Il
collezionismo che è repertorio
delle umane attività
Giorgio Vasari et alii, Studiolo di Francesco I, 1570-1572, Firenze,
Palazzo Vecchio
Lo studiolo rappresenta uno dei documenti più significativi del gusto manierista. Esso è concepito come una “camera delle meraviglie”, dove il collezionista raccoglie tutto quanto è raro e curioso. Tali oggetti testimoniano il desiderio, tipico dell’età umanistico-rinascimentale, di una conoscenza enciclopedica del mondo. Lo studiolo rappresenta il primo nucleo della futura Galleria degli Uffizi. Lo spazio è organizzato in modo ordinato e armonico. L’iconografia rappresenta gli interessi scientifici e naturalistici dei Medici, e mescola gli aspetti scientifici all’erudizione mitologica. Nella volta è dipinta la leggenda di Prometeo, l’eroe che osò sfidare gli dei e si impossessò del fuoco e che simboleggia la conoscenza umana, che non deve trovare limiti posti dalla religione. Sulle pareti sono raffigurate le attività umane.