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Il divino cristiano e pagano.
Il percorso si snoda sulla contrapposizione tra divino cristiano e divino pagano che segna due diverse concezioni culturali, ideologiche e religiose del pensiero dell’’800. La
contrapposizione più netta si ha tra la poetica foscoliana ( neoclassicista
e rivolta al recupero del mito ) e
quella manzoniana ( romantica e tesa al recupero
delle verità cristiane ). Per
FOSCOLO il mito ha un valore emblematico (
esempio, segno di verità profonda che incarna valori
universali ). Pensiamo al
mito di Ulisse < A Zacinto >che ritorna alla sua Itaca,
al mito di Ettore < Dei Sepolcri > che difende la sua
patria troiana fino all’ultimo, sacrificando la sua vita contro il
volere del fato o ancora al mito di Elettra la ninfa amata da
Giove che dopo la sua morte inaugura il culto delle tombe nella città
di Troia. Al mito delle Grazie < Le Grazie > che
portano tra gli uomini la civiltà e le arti belle sottraendoli dallo
stato di barbarie. “………l'uso
della favola è idolatria. ...Questa non consisteva soltanto nella
credenza di alcuni fatti naturali e soprannaturali; questi non erano
che la parte storica; ma la parte morale era fondata nell'amore, nel
rispetto, nel desiderio delle cose terrene, delle passioni, de'
piaceri portato fino all'adorazione, nella fede in quelle cose come se
fossero il fine, come se potessero dare la felicità, salvare." Manzoni
rivaluta tutte le verità cristiane in quanto capaci di ricordare agli
uomini il significato ultimo della storia e soprattutto il
significato profondo delle sofferenze delle masse umane
( cristianesimo democratico ).
Tutta la sua poetica si regge sulla centralità della religione
intrecciata alla riflessione sulla storia e sulla lingua. -
L’attenzione che Dio ha per i deboli, i miseri, i sofferenti che
saranno da Lui premiati nella vita dell’aldilà ( La
Pentecoste )
-
Il valore storico della predicazione di Cristo. Con la
nascita della Chiesa la schiavitù è negata come
logica di sopraffazione di un uomo sull’altro ed una nuova speranza si apre all’umanità. ( La Pentecoste )
-
La morte è una prova per il cristiano. Napoleone,
Adelchi, Ermengarda sono aiutati dalla fede in Dio a
superare questa prova e danno alta testimonianza delle loro virtù
umane.
-
La provvida sventura fa sì che Ermengarda con il suo sacrificio sconti in parte i mali che il suo popolo, i Longobardi, hanno
fatto patire al popolo italiano ed alla Chiesa con la loro
dominazione. < Coro atto IV dell’Adelchi >
-
Adelchi testimonia con il suo sacrificio, la dura legge della
storia che ricorda “non resta che fare il torto o patirlo”. La virtù cristiana di Adelchi ne fa un martire del potere sia
di Carlo Magno che del padre Desiderio.
-
Nei Promessi sposi la religione è intesa soprattutto come forma provvidenziale ( legge storica voluta da Dio ) che premia chi ha fede
nella sua parola e non accetta i compromessi del potere.
L’unione di Renzo e Lucia è il coronamento positivo del loro
attaccamento ai valori cristiani.
Anche
la dimensione dell’infinito può forse prefigurare un’idea
di divino, che tuttavia non è chiaramente configurata….se
non nella dolcezza dell’abbandono ad una dimensione diversa
dalle percezioni abituali dello spazio e del tempo.
In
D’Annunzio siamo di fronte talvolta ad una falsa
religiosità che confonde elementi del divino pagano con quelli
divino cristiano, sempre mutuati dalla presenza della natura.
La
natura è spesso personificata, come accade nei numerosi
miti panici che la sua poesia presenta. Ad esempio l’immagine
di Ermione <Pioggia nel pineto > intrisa di pioggia ed
identificata negli elementi vegetali è simile a quella di una ninfa
classica, capace di personificare l’intensità delle forze di
natura. Del
resto nella "Sera fiesolana" il
totale coinvolgimento con la tenerezza di una sera primaverile si
traduce in immagini quasi religiose, che richiamano la lode
francescana alla natura come creatura divina. Nelle
poesie del fronte di Ungaretti il divino è appena intravisto nella natura,
costantemente violata dalla violenza della guerra e nell’umanità
sopraffatta dalla morte. L’istintivo
senso di solidarietà con gli altri uomini, le parole piene
d’amore che il poeta pronuncia accanto ad un compagno appena ucciso in
combattimento testimoniano di un attaccamento alla vita che
intravede un senso più alto nella vicenda umana, che crede in valori
spirituali più solidi. La successiva evoluzione della sua poesia
nella raccolta < Sentimento del tempo > testimonierà
l’evoluzione in senso religioso della sua opera. |