Guido
Guinizzelli - Io
voglio del ver la mia donna laudare
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Io voglio del ver la mia
donna laudare |
La lode della donna ed il paragone con gli elementi più preziosi della natura: fiori, astri, corpi celesti. |
Verde river' a lei rasembro e l'âre, tutti color di fior', giano e vermiglio, oro ed azzurro e ricche gioi per dare: medesmo Amor per lei rafina meglio. |
Il paragone ed il richiamo ai vividi colori della natura e delle pietre preziose attraversate dalla luce. Anche Amore si raffina grazie alla presenza femminile. |
Passa per via adorna, e sì gentile ch'abassa orgoglio a cui dona salute, e fa 'l de nostra fé se non la crede; |
Gli effetti di Amore sono morali e addirittura religiosi: chi non crede è riportato alla fede. |
e no 'lle pò apressare om che sia vile; ancor ve dirò c'ha maggior vertute: null'om pò mal pensar fin che la vede. |
Alla presenza della donna - sorta di creatura celeste - nessuna bassezza è possibile e non può accedere chi non sia di animo nobile. |