Giuseppe Arcimboldi, Flora
 

Giuseppe Arcimboldi, Flora, 1591, collezione privata.

La divinità romana della Primavera è qui raffigurata con molti fiori bianchi, che restituiscono il delicato incarnato del volto; il rossore delle guance è reso con due rose, e altri fiori costituiscono la chioma. Si tratta di una delle  più celebri e ammirate “teste composite” del pittore.