La DB e la multimedialità
Così il Prof. Piazzi, illustrando alcune caratteristiche della DB delle materie umanistiche, coglie il legame naturale che lega le metodiche della DB alle realizzazioni ipertestuali ed ipermediali.
"Il discorso delle mappe si lega a quello degli ipertesti, prodotti in numero rilevante nei gruppi di lavoro DB attivi presso l'IRRSAE E.-R. Ogni ipertesto è costruito a partire da una mappa , che costituisce un primo e fondamentale strumento di navigazione. Quanto alle connessioni tra ipertesto e DB queste vanno dagli aspetti logistico-strumentali (disponibilità immediata in rete di materiali lontani fisicamente, apprendimento a distanza, rapidità dei processi di connessione, interdisciplinarità consentita dal fatto che l'ipertesto offre la presenza virtuale continua di insegnanti di più discipline, ecc.) ad aspetti di metodo e di "filosofia". Costruire un ipertesto implica un'operazione di smontaggio e rimontaggio della materia non diversa da quella che in D.B. si chiama "distillazione". In buona misura la DB consiste nella ricerca di connessioni, fili, omologie, principi sottostanti, e pertanto non può che convergere con una tecnologia didattica la cui essenza sta nel creare connessioni. Altri aspetti comuni a DB e ipertesto sono la scelta di un'istruzione personalizzata e l'opzione modulare, tendente da scomporre la materia in piccole unità autonome e implicatamente ricombinabili, sull'esempio dei "punteggi di corso" (course credits o credit hours) dell'istruzione universitaria americana. Le connessioni tra ipertesto e brevità riguardano inoltre il fatto che gli studenti che lavorano ad un ipertesto sono costretti a riassumere e concentrare molti dati in poche righe, quindi debbono conoscere e praticare tecniche di scrittura sintetica e "strutturata".
In queste poche righe sono concentrate alcune considerazioni essenziali che indicano nell'ipertestualità ed ancor più della multimedialità strumenti adattissimi alla realizzazione sistematica della DB disciplinare e trasversale. A queste indicazioni è bene aggiungerne altre, che affiancano motivazioni di carattere cognitivo a favore di questo tipo di progettualità.
Gli ipermedia ( aggergati di testi, immagini, suoni, strumenti grafici, rappresentazioni simboliche.. ) possono assumere un carattere tematico, inserendo nelle loro mappe di ingresso vere e proprie aree semantiche da perlustrare reticolarmente attraverso rimandi incrociati e percorsi indipendenti da una scansione sequenziale.
Per realizzare le mappe di ingresso ed i titoli delle singole pagine - o dei campi di testo - sono necessarie operazioni di sintesi e di concettualizzazione, molto utili per lavorare sull'astrazione e per operare processi interpretativi articolati e complessi.
La progettazione e la produzione di un ipermedia impone quasi sempre di lavorare su aree disciplinari plurime e realizza varie forme di trasversalità. Il prodotto multimediale deve infatti fornire conoscenze sintetiche ma pregnanti, che agiscano ad integrazione dello schema concettuale di base, inteconnettendosi sistematicamente con più saperi.
L'ipermedia, accostando codici multipli < di tipo iconico, visuale, sonoro, simbolico.. > agisce cognitivamente su più livelli. Essa fissa le conoscenze integrandole attraverso la perlustrazione di reti proposizionali, attraverso le procedure di avanzamento e retroazione, ed infine a livello analogico con il contributo di immagini. e di ambienti sonori.
La progettazione di un ipermedia è possibile solo attuando un insegnamento cooperativo tra gli alunni ed i docenti: esso è un momento di continuo coapperendimento. Le operazioni di analisi ( distillazione ) e di ricomposizione dei contenuti ( creazione dei blocchi ) avviene con scansioni dotate di pendolarità. Si procede alternativamente dal locale al globale e viceversa, con un accrescimento proporzionale di legami, suggeriti dalle stesse tappe dei percorsi, ripetuti più volte nella realizzazione dell'ipermedia.
Seguono due mappe riaggregative - la prima di tipo sistemico ed un'altra di tipo analitico, presenti in un ipermedia sullo SVILUPPO SOSTENIBILE, realizzato dal triennio E Ragioneria dell'ITCG CAVOUR nell'anno scolastico 1998-1999.
distillazione, reticolarità, mappe di ingresso, sistema programma, cognitivismo