La rappresentazione della folla in Ensor
● Le maschere, emblemi sociali
Il termine
espressionismo indica, in senso molto generale, un’arte dove
prevale la deformazione
di alcuni aspetti della realtà, così da
accentuare i valori emozionali ed
espressivi in essa impliciti. In tal senso, il termine
assume una valenza molto ampia, quasi universale, fino a caratterizzare
manifestazioni artistiche di tutti i tempi, che impiegano in varia misura
questa comune strategia interpretativa e rappresentativa, che ha rapporti
molto stretti con il comico, il grottesco e il carnevalesco.
Spesso la deformazione nasconde una tensione , un giudizio critico nei
confronti della società e dei suoi conformismi: la maschera
caricaturale con l'accentuazione di alcuni tratti fisiognomici fa
trapelare un discorso radicalmente contestativo nei confronti
della borghesia cittadina
denunciando un' esasperata, ossessiva oppressione del soggetto nel contesto
urbano. Così era già stato in
Daumier e in Munch, così in
Ensor e poi
nella pittura di
Grosz.
|
|
|
|
|
|
J. Ensor,L'ingresso di Cristo a Bruxelles, 1888-1889 Il tema del quadro è di metafora religiosa e si riallaccia , parafrasandone il titolo all' "Entrata in Gerusalemme", quando, come narrano i Vangeli, Gesù, giunto in città sul dorso di un asino, venne accolto da una folla numerosissima e festante. Ensor però non fa opera di agiografia come vorrebbe la tradizione cristiana. Trasporta il fatto dall'antica città sacra in una moderna metropoli tumultuosa e vociante. Attualizza l'evento confermando la continuità e l'eternità della verità cristiana in chiave progressista. La folla immensa che avanza a schiere parallele e che si perde sul fondo in una miriade di puntini, la folla che accompagna Cristo con la banda in uniforme come accogliendo un personaggio insigne di ritorno al paese natale non è composta da esseri pensanti autonomamente, da persone coscienti. Sul volto di ciascuno è una maschera grottesca, che esaspera i tratti di alcuni tipi. Questa folla chiassosa è una massa anonima di fantocci, privi di anima e di idee, pronti a osannare Gesù oggi e ad ucciderlo domani, come è avvenuto quasi duemila armi fa, strumentalizzati da poteri occulti con l'uso sfacciato della pubblicità ( ecco il senso degli slogan Vive la Sociale, Vive Jésus le Roi de Bruxelles ) con il fragore eccitante della banda militare, che ha sempre accompagnato i grandi eventi, contribuendo a creare i miti di un sovrano o di un dittatore.
|
|
1 |