La violenza come dimensione della storia del XX secolo
L'Islam
non ispira la violenza" Mario
Scialoja,
presidente della Lega musulmana, condanna gli attentati in Usa.
"Massima solidarietà con le famiglie delle vittime". di
Simone Navarra ROMA -"La condanna è assoluta, e non può essere altrimenti. Quel che è successo ieri è un attacco all'umanità e non solo agli Stati Uniti d'America. Però la tragedia non deve dare la stura al razzismo, all'intolleranza verso l'Islam". Mario Scialoja, presidente della Lega musulmana, una organizzazione mondiale con sede a La Mecca, e ospitata nella moschea della Capitale, si unisce alle parole del segretario del centro islamico culturale d'Italia, Abdellah Redouane che in merito agli attentati terroristici di ieri a New York e Washington aveva detto che era chiara "l'opposizione a tutte le forme di ricorso alla violenza". "Faccio mie - continua Scialoja - le sue cosiderazioni e ripeto l'appello a tutte le istituzioni animate da spirito di pace e giustizia affinchè si uniscano per evitare che drammi, come quello che si è appena consumato, possano ripetersi". Lei
è un ex ambasciatore e ha toccato città importanti come Chicago, Mosca,
Buenos Aires, Mogadiscio. Il suo ultimo incarico è stato in Arabia
Saudita, quando già aveva abbracciato la religione di Maometto. Qual è
la prima cosa che ha pensato ieri vedendo la Tv? Non
si è voltato idealmente indietro chiedendosi se la religione che
professava era causa del comportamento di alcuni assassini? Il
sospetto degli occidentali però è diverso. Certo
che però le scene di festa a Gerusalemme e nei territori occupati in
Palestina era meglio risparmiarle. (12 SETTEMBRE 2001; ORE 16:25) |
la
violenza della tv
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