Problema energetico |
MODULI DI ITALIANO PREVISTI PER LA CLASSE
4^A MERCURIO
a.s. 2002 - 2003
EDUCAZIONE
LINGUISTICA
Curricolo di
scrittura -
Preparazione alle prove scritte di Italiano
CLASSE 4^ RAGIONERIA A MERCURIO – PROVA IN CLASSE DI ITALIANO - 11 DICEMBRE 2009
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 4. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: Utopia, magia, follia: tre dimensioni del desiderio rappresentate dall'immaginario collettivo e nella cultura di ogni tempo
« Chi conosce una sola città le conosce tutte, tanto sono simili tra loro ». Perciò — continua il narratore — mi limiterò a descrivere la capitale, Amauroto. Essa, secondo la tradizione fu fondata e disegnata da Utopo: sorge sul declivio di un'altura, cinta di alte mura, con frequenti torri e bastioni; è larga circa due miglia e attraversata dal fiume Anidro. Spaziose case si fronteggiano a lato delle ampie vie; hanno tutte una porta sulla strada, che s'apre con una semplice spinta e lascia entrare chi vuole, dal momento che non esiste la proprietà privata. Sul di dietro, ognuna ha un giardino, coltivato con grande cura e passione dagli abitanti, tanto che si bandiscono gare tra quartiere e quartiere per i giardini più belli. Gli abitanti si scambiano le case ogni dieci anni, tirando a sorte la loro destinazione.
I Nomadi - Utopia
( 1987 )
LA PAZZIA LIBERA DAGLI AFFANNI - Comunque di me parlino i mortali comunemente (e non ignoro quanta cattiva fama abbia la Follia fra i più folli) tuttavia io, io sola, dico, ecco ho il dono di rallegrare gli Dèi e gli uomini. Non appena mi sono presentata per parlare a questa numerosa assemblea, di colpo tutti i volti si sono illuminati di non so quale insolita ilarità. D'improvviso le vostre fronti si sono spianate, e mi avete applaudito con una risata così lieta e amichevole che tutti voi qui presenti, da qualunque parte mi giri, mi sembrate ebbri del nettare misto a nepènte degli Dèi d'Omero, mentre prima sedevate cupi e ansiosi come se foste tornati allora dall'antro di Trofonio. Appena mi avete notata, avete cambiato subito faccia, come di solito avviene quando il primo sole mostra alla terra il suo aureo splendore, o quando, dopo un crudo inverno, all'inizio della primavera, spirano i dolci venti di Favonio, e tutte le cose mutando di colpo aspetto assumono nuovi colori e tornano a vivere visibilmente un'altra giovinezza. Così col mio solo presentarmi sono riuscita a ottenere subito quello che oratori, peraltro insigni, ottengono a stento con lunga e lungamente meditata orazione.
DOCUMENTO 2) Due rappresentazioni iconografiche della follia
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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Nell'era di internet conoscenza e comunicazione
mutano forme e funzioni
Quello che sta cambiando è il nostro rapporto con la
conoscenza. Il primo elemento è la velocità: mai come oggi le
conoscenze si sono sviluppate così velocemente, né hanno subìto una così
rapida obsolescenza, rimpiazzate dalle nuove. Il patrimonio di
conoscenze di cui una persona dispone all'inizio della sua carriera è
destinato a diventare, al termine della sua vita professionale, in tutto,
o in parte obsoleto. Non si può più trasmettere il proprio sapere ai
giovani apprendisti o ai nuovi arrivati. Sotto questo aspetto ci troviamo
in una situazione del tutto nuova nella storia dell'umanità, che si è
verificata negli ultimi venti o trent'anni. (...). E' una situazione in
cui è necessario, ormai, apprendere continuamente e in cui il
fenomeno della formazione permanente non è più riservato ad una
élite di ricercatori o di specialisti della conoscenza, ma concerne
tutti i campi del sapere. Questo è un primo aspetto del nuovo rapporto con
il sapere. Un altro elemento importante è costituito dalle nuove
tecniche, specialmente digitali, informatiche, che forniscono i supporti
delle tecnologie intellettuali, che trasformano ed estendono le nostre
capacità cognitive: la nostra memoria con le banche-dati, gli
ipertesti e gli iper - documenti; la nostra immaginazione con tutti
i sistemi di simulazione, la nostra percezione con gli
strumenti per produrre immagini a partire dai dati, come si vede in
medicina, e così via.
Secondo il mio modo di vedere tutti sanno qualcosa e ognuno
è potenzialmente, per chiunque altro, una fonte di apprendimento. E'
proprio quello che succede in rete. Molta gente dice: su Internet ci sono
siti completamente stupidi dove si trovano solo delle sciocchezze. Sono
sciocchezze per loro, ma forse per quelli che le hanno inserite non lo
erano, forse altri le potranno trovare interessanti. La gente comincia a
comunicare reciprocamente e a scambiarsi le informazioni che ritiene
interessanti. Si sta andando verso una situazione in cui il mercato della
conoscenza sarà un mercato libero e aperto, mentre finora eravamo in una
situazione di monopolio, in una situazione estremamente chiusa, in cui non
c'era libero scambio.
Internet e le nuove tecnologie possono offrire, ad un
ragazzo che studia, qualcosa di più dei libri e dei luoghi istituzionali
in cui il ragazzo ha sempre studiato? Può essere. Ad ogni modo, in primo
luogo, io penso che i libri continueranno ad esistere, specialmente i
romanzi, e soprattutto i libri illustrati per ragazzi, esisteranno sempre
su carta. E' importante il contatto con l'oggetto-libro, è assolutamente
insostituibile. Se pensiamo alle enciclopedie vediamo che una enciclopedia
può essere usata, spostata, consultata assai meglio quando è si trova su
un supporto digitale. Su un CD ROM, per esempio, si trova immediatamente
tutto quello che si cerca, si può mettere da parte quello che interessa
per usarlo di nuovo; vi sono possibilità di ricerca full-text,
cioè, nell'insieme del testo, che non è possibile su carta. Penso che i
ragazzi prenderanno confidenza assai presto con questi strumenti di
ricerca documentaria molto più potenti di qualsiasi enciclopedia chiusa,
che funzionano come ipertesti in cui si passa da un documento all'altro in
funzione dei nessi di senso con cui gli autori li hanno collegati
Il Web 2.0 è un termine utilizzato per indicare
genericamente uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del
World Wide Web), rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare
come Web
2.0 l'insieme
di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di
interazione sito-utente
(blog, forum, chat,
sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, ......). La locuzione pone
l'accento sulle differenze rispetto al cosiddetto Web 1.0, diffuso fino
agli anni Novanta, e composto prevalentemente da siti web statici,
senza alcuna possibilità di interazione con l'utente eccetto la
normale navigazione tra le pagine, l'uso delle email e l'uso dei motori di
ricerca.
Da Wikipedia; Web 2
DOCUMENTO 5) Virtualità e simulazione, videogiochi
educativi
L’elemento ludico fra virtualità e simulazione,
è presente nel gioco virtuale/digitale ( il videogioco, il gioco di
ruolo on line ), nei mondi sintetici che si pongono al confine tra reale e
virtuale, tra realtà e gioco. Tali innovative forme ludiche sono proposte
come potenziali contesti educativi. (... ) Riformulare una visione
del gioco significa inoltre proporre la dimensione del rapporto fra
gioco e nuove tecnologie, che non fungono solo da supporto o strumento
dell’azione ludica ma ne ridisegnano i contorni e le modalità. I giochi
digitali diventano dunque una nuova frontiera per la pedagogia e la
didattica, costrette a confrontarsi con nuovi modelli culturali che
sovrappongono tradizione ed innovazione, che presentano linguaggi tipici
delle nuove generazioni. Se da una parte lo stesso giocare viene
reinterpretato in base alle tecnologie emergenti, dall’altra si evidenzia
la necessità di analizzare il nuovo statuto del gioco stesso:
all’interno di un panorama assai articolata, esso emerge – seppur in
molteplici configurazioni – come elemento determinante contrassegnato
da una forte intersezione con la realtà.
Martina Paciaroni, Gioco, virtualità, simulazione, Nuove
prospettive tra cultura videoludica e apprendimento, Università di
Macerata
DOCUMENTO 6) Ricordare ai tempi di internet. Storia
orale e nuovi media tra conservazione e comunicazione della memoria
collettiva L’uso degli strumenti della storia orale al di fuori della ricerca storica è un argomento da affrontare attraverso l’analisi di un’installazione sonora, un programma radiofonico, uno spettacolo teatrale e un sito internet. Ognuno di questi mezzi di comunicazione ha sviluppato un suo modo di utilizzare le fonti orali in senso artistico e soprattutto narrativo. Non è un tentativo di sostituirsi al lavoro dello storico o dell’antropologo ma solamente una modo di raccontare una storia con delle testimonianze dirette.
DOCUMENTO 7) Il
giornale digitale ed i problemi della sua realizzazione
-
Quanti
saranno gli addetti alla scrittura degli articoli?
DOCUMENTO 8) Palinsesti delle pagine web
TIPOLOGIA D) TEMA DI CARATTERE GENERALE
Stare in gruppo.
Tutta la nostra vita si snoda attraverso l'appartenenza a
gruppi: piccoli come le compagnie di amici, i club e le squadre sportive;
o grandi come i partiti politici, le etnie, le nazioni, le religioni. Ma
cos'è un gruppo? Non certo un aggregato di persone che aspetta l'autobus o
viaggia sullo stesso aereo, ma un organismo vivo che nasce e si sviluppa
secondo precisi processi e articolazioni, con norme, ruoli e complesse
dinamiche interne, dalla coesione al conflitto, dall'omologazione alla
spaccatura. Stare insieme non è quindi un'abilità innata, ma una capacità
che si costruisce attraverso un'esperienza lenta e faticosa, con i suoi
vantaggi e i suoi costi. |
CLASSE 4^ RAGIONERIA A MERCURIO – PROVA IN CLASSE DI ITALIANO - 21 OTTOBRE 2009
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 4. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Morale e politica: una problematica di eterna attualità
Resta ora a vedere quali debbano essere e modi e governi di uno principe con sudditi o con li amici. E perché io so che molti di questo hanno scritto, dubito, scrivendone ancora io, non essere tenuto prosuntuoso, partendomi, massime nel disputare questa materia, dalli ordini delli altri. Ma sendo l'intento mio scrivere cosa utile a chi la intende, mi è parso più conveniente andare drieto alla verità effettuale della cosa che alla imaginazione di essa. E molti si sono imaginati republiche e principati che non si sono mai visti né conosciuti essere in vero. Perché egli è tanto discosto da come si vive a come si doverrebbe vivere, che colui che lascia quello che si fa per quello che si doverrebbe fare, impara più tosto la ruina che la perservazione sua: perché uno uomo che voglia fare in tutte le parte professione di buono, conviene ruini infra tanti che non sono buoni. Onde è necessario a uno principe, volendosi mantenere, imparare a potere essere non buono, e usarlo e non l'usare secondo la necessità. Machiavelli, Il Principe, 1513, cap.XV
Sappiamo da Machiavelli in poi che la politica è diversa dalla morale. Secoli dopo si è stabilito che anche l’economia è diversa dalla morale. Ma la distinzione tra etica, politica ed economia distingue tra sfere di azione, tra campi di attività. In concreto, e a monte di queste differenziazioni, esiste la singola persona umana che non è trina ma soltanto una, e che può variamente essere una persona morale, amorale o immorale. E quando si dibatte la «questione morale» è di questo che si dibatte, è da qui che si deve partire. Le persone morali sono tali in tutto: anche in politica e anche in economia. Le persone amorali non promuovono il bene ma nemmeno si dedicano al male, anche perché sono fermate, nel malfare, da freni interiorizzati. Invece le persone immorali ridono di chi crede nei valori e non sono fermate da nulla (o soltanto dal pericolo di finire in prigione). Per i primi non è vero che il fine giustifica i mezzi. Per i secondi il fine può giustificare qualche mezzo scorretto, ma non tutti. Per le persone immorali il fine di arricchirsi o di conquistare potere giustifica qualsiasi mezzo: non c’è scrupolo, non c’è «coscienza » che li fermi.
Giovanni Sartori,
Nel nostro paese, la corruzione nella
pubblica amministrazione e nella attività politica è un problema
ricorrente. Dall'unità d'Italia ad oggi, non c'è stato decennio che
non abbia visto uno scandalo clamoroso, in cui siano stati coinvolti
poteri pubblici usati per arricchimenti privati. Scandali e
fallimenti eclatanti hanno coinvolto le figure più prestigiose della
nostra storia politica, non risparmiando giornalisti famosi,
imprenditori, banchieri, alte cariche militari, dirigenti dello
Stato e magistrati autorevoli.
Il rapporto tra politica e morale è un
tema di estrema vastità e di una complessità tale da richiedere la
convergenza di molteplici competenze. Ritengo una irrinunciabile
esigenza che le persone impegnate in politica debbano possedere
determinate virtù per dare consistenza al loro pensiero e alla loro
azione: competenza, onestà, amore ed impegno per la giustizia,
sobrietà, servizio generoso e gratuito, capacità di amicizia, di
relazione e di partecipazione alle vicende della gente,
consapevolezza della provvisorietà e dei limiti dell’opera compiuta.
Nel secondo senso, per politica si intende la politica di partito, cioè l’attività dei gruppi di cittadini che si propongono di conseguire ed esercitare il potere politico per risolvere i problemi economici, politici e sociali secondo i propri criteri, ideologie e programmi". Questi due significati, pur se congiunti, vanno tenuti distinti per evitare dannose confusioni. La Chiesa ad esempio si trova in condizioni ben diverse di fronte alla due posizioni. Infatti è facile comprendere che la Chiesa ha pieno diritto ( e dovere ) di presenza nella prima di esse ma si autoesclude nella seconda. Monsignor Libero Pelaschiar - Conferenza UCID 4. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Pauperismo, indigenza e nuova povertà
Il pauperismo, o meglio il depauperamento, è un fenomeno economico e sociale caratterizzato dalla presenza di larghi strati di popolazione, o anche di intere aree, in condizioni di profonda miseria dovuta a fattori economici e strutturali (mancanza di capitali o di risorse) o a fattori eccezionali (guerre, calamità naturali, carestia ecc.). Il depauperamento è diventato un vero flagello all'inizio dell'età moderna, quando si diffusero nuovi rapporti di produzione nelle campagne. Aspetti gravi del fenomeno si presentarono soprattutto in Inghilterra e in Europa nordoccidentale, per il largo impiego delle macchine nell'industria, ciò che determinò l'abbandono della terra da parte di grandi masse di lavoratori. Ancora oggi immense sacche di depauperamento sussistono in Asia, in Africa e nell'America Latina.
“Conobbi Francesco un giorno mentre stavo tornando dal mercato: lo vedo e ne resto affascinato. Ha come vestito un sacco di iuta e siamo in pieno inverno. […] Lo invito a casa mia: mangiamo insieme qualcosa e resto tutta la notte in piedi per parlare con lui. Non capisco bene quello che dice ma lo ascolto. Ho l’impressione di vivere per la prima volta. […] Gli chiedo dove abita e mi porta in una chiesetta mezza diroccata chiamata la Porziuncola. Senza pensarci troppo decido di vivere lì anch’io. […] Oggi ci hanno raggiunto altri tre fratelli: si chiamano Bernardo, Pietro ed Egidio. Li abbiamo sistemati tutti e tre dietro l’altare. […] Noi seguiamo Francesco, felici come non lo siamo mai stati nella vita. Le nostre regole sono: l’umiltà, la carità, l’obbedienza, la povertà, la serenità, la pazienza, il lavoro e la gioia. Ieri Francesco ha detto ad un contadino: <<Non coltivare tutto il tuo terreno. Lasciane un po’ alle erbacce, così vedrai spuntare anche i fratelli fiori>>. Fra Gaspare da Petrignano, un discepolo di San Francesco
Il divieto ecclesiastico dell'usura non ha mai impedito le ingiustizie socio-economiche. Non solo, ma quel divieto, di fatto, non è mai stato rispettato -diceva Calvino (e in questo non si poteva certo dargli torto)- neppure dalle autorità civili e religiose. Calvino infatti ricorda che la protezione dei vescovi, al pari dell'appoggio interessato del Duca di Savoia, avevano permesso, da secoli, a Ginevra la pratica del prestito a interesse. (Nel sec. XVI Ginevra era diventata un centro commerciale europeo di primaria importanza, dove la nuova classe mercantile e imprenditoriale aveva scalzato, economicamente, la piccola nobiltà e la corte del vescovo-conte). La seconda osservazione che Calvino fa è la seguente: se la società borghese sta diventando dominante, il cristianesimo deve tener conto di questa nuova realtà, e se fra le attività della società borghese vi è quella del prestito a interesse, il cristianesimo, se non vuole autoemarginarsi, cioè se vuole impostare con l'emergente borghesia un nuovo dialogo, deve necessariamente porsi il problema di come giustificare una prassi che vuole diventare "legge" a tutti i livelli. D'altra parte -diceva Calvino- "è una bestemmia contro Dio disapprovare la ricchezza": "la variabile mescolanza di ricchi e poveri" è determinata dalla provvidenza. Il cielo è aperto "a tutti coloro che hanno usato della loro ricchezza correttamente o che hanno sopportato la povertà con pazienza". E ancora: "l'ordine politico esige che ciascuno conservi ciò che è suo"; il comunismo -mai praticato dalla chiesa apostolica- trasforma "il mondo intero in una foresta di briganti in cui, senza contare e senza pagare, ciascuno piglia per sé ciò che può afferrare". Giovanni Calvino
La nuova povertà è alimentare.
La fotografia scattata dal rapporto parla di una fascia di età (dai 35 ai 39 anni) in grande difficoltà: sono i separati che non possono permettersi, dopo aver pagato l’affitto, anche un pasto «come si deve». Non se la passano bene gli anziani, ancora una volta soprattutto al Sud e nelle isole. E naturalmente le famiglie più numerose (l’incidenza di povertà alimentare schizza al 10,4% per i nuclei con cinque componenti e più). A livello individuale più «fragili» sono le persone senza alcun titolo di studio. «Una buona alimentazione è un investimento: per i giovani perché contribuisce alla crescita di una persona forte e sana, e per gli anziani perché non peggiora la qualità del loro vivere e l’indipendenza e non li porta di conseguenza a gravare sulla famiglia dei figli».
Con la crisi a cambiare sono anche i
comportamenti di consumo. «Il 10% delle famiglie con reddito più
basso — dice Campiglio — pensano prima a pagare l’affitto e poi a
fare la spesa. Viene a trasformarsi la linea di povertà, oggi
definita come il costo minimo del vivere civile. Con la crisi il
bilancio familiare viene tenuto a bada passando dall’alta alla
media, per finire alla bassa qualità della borsa della spesa».
Problema che si aggraverà con l’incremento della disoccupazione nel
nostro Paese che secondo il Fondo monetario internazionale
raggiungerà il 9,1% nel 2009 per salire al 10,5% nel 2010. Con
rischi non solo di natura economica ma psicologica. La persona,
abbandonata a se stessa, potrebbe continuare a indebitarsi fino a
perdere la fiducia e la capacità di reagire. E qui arriva (quando
arriva) l’intervento benefico delle associazioni di volontariato.
Come quello degli ottomila enti che fanno parte della Rba e che
distribuiscono pasti gratuiti ai bisognosi. Non certo una soluzione
totalizzante, ma un supporto che consente allo sfortunato di poter
attendere tempi migliori. «Abbiamo perso tante persone a causa di
interventi troppo lenti — dice Lucchini —. Il grafico del ’fattore
tempo’ sarebbe da studiare attentamente per poi cogliere le
indicazioni utili a tutti gli interessati». Perché secondo Lucchini
la responsabilità di «azioni virtuose» è sulle spalle di tutti,
dal mondo del no profit a quello delle imprese, dal governo ai
cittadini. E a ognuno secondo il proprio ruolo. «Lo Stato deve
normare e fare politica e il no profit fare volontariato, nel modo
più tempestivo e capillare possibile. Ma se si invertono i compiti,
non funziona. Il problema è che in Italia ognuno vuol fare tutto
perché non si fida dell’altro». La parola d’ordine che suggerisce
Lucchini è quindi «alleanza». Sono i tempi a richiederlo. Le
associazioni sparse sul territorio che fanno parte della Rba nell’ultimo
anno sono state prese d’assalto da persone in difficoltà (perché
hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione, oppure non
riescono più a pagare le rate del mutuo). L’importante è non
abbandonarle e non lasciarle cadere in un dramma ben più grave. TIPOLOGIA D - TEMA DI CARATTERE GENERALE Libertà e sicurezza sono due obiettivi della società contemporanea. Se la diffusione del terrorismo e la criminalità organizzata riducono oggettivamente gli spazi d'azione dei singoli, ugualmente le nostre città non possono divenire scenari di paura, di chiusura e di aggressività latente contro gli appartenenti ad altre culture. La stessa politica dei respingimenti non tiene conto del fatto che molti immigrati clandestini fuggono da situazioni politiche estreme dove libertà e democrazia sono completamente negate.
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Il
modulo di scrittura consta di tre prove, distribuite nell'arco dei primi
quattro mesi di scuola. Ogni prova verrà preparata da una serie di lezioni
ed esercitazioni atte a far prendere conoscenza della problematica
oggetto di trattazione in sede di verifica. Le esercitazioni comprendono
anche l'attività nel laboratorio multimediale e la navigazione in
internet al fine di utilizzare un'ampia varietà di documenti ( ad
esempio tratti dai giornali telematici ). Per la costruzione delle mappe
concettuali ed argomentative relative alle singole tematiche si
rimanda alle sezioni specifiche. |
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Elenco degli argomenti proposti |
Descrizione dell'attività | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La problematica, decisamente
complessa, va approfondita attraverso letture di carattere generale e
relative a specifiche problematiche - di approdare ad una
definizione del concetto di sviluppo sostenibile |
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MERCOLEDI'
16 OTTOBRE 2002 - - CLASSE
4^ A RAGIONERIA MERCURIO PROVA IN CLASSE DI ITALIANO. |
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1)
Costruite un articolo o un saggio breve sulla seguente tematica di
carattere socio-economico. La società del terzo millennio dovrà affrontare una nuova problematica storica: il rapporto tra l’uomo e l'ambiente di vita e di lavoro in cui si troverà inserito. Tale problematica, molto articolata e complessa, vede al centro una inedita relazione, in gran parte ancora da costruire, tra economia ed ecologia. Globalizzazione, nuova distribuzione delle risorse del pianeta, trasformazione dei sistemi di produzione e di comunicazione caratterizzaranno infatti - in modo diverso dal passato - i rapporti tra i popoli, non assicurando purtroppo a tutti gli uomini le stesse opportunità nella qualità della vita. |
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DOSSIER -
Il Vertice di Johannesburg rappresenta per il
mondo intero un’importante opportunità per muoversi in direzione di un
futuro sostenibile — ovvero un futuro che consenta alle popolazioni
di soddisfare i propri bisogni senza danneggiare l’ambiente. Lo
sviluppo sostenibile è un appello in favore di un approccio diverso al
progresso e di un modello diverso di cooperazione internazionale.
Questo concetto riconosce che le decisioni assunte in una parte del mondo
possono avere effetto su popolazioni di altre regioni, e richiede che
vengano prese delle iniziative lungimiranti per promuovere delle condizioni
globali che favoriscano benefici comuni a tutti. Il
percorso che doveva permettere di raggiungere lo sviluppo sostenibile è
stato adottato dieci anni fa in occasione del Vertice di Rio.
Ciononostante, rimane molta strada da fare. Si auspica che il Vertice di
Johannesburg possa superare il divario esistente in merito
all’attuazione dell’Agenda 21, mediante la presentazione di proposte
per azioni concrete. Il Vertice
rappresenterà l’incontro internazionale sulla sostenibilità più
importante di tutti i tempi, che riunirà migliaia di partecipanti, tra i
quali capi di Stato e di Governo, leader del mondo degli affari e
rappresentanti della società civile. |
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La vita della terra e la sopravvivenza dei suoi abitanti sono legate alla
soluzione di un problema molto complesso;
per sostenere il peso della crescita demografica ed accrescere il
benessere, gli uomini utilizzano le risorse naturali; ma se questo
sfruttamento non verrà regolato, la terra progressivamente impoverirà, a
causa di stili di vita sempre più inquinanti. Per ricomporre il difficile
mosaico dello sviluppo sostenibile, occorre conoscere tutti gli aspetti
del problema, e ricercare soluzioni globali capaci di soddisfare le
necessità degli uomini di oggi e di domani. (A. LANZA ) |
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- Si ha la percezione della globalità dei fenomeni. La natura non è più lo sfondo immutabile delle azioni umane; non è risorsa perennemente disponibile; sostenibilità dello sviluppo significa sostituibilità delle risorse naturali e corretto rapporto tra uomo e ambiente. ( G. PAULI ) |
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- Perché
l'e-commerce e la globalizzazione aprirebbero le porte ad un'era economica
nuova e diversa rispetto al paradigma capitalistico? Stiamo
assistendo alla nascita di un nuovo sistema economico che opera con
modalità diverse dal capitalismo di mercato, perché abbiamo tecnologie
velocissime e con una forte capacità di collegamento, mentre quello
vecchio usa il mercato come luogo di scambi. In genere entrano a far parte
dei mercati venditori e compratori che si scambiano beni e servizi secondo
un ritmo ben scandito in cui si concludono e ripartono transazioni, si
ricominciano e si concludono di nuovo. Le
nuove tecnologie, invece, permettono uno scambio continuo, ventiquattro
ore al giorno per sette giorni alla settimana. Questo vuol dire che nella
new economy i mercati non riescono a competere con la velocità e il
potere di collegamento delle nuove tecnologie. |
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La
scelta di approfondire la tematica in chiave di più ampia
contestualizzazione storica è dettata dalla gravità di alcuni fatti
contemporanei ( crisi medio-orientale, terrorismo proliferante, minacce di
guerra contro l'Iraq ...) e dalla proliferante violenza delle immagini dei
media che rischiano di abituare le coscienze dei contemporanei a convivere
con una violenza virtuale, troppo reiterata ed apparentemente
innocua, che tuttavia impedisce di prendere coscienza degli effetti
ben più drammatici degli atti di violenza che attraversano il nostro
tempo. |
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5 DICEMBRE 2002 - CLASSE
4^ A
RAGIONERIA MERCURIO |
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Dossier La violenza, nelle sue diverse funzioni e manifestazioni, costituisce il “non pensato” più esteso e meno tollerabile del pensiero moderno. Si constata che il pensiero e l’azione in ambito politico non si interessano minimamente ai fattori remoti e profondi che generano l’irrompere della violenza; si accontentano di stabilire le motivazioni immediate, congiunturali o secondarie, come l’architettura e l’urbanistica delle periferie, o le propensioni innate per la violenza, nutrite segnatamente dal fanatismo religioso. ( Mohammed Arkoun ) 2° documento Tutta
colpa della guerra - Intervista allo scrittore pacifista israeliano Amos
Oz 3° documento "Non
è più in questione se l'Iraq sarà attaccato, ma solo quando". La
tabella che segue riporta alcuni indicatori significativi del degrado
della situazione alimentare, sanitaria ed economica dell'IRAQ. Un
generale abbassamento delle difese immunitarie, derivato dalla carente
alimentazione, ha reso endemiche tutte le malattie infettive. Sono
riapparse malattie debellate,
come la poliomielite. Malattie rare, come malformazioni congenite e tumori
del sangue e del fegato si presentano con frequenza anche dieci volte
superiore. La scarsità di farmaci ha fatto il resto. Ne è risultato un
milione e mezzo di morti. Ogni giorno, tuttora, 250 bambini con meno di
cinque anni muore in Iraq per cause direttamente imputabili
all'embargo.
5°
documento Che cosa pensa della violenza mostrata dall'informazione
televisiva in occasione delle guerre ? |
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16 GENNAIO 2003 - CLASSE
4^ A
RAGIONERIA MERCURIO |
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1
Fa parte delle funzioni della scuola, intesa
come comunità educativa, assicurare anzitutto agli studenti l'esercizio dei
diritti individuali e di quelli collettivi, in una dialettica che
salvaguardi identità e solidarietà, apprendimento e partecipazione,
aggregazione spontanea e formale, in quanto espressione di
bisogni-valori personali e sociali e in quanto dimensioni complementari
dell'esperienza scolastica. L'equilibrio fra queste dimensioni comporta un
dialogo educativo, che si orienti all’elaborazione di un
contratto pedagogico, ossia di un impegno reciproco ed esplicito,
assunto da insegnanti e studenti, implicante l'assunzione concordata e
verificata dei propositi e degli obblighi. Questo contratto trova forma
visibile nel POF, alla cui elaborazione ed esecuzione partecipano,
con diversità di titoli, oltre ai docenti anche i genitori e gli studenti
(almeno a livello di secondaria superiore), che ne sono dunque non solo i
fruitori, ma anche i protagonisti, nei modi e nei tempi a loro possibili e
congeniali.
2
I giovani vanno incontro alla politica in un
contesto relativamente nuovo rispetto a quello conosciuto dalla generazione
dei loro genitori, verso una riscoperta della politica come tema di
interesse e di discorso molto più che come campo di partecipazione attiva.
Politica come informazione, come spettacolo, e ciò che affascina non paiono
essere più le ideologie, ma il nuovo, il concreto, il territorialmente
delimitato. L'istituzione che ricopre il ruolo più importante è ancora la
famiglia, di seguito vengono la scuola , il gruppo dei pari e i mass-media.
3
4
(parlato) Vorrei
essere libero, libero come un uomo.
La libertà non è
star sopra un albero
(parlato) Vorrei
essere libero, libero come un uomo
La libertà non è
star sopra un albero
(parlato) Vorrei
essere libero, libero come un uomo
La libertà non è
star sopra un albero
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Mod
7) Curricolo di scrittura -
Costruzione del testo argomentativo - Il tema
storico e di argomento generale.
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E'
opportuno infine pensare a scalette e mappe concettuali che guidino
la stesura del lavoro e possano eventualmente essere ampliate e
parzialmente modificate durante l'elaborazione testuale. |
Elenco degli argomenti proposti |
Descrizione dell'attività |
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26
FEBBRAIO 2003 - CLASSE
4^ A
RAGIONERIA MERCURIO |
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2 ) Galilei, all'interno
della cultura della Controriforma dei '600, individua con chiarezza un
nuovo moderno rapporto tra scienza e fede. Se da un lato egli pagherà le
conseguenze della sua chiarezza metodologica, dall'altro aprirà
decisamente la strada a tutta la moderna ricerca scientifica, che oggi
viene riconosciuta in armonia e non in contraddizione con qualsiasi
professione religiosa. |