La cartografia  La concezione del mondo nel medioevo Il mappamondo medioevale di Vercelli I pellegrinaggi I pellegrini Gli itinerari
I modellini della Terrasanta La devozione della croce

I Sacri Monti

Bibliografia Il progetto. Collaborazioni

I modellini della Terrasanta

Gerusalemme - Isolato della città - Sepolcro di Gesù - Giardino del Getsemani, Grotta dell'Agonia, Sepolcro di Maria Vergine - Porta di Jaffa  - Nazaret - Betlemme - Tempio di Maria in Betlemme

La devozione ai luoghi Santi ed i  modellini della Terrasanta

Il periodo di massima produzione di modellini dei luoghi della Terrasanta fu dal XVII al XVIII secolo.  Questa tradizione, promossa dai francescani custodi dei luoghi santi, ebbe notevole impulso durante gli anni di servizio del padre Bernardino Amico di Gallipoli, architetto, che tra il 1593 e il 1597 rilevò i santuari in piante ed alzati che pubblicò al suo ritorno a Roma nel 1609 e nel 1620.  Nell'introduzione alle pubblicazioni l'autore indica l'utilizzo che gli artisti locali avrebbero potuto fare dei suoi lavori, che metteva a disposizione di tutti affinché si potesse trarre una riproduzione in scala dei vari luoghi il più fedele possibile all'originale. Una delle caratteristiche comuni dei modellini della Terrasanta è la possibilità di scomporli per esaminarne l'interno, ricostruito nel minimi particolari.

                                                                         

Pianta della città di Gerusalemme - Modellino in legno dipinto, stucco dipinto e vetro - H 13, largh. 66.5, profondità 53.5 Prima metà secolo XIX, autore indicato da un cartellino applicato sull'angolo superiore sinistro con la scritta: Panorama della città di Gerusalemme e suoi dintorni perlustrati e disegnati sul luogo nel 1849 ed eseguiti da Bertone Diego da Cuneo alla scala 116000

GERUSALEMME

La città, conquistata dai Persiani nel VII secolo e poi dagli Arabi, dopo la parentesi crociata (1099-1187) tornò sotto il controllo islamico sino al 1976, quando diventò israeliana.  Certamente la Gerusalemme che si presenta al pellegrino di oggi è completamente diversa rispetto a quella descritta dal diari dei secoli IV e VI.  Si divide in "città vecchia", delimitata dalle mura di Solimano il Magnifico (1537-1542) e abitata soprattutto da musulmani, e in "città nuova", abitata da Ebrei. 1 luoghi cristiani sono interni alle mura 9 si snodano tra le vie e i mercati arabi.  Quasi tutte le costruzioni sono crociate e delle basiliche costantiniane rimangono delle tracce a volte leggibili con una certa difficoltà fra le sovrastrutture e le ricostruzioni successive.  Gli scavi archeologia compiuti in questi ultimi anni hanno portato alla luce diversi resti della città romana.  Di questo periodo storico infatti risulta essere l'antica cisterna dove furono rinvenuti gli strumenti della crocifissione sul luogo ove si venera il ritrovamento della vera croce ad opera dell'imperatrice Elena.  Anche lungo il tracciato del percorso compiuto da Gesù dal Pretorio fino al Golgota, che si snoda in gran parte nella zona araba della città, gli scavi archeologia hanno portato alla luce una grossa cisterna d'acqua che forniva la fortezza Antonia, sede del Pretorio, ed un lastricato romano costituito di grosse pietre che molti studiosi identificano con il "lithostrotos" citato dall'evangelista Giovanni (18,28).

Home page