L'aeropittura e la città
inghiottita dal vortice del volo
"Noi
canteremo il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento
come una bandiera e sembra applaudire come
una Colla entusiasta" Nelle velocità terrestri (cavallo, automobile, treno) le piante, le case ecc., avventando contro di noi, girando rapidissime le vicine, meno rapide le lontane, formano una ruota dinamica nella cornice dell'orizzonte di montagne mare colline laghi, che si sposta anch'essa, ma così lentamente da sembrare ferma. Oltre questa cornice immobile esiste per l'occhio nostro anche la continuità orizzontale del piano su cui si corre. Nelle velocità aeree invece mancano questa continuità e quella cornice panoramica. L'aeroplano, che plana si tuffa s'impenna ecc., crea un'ideale osservatorio ipersensibile appeso dovunque nell'infinito, dinamizzato inoltre dalla coscienza stessa del moto che muta il valore e il ritmo dei minuti e dei secondi di visione-sensazione. Il tempo e lo spazio vengono polverizzati dalla fulminea constatazione che la terra corre velocissima sotto l'aeroplano immobile. |
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MANIFESTO DELL'AEROPITTURA Il manifesto fa seguito allo scritto di Marinetti "L'aeroplano del Papa" . Opere successive a questo ed altri documenti furono realizzate da Azari, Dottori, Tato, Marasco, Prampolini, Fillia, Oriani. NOI FUTURISTI DICHIARIAMO CHE: 1. Le prospettive mutevoli del
volo costituiscono una realtà assolutamente nuova e che nulla ha di comune
con la realtà tradizionalmente costituita dalle prospettive terrestri; folto 7. Ogni aeropittura contiene simultaneamente il doppio movimento dell'aeroplano e della mano del pittore che muove matita, pennello o diffusore; 8. Il quadro o complesso plastico di aeropittura deve essere policentrico; 9. Si giungerà presto a una
nuova spiritualità plastica extraterrestre. L'opera, che appartiene al secondo Futurismo, è un esempio di aeropittura. Le macchine volanti non solo si spostano veloci davanti allo spettatore, ma trasportandoci rapidamente da un luogo all'altro, cambiano in continuazione i nostri punti di vista, le prospettive, i volumi, presentandoceli ora da un lato ora dall'altro, schiacciandoli, deformandoli. Con il progresso dell'aviazione dopo la prima guerra mondiale, nasce un nuovo modo di vedere la realtà dall'alto, in un vasto cerchio di orizzonte, anzi quasi sfericamente, con una mutabilità legata alla tanto maggior velocità del mezzo. La città appare in una dimensione lontana, fluttuante in un vortice privo di direzionalità precisa. La vastità, la totalità del panorama urbano sono assorbite nella spirale vorticosa dello spazio, nella pluralità di angoli visuali determinati dal volo. |
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