Panorama
della città di Nazaret
Modellino
in legno dipinto, stucco dipinto e vetro H 22, largh. 77.5, profondità
62.5 Prima metà secolo XIX, ambito piemontese, scala 1/1000 |
Nazaret
La radice della parola Nazaret rimanda al significato di
"fiorire", ma anche dello stato di guardia", è quindi
chiamata anche "città del Fiore". La città sorge su un
insediamento rupestre dell'età del ferro di cui rimangono, portati alla
luce da scavi archeologia, case-caveme, silos granari e cisterne.
Fu insediamento ebraico e poi giudeo-cristiano e al centro di
scontri fra le differenti comunità che culminarono nel VII secolo quando
gli ebrei appoggiarono i persiani di Cosroe nella, loro tumultuosa marcia
attraverso la Terrasanta e furono per questo espulsi dai bizantini
vittoriosi. Con la prima
crociata Nazaret e la Galilea entrarono al far parte del principato di
Tancredi d'Altavilia, che ricostruì chiese e monasteri in
città e vi trasferì l'antica cattedra episcopale di Scitopoli. Nel XVII secolo fece parte dei domini dell'emiro druso
Fakhr-ed-Din, ammiratore della cultura occidentale, che concedette al
francescani nel 1620 d'insediarsi a Nazaret.
Molti
luoghi ricordano in città la vita di Gesù e della sua famiglia: la
Sinagoga. la bottega di Giuseppe, la chiesa dell'Annunciazione.
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