Arredi urbani e oggetti dalle
trame evocatrici
della natura onnipresente
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Di grande portata fu poi il contributo della Francia,
che nella figura di Emile Gallé trovò uno straordinario divulgatore
di forme nuove, votate al naturalismo e tuttavia imbevute di Rococò con
stilizzizazioni operate nella consapevolezza della grande tradizione
artistica dell'estremo oriente. L'artista, che nel fondare la Scuola di
Nancy impose all'attenzione generale il nuovo gusto Floreale, seppe
anticipare i nuovi tempi fin dal 1886, come ben dimostra il cabinet
intarsiato oggi nella Galleria Mazzoni a Firenze. |
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A Gallé
spetta il merito di aver risvegliato nell'arte - nel nostro caso dell'arredo
- quella dignità artigianale che già da lunghi anni giaceva dimenticata.
Ravvivò il mobile di intarsi squisiti, talvolta bizzarri ma sempre in
ossequio alla natura, ora assunta a protagonista indiscussa dell'equilibrio
tra uomo e creato. Ridusse al minimo le finiture bronzee, nei suoi
mobili già resi mirabili da una sperimentazione formale che teneva conto
anche delle modificazioni delle onde luminose, nella marqueterie introdusse
antichi proverbi, versi letterari, brani di poesia, questi manufatti vennero
definiti meubles parlant e vivacizzarono di nuovi valori simbolici
la cultura della Vecchia Europa, ormai già vittima consapevole di un
decadentismo ineluttabile. "Il senso della decorazione risiede
tutto nell'opposizione voluta tra la resa degli oggetti tangibili e certe
visioni di cose supreme, quelle cose lontane che si desiderano e che è
necessario indovinare". ( E. Gallé ) |
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