Il romanzo come genere: caratteri strutturali del romanzo ottocentesco. Balzac e l'Eugenie Grandet
Il romanzo è una narrazione in prosa estesa, di carattere realistico o fantastico, con un certo numero di personaggi e contrassegnata da vicende piuttosto complesse che si sviluppano in modo generalmente conflittuale e vengono seguite fino al loro svolgimento. La lunghezza della narrazione e la complessità dell'intreccio sono le caratteristiche soprattutto del ROMANZO MODERNO nato nel 1700 in Inghilterra ed affermatosi nell'800 in tutta Europa.
Altre caratteristiche del genere sono: - la grande varietà di tipi (romanzo storico, realista, naturalista, epistolare, filosofico, psicologico......) - la sua continua trasformazione nel tempo in relazione spesso ai mutati gusti del pubblico.
- Propone una precisa rappresentazione della realtà ( in senso soggettivo o oggettivo , contestualizzandola più o meno fortemente )
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Introduce riflessioni generali di carattere filosofico o ideologico sulla
vita del singolo, sulla storia , sui valori fondamentali del tempo.
LE ANTICHE ORIGINI DEL ROMANZO
Forse le più lontane origini del romanzo sono da ricercarsi nei poemi epici di OMERO. Infatti l' ILIADE e l'ODISSEA , seppure in versi e non in prosa, rivestono ugualmente alcuni dei caratteri fondamentali del romanzo. Presentano vicende abbastanza ampie ed articolate , di tipo sequenziale , con un intreccio di fatti storici, leggendari ed eroici, che richiama costantemente lo schema PROTAGONISTA-ANTAGONISTA proprio di altri tipi di narrazione più breve quali la fiaba e la novella. La più antica forma di narrazione lunga in prosa è rappresentata da storie di viaggi, d'avventura e d'amore, con l'innesto di situazioni inverosimili e fantastiche molto diffuse tra il I e il III secolo d.C.
esempi:
Il termine ROMAN ( forse una delle radici etimologiche dei due concetti di ROMANTICO e di ROMANZO ) significa oltre che "francese antico" anche NARRAZIONE POETICA IN VERSI, ed indica appunto le antiche composizioni della letteratura bretone medioevale , che si possono considerare le prime forme di narrazione articolata e complessa di carattere avventuroso , apparse nel panorama europeo dopo il Mille. Ancora in versi sono le CHANSONS DE GESTE ( "Chanson de Roland" ad esempio ) di carattere storico-avventuroso.
Importanti i romanzi cavallereschi del ciclo bretone di tipo
avventuroso ed amoroso. Essi sono dedicati ad un pubblico aristocratico che
vive a castello. Ecco alcuni esempi.
Infine nel Medioevo si
impone il romanzo didattico - allegorico: esso
vuole fornire "insegnamenti in materia d'amore" attraverso una narrazione di
carattere fantastico, che racchiude precisi significati simbolici. Nel
ROMAN DE LA ROSE ad esempio si parla del corteggiamento della donna
attraverso lo stranissimo simbolismo del giardino, in cui si può cogliere
la rosa ( ottenere cioè il consenso d'amore femminile ). Gli sviluppi più notevoli del romanzo cavalleresco si ebbero in Italia con ARIOSTO nell'"ORLANDO FURIOSO ", poema epico - cavalleresco. In questo nuovo genere la trama si arricchisce con molteplici episodi e personaggi che si collocano accanto a quelli fondamentali.(i paladini di Francia impegnati contro gli Arabi ). Poi con TASSO che con la " GERUSALEMME LIBERATA " crea il poema eroico In Francia abbiamo il romanzo comico fantastico ( RABELAIS : GARGANTUA E PANTAGRUELE ) In Spagna il romanzo picaresco ( LAZZARILLO DE TORMES ) che racconta le vicende di "picari" , poveracci, ma anche furfanti , costretti a ogni espediente pur di sopravvivere. Il DON CHISCIOTTE di CERVANTES è un romanzo antieroico, in cui si fa la parodia degli antichi cavalieri erranti, della legge dell'onore e della stessa arroganza del valore militare. In quest'opera abbiamo nuove caratteristiche importanti che la avvicinano al romanzo moderno : - perdita del carattere epico , alto, celebrativo di storia e leggenda. - attenzione per le vicende quotidiane - attenzione per la psicologia dei personaggi - mescolanza di elementi seri e comici - adozione di uno stile medio, lontano sia dallo stile alto ( dell'epica) sia dallo stile basso (del linguaggio popolare)
LA NASCITA DEL ROMANZO MODERNO
Il Settecento
Il romanzo moderno nasce in Inghilterra tra la fine del 1600 ed il 1700. Le ampie trasformazioni sociali ed economiche spingevano l'attenzione di scrittori e pubblico sulle questioni della società. Arricchimento e povertà, spregiudicatezza e arrivismo sociale, successo economico, fortuna inaspettata, avventurosa scoperta di nuovi mondi.... ecco alcune delle nuove tematiche legate alla società mercantile e proto- industriale inglese. Nasce il ROMANZO REALISTA MODERNO.
FIELDING - TOM JONES DEFOE - ROBINSON CRUSOE DEFOE - MOLL FLANDERS
In Francia si impone invece nel '700 il ROMANZO FILOSOFICO di VOLTAIRE -"CANDIDE". Si fa strada anche il ROMANZO EPISTOLARE ROUSSEAU - LA NOUVELLE ELOISE GOTHE - I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER FOSCOLO - LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
E' il secolo in cui il
romanzo conosce il suo massimo successo grazie alla dilatazione di un
pubblico borghese e anche popolare. Il romanzo approfondisce le forme del
REALISMO. Il romanzo realista di
BALZAC, DICKENS e HUGO
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Definizione accurata dell'ambientazione. Descrizioni minuziose di contesti
luoghi e circostanze dell'azione.-
Analisi accurata delle psicologie dei personaggi , con rigide
giustificazioni delle loro azioni. Creazione di caratteri rilevati e
socialmente ben riconoscibili.
Si afferma anche il
ROMANZO STORICO
1) Si approfondisce l'indagine psicologica dei personaggi , tanto da dare ad
essa più importanza che alla vicenda narrata. 2) Nello stesso tempo però il realismo si precisa anche in altre direzioni. I crescenti problemi economici delle classi più povere e la gravità della questione sociale fanno sentire l'esigenza di uno studio più accurato ( scientifico ) delle realtà sociali. Nascono il ROMANZO SPERIMENTALE o NATURALISTA in Francia ed il ROMANZO VERISTA in Italia. Il NATURALISMO pone l'accento sulle intime relazioni di momento storico, ambiente sociale ed ereditarietà. Descrive di preferenza ambienti urbani ( vita portuale, miniere...) Dà una visione tragica e disumana della vita delle classi più disagiate e crede nella degradazione dell'uomo dovuta alle ferree leggi dell'ereditarietà. Un esempio tipico di questa produzione è dato da ZOLA nel Ciclo dei ROUGON MAQUART ( in cui compare GERMINALE ).
Il
VERISMO pone l'accento invece sulle
realtà regionali e sulla dignità di vita delle classi più umili. La sua
visione della realtà è molto pessimistica. VERGA con il ciclo dei vinti (
MALAVOGLIA - MASTRO DON GESUALDO ) è il rappresentante più importante di
questa corrente |
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HONORE' DE BALZAC - LA COMEDIE HUMAINE Honorè de Balzac (1799-1850) è forse l'esponente più tipico del romanzo realista del primo Ottocento. Abbandonati gli studi di giurisprudenza si dà alla sua vocazione letteraria. Giornalista, editore, tipografo ottiene la celebrità nel 1830 grazie ad un saggio giudicato per quei tempi scandaloso ( "La fisiologia del matrimonio", che rappresentava le inevitabili disavventure e servitù dello stato coniugale. Il suo grande progetto narrativo è LA COMEDIE HUMAINE ( La Commedia umana )(1845), un insieme di ben 91 fra romanzi e racconti, suddivisi in tre sezioni: studi di costume, filosofici e studi analitici.
Gli studi di costume, a
loro volta, saranno divisi in sei rubriche : Sul piano economico si era andata via via affermando la ricca medio- alta borghesia ( finanziaria, mercantile, bancaria ) impostasi definitivamente negli anni Trenta. Caratteri fondamentali dell'opera sono i seguenti:
- Ambizione di ritrarre
la complessa realtà della Francia in tutte le sue classi sociali
- Il
realismo è la forma più adatta per rappresentare la realtà EUGENIE GRANGET
Il romanzo fa parte
della sezione SCENE DELLA VITA DI PROVINCIA ed è ambientato negli anni (
1815-1848 ).E' la storia di una giovane di provincia, Eugenia, che vive
nella solitudine della sua casa , vittima del padre , un ricco commerciante
di botti che la sacrifica al suo gretto egoismo e pensa solo ad accumulare
una immensa fortuna. Innamoratasi del cugino Carlo, passa i suoi anni
migliori nel suo ricordo , in quanto Carlo si è recato nelle Indie per fare
fortuna. Al suo ritorno Carlo sposerà un'altra ragazza. Nel romanzo sono
notevoli i seguenti aspetti : DISINTERESSE, AMORE, ABNEGAZIONE in Eugenia, AVIDITA', MESCHINITA', CINISMO , AVARIZIA in papà Grandet, LEGGEREZZA, IRRICONOSCENZA in Carlo. - Descrizione accurata e penetrante delle ABITUDINI di vita e della MENTALITA' della borghesia di provincia con i suoi limiti. Eugenia è toccata dalla morte della madre e TROVA NUOVI MOTIVI PER ATTACCARSI ALA SUA CASA. E' cioè caratterizzata subito per la sua sensibilità, il suo amore filiale, il suo disinteresse. L'atteggiamento del padre è opposto. L'autore ci informa che le attenzioni per la figlia sono interessate. D'accordo con il notaio del paese Cruchot, intende far sottoscrive ad Eugenia un documento di rinuncia della eredità materna. Eugenia può apparire ingenua addirittura nell'atto di firmare la sua rinuncia all'eredità. Ma non è questo che importa a Balzac. E' estraneo dalla mentalità della giovane ogni calcolo, ogni dubbio o sospetto sulla onestà del padre, tutta concentrata com'è nel suo amore di figlia obbediente e fedele. Padre Grandet appare in tutta la sua avidità attraverso alcuni indizi precisi. Non si accontenta del semplice usufrutto dei beni della moglie ma aspira a sottrarre l'intera eredità alla figlia. Inoltre così si esprime Balzac descrivendo alcuni dei suoi gesti: "GUARDO' ALTERNATIVAMENTE IL DOCUMENTO E LA FIGLIA,...PROVANDO EMOZIONI COSI' VIOLENTE DA ESSERE COSTRETTO A TERGERSI ALCUNE GOCCE CHE GLI IMPERLARONO LA FRONTE.. LA VITA E' UN AFFARE. TI BENEDICO ( il tutto dopo la firma di Eugenia )"
Anche la morte di padre
Grandet è tutta segnata dall'ossessione per il danaro. Dapprima educa la
figlia a riscuotere accuratamente tutte le somme da fittavoli e dei
debitori, poi si fa porre le somme davanti agli occhi per contemplarle con
avidità ed un SORRISO PENOSO. E' attratto perfino dall'oro e dall'argento
della croce , dei candelieri e dell'aspersorio che accompagnano il religioso
che gli dà l'estrema unzione. |