La maga Armida

Nell’Orlando furioso, la maga Alcina seduce alcuni cavalieri con la sua bellezza. Ariosto descrive con dovizia di particolari gli amori di Alcina e Ruggiero, l’eroe effeminato sedotto dalla maga, quindi la scoperta della reale natura della donna e l’abbandono dell’isola incantata.

La maga Armida della Gerusalemme liberata è la discendente dell’Alcina ariostesca: con il suo fascino, distoglie alcuni cavalieri dai doveri militari e li tiene prigionieri in uno splendido castello. Celebre è l’episodio degli amori di Rinaldo e Armida, fondato sul piacere puro e dunque illecito.
 

I pittori del Seicento e del Settecento raffigurano spesso Armida, evidenziandone la natura di furia demoniaca.

 

 


 



 

Una ricca tradizione iconografica riguarda gli amori di Armida e Rinaldo. Spesso essa ricalca l’iconografia ariostesca degli amori
di Alcina e Ruggiero e di Angelica e Medoro

 

Varie opere illustrano altri episodi della vicenda, come l’iniziale rapimento di Rinaldo da parte della maga o il tentativo di suicidio della donna abbandonata dal cavaliere

 

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