenti di riflessione sulle logiche complessive della materia . 

 

Fase 4: Pulizia logica, rapida ricostruibilità della materia . Il programma riordinato, chiarito nelle sue logiche di fondo, diventa fin dall'inizio pienamente "visibile", interamente perlustrabile anche nei momenti iniziali dell'anno scolastico, definibile in ogni sua direzione, affrontabile con avanzamenti ed arretramenti non rigidamente preordinati.

 

Fase 5: RICERCA METODOLOGICO DISCIPLINARE: fase operativa importantissima relativa alla ricerca dei metodi di insegnamento e di studio più validi per trasmettere i contenuti in modo ottimale ed abbreviato. Deve approdare a una completa ristrutturazione della materia.Si tratta di momenti operativi sulla predisposizione didattica di nuovo materiale .

 

Fase 6: CONTRAZIONI TEMPORALI. Il programma inteso come un insieme di moduli o un sistema di ricorrenze si presta alla possibilità di excursus introduttivi ( modelli di ingresso ), di approfondimenti mirati, di confronti strutturali. Invita all'utilizzo di metodi comparativi, di sinossi e di sintesi tematiche. Le contrazioni temporali sono rese possibili soprattutto da strategie di perlustrazione della disciplina per modelli strutturali.

Così può interpretarsi lo schema precedente applicato all'insegnamento della storia.

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La distillazione verticale che comprende l'elenco ragionato dei singoli argomenti del corso- il numero degli stessi non deve superare le 200-300 voci- indica da quali "spunti di argomentazione" ( definizione di un concetto, osservazione di una durata, diffusione di un fenomeno, collocazione di un evento, significato dell'evento, ricerca di connessioni tra evento e strutture, proposta di un modello interpretativo…….) muove l'evento didattico.

All'interno della DST - accanto ad ogni argomento comparirà l' inventario degli argomenti.  cioè la sua tipologia                    ( l'indicazione dell'operazione logica sottesa al particolare argomento). All'interno della DST di un programnm di storia si alterneranno 

Un certo numero di argomenti viene poi riunito in un BLOCCO TEMATICO DI PRESENTAZIONE ( Unità-modulo ) L'insieme dei blocchi tematici è alla base della programmazione annuale.

Sulla costruzione dei singoli blocchi tematici ( tipologia e sequenzialità ) si possono riscontrare differenze notevoli da insegnante ad insegnante, passando da una logica di costruzione di tipo ancora tradizionale che pone la sequenzialità storica come unico criterio per l'avanzamento del programma ad una sequenzialità inversa o iterativa (mista ), che facilita le contrazioni temporali, con forti verticalizzazioni e rimandi incrociati ( ripasso regressivo e progressivo ).

Solo al fine di rendere in qualche modo più fruibile il discorso teorico, si abbozza un esempio di possibile Distillazione verticale ed orizzontale di alcuni argomenti di un impegnativo blocco tematico del corso di Storia del 5^ anno, relativo al "Fascismo", analizzato nel medio periodo :1919 - 1945

Blocco tematico n^ 4: IL FASCISMO ( 1919 - 1945 )

N^

DISTILLAZIONE VERTICALE  Argomenti

Invent.

DISTILLAZIONE ORIZZONTALE

1

Il dopoguerra: assetto internazionale*

OSS

Geopolitica    dell'Europa

( 1918)

Fine di 4 Imperi.

Sviluppi

Nuovi stati.

Etnie e nazionalità

Società delle    Nazioni

Ruolo degli     USA

1

Il dopoguerra in Italia: problemi socio-politici.

ANA

Compensi mancati

Aspettative

contadini

Disoccupazione

Sindacalismo

Partiti di massa

2

Il dopoguerra in Italia:

problemi economici

ANA

Industria di guerra (PRQ)

Mancata     riconversione

Mancata stabilizzazione finanziaria

Internazionalizz. della crisi

(APROX)

Stato     interventista

Stato    assistenziale

(OS.STR)

3

Il controllo statale determinato dalla guerra

INTRP

Le commesse statali

(OS.STR)>>INTRP

Debolezza del     mercato

Monopoli, Trust

(DEF)

Elementi     speculativi

(OS.STR)

Stato     interventista

Stato    assistenziale

(OS.STR)  >>INTRP

4

Crisi liberalismo e democrazia

INTRP

Liberal-democrazia

(OS.STR)

La seconda età giolittiana (SINT-EVNT)

Parlamentarismo

OS.STR>> APROX

Comunismo e Bolscevismo    (DEF)

Lotta di classe

Squadrismo  e  fascismo     (DEF)

INTRP

5

Radicalizzazione e violenza politica

DEF

OS.STR

Sindacalismo rivoluzionario

DEF>> INTRP

Massimalismo

Socialista

DEF>> INTRP

Terza Internaz.

Comunismo

DEF>> INTRP

Squadrismo>> Fascismo

DEF>> INTRP

Analogie         strutturali     (APROX)

6

1919-20: il biennio rosso

e i suoi significati.

EVNT

Il biennio rosso

(EVNT)

Sindacalismo rivoluzionario

(PRQ)

"Ordine nuovo" :

soviet e consigli di fabbrica. (APROX)

Debolezza movimento      operaio (INTRP)

Nuove alleanze         di classe

(INTRP>>     APROX)

7

Lo squadrismo

DEF

La nascita delle squadre (EVNT)

Il programma dei Fasci (INTRP)

Le azioni (EVNT)

Il fascismo      agrario e lo squadrismo

INTRP >>    APROX

I blocchi        nazionali

INTRP

8

Esperienze politiche di B.Mussolini

EVNT

INTRP

L'eperienza socialista:il massimalismo

Il Movimento fascista (DEF)

Il partito nazional fascista:1921

EVNT >>INTRP

La marcia su      Roma

EVNT

Il delitto          Matteotti        l'avvento del  regime

EVNT >>      INTRP

9

Il totalitarismo:

un modello politico strutturale

OS.STR

APROX

L'ascesa dei totalitarismi in Europa negli anni '20 e '30 (SINT) Bolscevismo vs.

Stalinismo

(DEF > INTRP )

Squadrismo vs.

Fascismo

(DEF > INTRP )

Nazismo

(DEF > INTRP )

Analogie e   differenze tra i modelli 

( INTRP)

Definizione    delle              connessioni    strutturali     APROX >> APP

Osservando la griglia di distillazione sul "Fascismo" si può notare che la presentazione del tema si attua con un'alternanza di eventi didattici molto diversi. Si passa dalla presentazione sintetica di fatti ed avvenimenti, all'analisi di tendenze socio-economiche, all'interpretazione di orientamenti ideologici, all'esame del pensiero politico, fino alla definizione dei programmi di movimenti e organismi sindacali. In tale successione di elementi una funzione chiarificatrice è senza dubbio costituita dalla discussione sui modelli interpretativi ( ad. esempio che cos'è il "totalitarismo" ) relativi alla concettualizzazione dei dati informativi.

La griglia di distillazione dei contenuti disciplinari è senza dubbio uno strumento molto utile di programmazione per l'insegnante in quanto contribuisce a delineare in dettaglio i percorsi di presentazione dei singoli argomenti, ma è soprattutto utile agli alunni, che immediatamente vedono tratteggiata la struttura del problema da affrontare e le tappe progressive che delineano la sua completa definizione.

La distillazione, inizialmente predisposta dal docente, va consegnata agli alunni fin dalle prime lezioni, va illustrata nelle sue logiche ed impiegata come "foglio di appoggio" durante il lavoro in classe. Essa si configura come un supporto didattico che realizza a distanza e indirettamente attività di "studio guidato" . In un secondo momento si solleciterà negli alunni la costruzione di altre distillazioni, più mirate e circoscritte negli obiettivi, per avviarli ad affrontare lo studio con essenzialità e metodo.

Il valore della distillazione, come già detto, non dovrebbe arrestarsi tuttavia a questa fase preliminare e puramente analitica, che rispecchia spesso invariata la serialità (la successione non integrata) degli argomenti. Essa in fondo non è che la razionalizzazione dell'insegnamento tradizionale, con una sorta di rallentamento più meditato delle singole sue fasi. Per trasformare la distillazione in un vero strumento di "indagine disciplinare" e in un proficuo strumento di programmazione curricolare - magari di portata multidisciplinare - occorre compiere almeno altre tre operazioni.

Le distillazioni sono strumenti tra loro molto vari e non appaiono mai come realizzazioni definitive - costruite una volta per tutte -: esse soprattutto non sono mai di validità assoluta. Sono strumenti personali di disaggregazione e di riaggregazione dei contenuti disciplinari, che possono assolvere a finalità diverse a seconda delle circostanze.L'utilizzo di categorie storiche aiuta indubbiamente a costruire distillazioni in questa disciplina.

Esistono distillazioni dell'intero programma che facilitano la programmazione annuale o pluriennale, che agevolano i raccordi tra biennio e triennio, che avviano la multidisciplinarietà di tipo interno o trasversale.Ogni insegnante può presentare all'interno del consiglio di classe la sua distillazione disciplinare al fine di realizzare un piano di attività mensili, cercando gli opportuni collegamenti con il lavoro dei colleghi. Per quanto concerne l'insegnamento della storia, partendo dalle distillazioni pertinentizzate che è possibile rintracciare i collegamenti con diritto, economia, sociologia, geografia, arte e letteratura.....

Ci sono del resto distillazioni più mirate, per periodi, per categorie di fenomeni, per aree geopolitiche.

Esiste, alla base di tutto la distillazione verbale, l'analisi mirata del testo, seguita dalla sottolineatura delle parole chiave e dalla costruzione degli strumenti interpretativi di carattere analitico e sintetico ( elenchi, tabelle, matrici, mappe, grafici ).

Anche le cronologie comparate sono forme utilissime di distillazione.

Ogni modello   interpretativo di un problema che ne riassume tutte le valenze essenziali - dal canto suo, non può improvvisarsi sulla base di uno spettro di analisi troppo ristretto, sulla scorta dell'esame di un breve capitolo.Il modello deve riferirsi ad un periodo medio-lungo, deve basarsi sul metodo comparativo, deve utilizzare il campo analogico ( a proposito di fenomeni contigui ), deve sfruttare il maggior numero di dati informativi.  Esso può cioè essere costruito solo come sintesi sistemica, che tenga conto del quadro completo delle ricorrenze .In tal senso solo l'intera distillazione della disciplina può fornire indicazioni veramente utili alle riaggregazioni tematiche di fondo e alla definizione dei sistemi-programma, offrendo suggerimenti sulle sequenze di presentazione dei contenuti più adatte ad essere impiegate.

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