Melodramma e storia.
La rappresentazione della storia nell'età romantica.
F.HAYEZ,I vespri siciliani, 1827,
>> (1845-46) L'argomento fa riferimento alla sollevazione avvenuta a Palermo il 30 marzo 1282 contro l'oppressione del potere angioino nell'Italia meridionale. All'uscita dalla funzione religiosa vespertina una donna palermitana è stata oltraggiata da un francese. Immediata la reazione: l'oltraggiatore è ferito a morte da un giovane. I protagonisti come i cantanti di un melodramma, sono in primo piano: la donna in deliquio, sostenuta dal fratello, il francese cadente con la mano appoggiata sulla ferita, il giovane con la punta della spada ancora intrisa di sangue si ritira. Intorno c'è il coro, il popolo, pronto a riconquistare coscienza di sé nella rivolta prossima a scoppiare. |
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F.HAYEZ, Pietro Rossi prigioniero
degli Scaligeri a Pontremoli L'Hayez si era ispirato ad un episodio narrato nell'opera di uno storico francese (il Sismondi).Il protagonista, ingiustamente trattenuto dagli Scaligeri in carcere è qui raggiunto da un messaggero di Venezia affinchè assuma la guida dell'esercito della Repubblica. Inginocchiata ai suoi piedi la moglie lo supplica di non partire, quasi presaga della morte che lo attende. Nella figura di Pietro Rossi l'Hayez evidenzia il dramma dell'eroe moderno, combattuto tra il senso del dovere, l'amore per la patria e gli affetti familiari. da G.Perugi, M.Bellucci, Corso di storia, Zanichelli |
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La ricostruzione del fatto storico si regge sulla rappresentazione attualizzata del passato.
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