La società di corte
Nel periodo umanistico-rinascimentale, il centro per eccellenza di elaborazione della cultura è la corte: quell’insieme di gentiluomini, dignitari, funzionari, intellettuali, artisti, scienziati che si raccolgono attorno al signore. La civiltà di corte si caratterizza per il culto della raffinatezza spirituale e delle maniere eleganti, l’ideale di armonia, di misura e di composta maestosità. Si afferma il mecenatismo. Il principe offre protezione, rendite e privilegi, l’intellettuale è tenuto alla gratitudine, che testimonia con i servigi e le missioni diplomatiche e con le sue opere. La corte è un luogo chiuso. Assistiamo al venir meno del ruolo attivo degli intellettuali nella vita sociale e all’isolamento degli uomini di cultura, situazione criticata da alcuni intellettuali. In ogni caso, le corti conoscono un periodo di singolare splendore.
La
La sintesi
di cultura classica e ideali rinascimentali è espressa dagli
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