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L'allegoria del trionfo amoroso


Francesco Petrarca
celebra allegoricamente ne I Trionfi ( Triumphi ) - poema in terzine scritto in volgare, iniziato probabilmente prima del 1340 e terminato nel 1374 - sei quadri di emblematiche esperienze mitologiche, che comprendono: il Trionfo di Amore, di Pudicizia, di Morte, di Fama, di Tempo, di Eternità. L'opera è costituita da una serie di visioni mitiche e simboliche che raffigurano, sulla linea dei poemi allegorico - didascalici del tempo, sentimenti e eventi umani innalzati, attraverso l'allegoria, a una moralità superiore e universale. Il Trionfo d'Amore è il più diffuso e rappresentato, sia in miniatura che nella pittura, specialmente in Toscana nella produzione di deschi e forzieri, genere in cui alcuni artisti si erano specializzati, come Apollonio di Giovanni con la sua  fiorente bottega

La raffigurazione allegorica, tipica del simbolismo medioevale, perdurerà per un certo tempo ancora nelle realizzazioni quattrocentesche. Un esempio di estrema raffinatezza è quello del ciclo dei mesi a Ferrara ( Palazzo Schifanoia )
 







Liberale da Verona, Trionfo d'Amore, 1450

( immagini tratte da Episodi e personaggi della letteratura, Electa )
 



Apollonio di Giovanni, Trionfo d'Amore, 1450-1475
( immagini tratte da Episodi e personaggi della letteratura, Electa )
 


La visione del poeta procede dal dispiegarsi del corteo d'Amore che include al proprio interno una miriade di infelici amanti ai quali la passione provocò dolori e sofferenze. Seguendo il dettato petrarchesco, in molte opere d'arte si vede Cupido raffigurato mentre guida il carro trionfale da cui divampano lingue di fuoco; il dio, dal corpo nudo e giovane, si presenta armato di faretra e frecce e con la benda stesa sopra gli occhi. Il pittore poteva in molti casi non seguire
pedissequamente la fonte, ma ri­adattare liberamente il testo creando un'iconografia adatta alle circostanze, specialmente nel caso di decorazioni di forzieri e de­schi. I Trionfi d'Amore che fanno capo alla bottega di Apollonio di Giovanni suggeriscono l'ipotesi che entro l'atelier dell'artista sia stato creato un nuovo tipo iconografico. Cupido sul carro è attorniato da una piccola folla di amanti sulla quale primeggiano due coppie celebri per  inversione dei ruoli: tutti episodi che non compaiono nei Trionfi di Petrarca. Si de­ve infine segnalare come la stessa processionalità dei Trionfi trovi un corrispettivo nella vita fiorentina che, durante il Carnevale e la festa di san Giovanni Battista, prevedeva la costruzione di carri, detti per l'appunto "trionfi", una probabile fonte d'ispirazione per gli artisti.
 

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Venere e Marte

Allegoria Elegia

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