Lo studiolo
fu realizzato nel 1476 per il Palazzo ducale di Urbino dalla bottega
fiorentina dell’artigiano Pontelli. Il piccolo ambiente, dove il duca
si ritirava per dedicarsi alle speculazioni intellettuali, era lo
specchio dei suoi ideali etici e culturali. Sul soffitto a cassettoni
spiccavano le imprese ducali; sulle pareti, in alto, correva un fregio
con ventotto ritratti di uomini illustri; la parte terminale delle
pareti era rivestita da tarsie lignee. Lo studiolo è un microcosmo in
un palazzo concepito secondo il criterio urbanistico della “città
ideale”. La decorazione sottende una più profonda unità concettuale:
i
valori antichi per il duca erano complementari a quelli moderni e la
cultura classica poteva conciliarsi con il mondo cristiano. Così, fra
gli uomini illustri compaiono cristiani, pagani, laici.