La donna - maga

Nel Furioso l’elemento magico è importante. Le vicende conoscono l’intervento di maghi, come il mago Atlante, la buona Melissa, Alcina… Alcuni luoghi sono il regno della magia: si pensi al palazzo di Atlante o all’isola di Alcina. Inoltre, si utilizzano oggetti magici: l’anello, lo scudo, l’ippogrifo.
La
magia rappresenta un fattore di pausa narrativa, una dispersione nei tortuosi meandri della passione d’amore o della follia. Più raramente, una forza buona di supporto al percorso dell’eroe.
La tradizione figurativa ha trattato questi aspetti, specie raffigurando donne con poteri magici.
 


 

Nel Quattrocento, la maga, giovane e impudente, è avvolta dal silenzio di un’ambientazione cupa e boscosa.

 

 

Numerosi dipinti presentano giardini e palazzi principeschi

 


 

 

Nel Decadentismo si confonde la figura della maga tradizionale con quella della femme fatale.

 

 

Molti pittori raffigurano la maga Armida della Gerusalemme liberata di Tasso, diretta erede dell’Alcina di Ariosto

 

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