La principale caratteristica di questo modelllo è quella di puntare sull'insegnamento
come un'azione tecnico-razionale orientata ad introdurre i cambiamenti attesi
presso il soggetto in apprendimento, condotta in modo da autoregolare l'intervento
mediante l'intervento continuo sul processo. Importante è l'accertamento
del prodotto come esito di una precisa azione di insegnamento. L'attenzione è
posta al controllo degli interventi che vengono in parte riorganizzati
dopo le fasi di monitoraggio.Le capacità di previsione e di controllo sono
le competenze principali dell'insegnante: l'apprendimento è fenomeno del tutto
prevedibile e controllabile.Esempi sono dati dalla pedagogia per obiettivi di Skinner o dalle tassonomie di Bloom. |
MODELLI
DEL PRODOTTO
- Insegnamento
come azione
tecnico-razionale
- Autoregolazione
dell’intervento educativo.
- Monitoraggio
del processo e controllo
continuo.
- Obiettivo
prevalente: conseguire un prodotto
atteso
- Previsione
dei risultati e capacità di intervento in itinere
- Apprendimento
fenomeno prevedibile e controllabile.
- Istruzione
programmata.
- Programmazione
per obiettivi.
- Oggettività
della valutazione di conoscenze e abilità.
- Visibilità
di prodotti e comportamenti. (Competenze,
capacità)
- Scansione
logica e programmata di tappe
didattiche.
- Metodi
quantitativi (valutazioni in scale ampie e graduate)
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Questi modelli hanno una decisa propensione per il metodo, inteso come procedura di pensiero
riflessivo da privilegiare nell'insegnamento. Il metodo viene insegnato facendo
fare agli studenti diretta esperienza dei procedimenti di scoperta
(problem posing, problem solving). Tali modelli si riconoscono nella ricercazione
e nei laboratori.Si accorda preferenza agli argomenti desunti
dall'attualità ( in nome della continuità con l'esperienza concreta e diretta dei
ragazzi). Si enfatizza la congruenza psicologica con gli interessi
degli allievi e la pregnanza emotiva ed affettiva del lavoro in classe, nonchè il benessere
relazionale. La valutazione si esercita sui processi,
cioè sui dinamismi di interesse, coinvolgimento, condivisione di un'attività scolastica
significativa. Si valorizzano gli itinerari di cambiamento con strumenti di
valutazione qualitativi. |
MODELLI
DEL PROCESSO
- “Metodo”
centrato su forme di
pensiero riflessivo (problem
posing e problem solving). Suggerimenti di procedure.
- Insegnante
come animatore, consigliere accorto, amichevole.
- Gli
alunni fanno diretta esperienza
dei procedimenti di scoperta
- Attività
di ricerca e laboratorio
- Argomenti
desunti dall’attualità. Continuità
ricercata con l’esperienza
concreta e diretta dei ragazzi.
- Congruenza
psicologica con gli interessi
dei ragazzi.
- Pregnanza
affettiva ed emotiva del lavoro di classe.
- Benessere
relazionale della comunità di
apprendimento.
- Valutazione
dei processi (
dinamismi di coinvolgimento e condivisione, significatività
soggettiva dell’attività )
- Valorizzazione
degli itinerari
di cambiamento
- Metodi
qualitativi (
descrittivi e comprensivi ) tratti da discipline psicologiche e
psicosociali.
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Questo terzo modello didattico rimprovera ai modelli del prodotto un eccesso di
semplicità, prendendo le distanze rispetto alla relazione causa-effetto che dovrebbe
unire insegnamento ed apprendimento. Costoro si dichiarano costruttivisti;
l'apprendimento consiste nel lavoro produttivo del soggetto su cui l'insegnamento può
intervenire soltanto indirettamente, agendo sull'ambiente in cui si
compie. Per questo alcuni modelli di questa categoria si chiamano ecologici ( Bateson ).
Le nozioni
scolastiche hanno la loro importanza, funzionano come "utensili
disciplinari" e fungono da amplificazione delle strutture cognitive
del soggetto in apprendimento. La specificità di questi modelli sta nella mediazione tra
i due processi dell'insegnamento e dell'apprendimento, che convergono su un compito
comune. L'apprendimento può aver luogo solo a partire dagli oggetti culturali ( nozioni,
concetti disciplinari,..) Rientrano in tali modelli lo strutturalismo didattico
di Bruner, il modello dello
"sfondo integratore", la didattica per concetti di Damiano, la pedagogia del
contratto e la Didattica Breve . |
MODELLI
DELL’”OGGETTO MEDIATORE”
- Rifiutano
un rapporto univoco causa/ effetto nei processi di
insegnamento/apprendimento
- Costruttivismo.
L’apprendimento sta nel lavoro produttivo del soggetto, sul quale
l’insegnamento interviene indirettamente, agendo sull’ambiente in
cui si compie l'attività ( sulle strutture mentali , semantiche,
percettive di chi si pone in condizione di apprendimento )
- Modelli
ecologici (Bateson )
- Le
nozioni scolastiche sono
importanti e sono amplificazioni
delle strutture cognitive del soggetto in apprendimento ( Piaget, Bruner )
- Gli
oggetti culturali hanno un
potenziale formativo: possono di modellare
il soggetto,
che con essi interagisce. L’oggetto diventa mediatore nella costruzione di conoscenze.
- Mediazione
tra i processi di insegnamento e apprendimento data
dall’analisi degli oggetti
culturali ( nozioni, strutture disciplinari,
epistemologie, logiche…)
- Strutturalismno
didattico, Sfondo integratore, Didattiche disciplinari, Didattica per
concetti, Didattica Breve, Pedagogia del Contratto
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