Il cubismo orfico di Robert Delaunay: Parigi e la Tour Eiffel
Robert Delaunay parte,
come i cubisti, dalla
scomposizione dell'oggetto reale analizzato nei vari suoi aspetti e da vari
piani prospettici. Ma questo oggetto, come accade per esempio ne
La Tour Eiffel (
1910 ) viene inserito nella realtā che lo circonda, scomposta ed analizzata
anch'essa nei suoi vari aspetti, conferendogli una forza dinamica
rotatoria e verticale. C'č una visione simultanea non soltanto di
tutte le facce degli oggetti
che definiscono i volumi ( soluzione cubista ) ma anche
la sintesi dei
tempi successivi durante
i quali noi abbiamo conosciuto l'oggetto. Si tratta di
uno spazio-tempo intuitivo,
che ricorda la filosofia di
Bergson, appunto detta
intuizionismo e le contemporanee ricerche dei
Futuristi.
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Mentre il Cubismo č considerato un'analitica enumerazione di
successive
percezioni dell'oggetto, colto e riconosciuto in tutti i suoi profili
prospettici, senza nessuna sensibilitā per il colore, l'orfismo
recupera il concetto di simultaneitā, che č vita e creazione e fa
del colore e della
luce
un attributo essenziale
alla ricomposizione della sensazione.
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