"Noi vogliamo cantare
l'amore del pericolo, l'abitudine all'energia e alla
temerità. Il coraggio, l'audacia, la ribellione
saranno elementi essenziali alla nostra poesia"
Dal MANIFESTO DEL FUTURISMO
(1909)
|
U.
Boccioni, Rissa in galleria, 1910
E' il primo dei quadri dipinti da Boccioni tra il 1910 e il 1911, incentrati
sul tema dello scontro tra dimostranti e forze dell'ordine. L'opera
si inserisce ancora nella fase tardo divisionista e rimane uno dei migliori
esempi di rappresentazione delle emozioni della folla. La scena è ambientata
nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano, uno dei luoghi più
suggestivi della città. Il riferimento teorico è ancora costituito da alcune
parti del manifesto tecnico dei pittori futuristi:
"Tutto si muove, tutto corre,
tutto si volge rapido. Una figura non è mai stabile di fronte a noi ma si
muove incessantemente... Noi proclamiamo che il moto e la luce distruggono
la materialità dei colpi".
I dipinti anteriori al 1910 sono tra i più arditi nel
senso della deformazione luminosa in chiave divisionista. Il divisionismo
non è un mezzo tecnico che si possa metodicamente imparare ed applicare. Il
divisionismo, nel pittore moderno, deve essere un "complementarismo
congenito", una necessità assoluta della pittura, come il verso
libero nella poesia e la polifonia nella musica......Il
dinamismo universale deve essere reso come sensazione dinamica.
C. Carrà, I funerali dell'anarchico Galli, 1911
Già da alcuni anni
Carrà è a contatto con gruppi libertari ed anarchici e studia
Marx, Bakunin
e Antonio
Labriola. L'episodio a cui si
riferisce il dipinto era avvenuto nel 1904: durante uno sciopero
generale a Milano, viene ucciso l'anarchico Galli. Si riconoscono le
figure dei manifestanti, che corrono e si divincolano, delle guardie a
cavallo, che intervengono con violenza. Attraverso la disposizione delle
linee percepiamo l'impressione di caotico movimento. Il ruolo dei colori è
altrettanto importante: il rosso domina su tutti e accentua il carattere
aggressivo della scena. Carrà assistette personalmente all'avvenimento, e ne
rimase molto colpito. Realizzò un disegno-abbozzo della scena, completò il
dipinto poi sette anni più tardi nel 1911. |
r
U. Boccioni, Rissa in galleria,
1910
|
C. Carrà, I funerali dell'anarchico Galli, 1911
|
Sono questi gli anni dell'età giolittiana, in cui si
fanno strada alcune ideologie e forme di pensiero irrazionalista
che hanno m comune l'esaltazione della forza e dell'attivismo: il
sindacalismo rivoluzionario di Siorel, il nazionalismo, l'irredentismo, il
massimalismo socialista.
Il Futurismo a
livello artistico si inserisce all'interno di questo clima culturale,
affiancandosi anche all'intuizionismo di
Bergson,
alla filosofia del superuomo di
Nietzsche ed all'imperante dannunzianesimo |
" Noi canteremo
le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere
o dalla sommossa; canteremo le maree
multicolori e politiche delle
rivoluzioni nelle capitali
moderne....."
Dal MANIFESTO DEL FUTURISMO
G. Balla, Canto patriottico in piazza di Siena, 1915.
Siamo in pieno clima interventista e la città si anima
delle manifestazioni a favore dell'entrata in guerra dell'Italia ( "le
radiose giornate di maggio "). Il pittore risolve il tema
dell'animazione della folla in una fantasmagoria di colori forti, che si
avvolgono simbolicamente attorno all'emblema patriottico - la bandiera - in
una sintesi plastica di tipo astratto.
"La pittura futurista che esalta il colore è
giocondissima, audace, aerea, elettricamente lavata di bucato, dinamica,
violenta e interventista"
( G. Balla
)
|
min
Carlo Carrà, Dimostrazione interventista, 1914
|
c
G.Balla, Canto patriottico in piazza di Siena,
1915 |