Ipotesi di progetto in rete
La ricerca metodologico disciplinare
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Documento
da proporre all'attenzione degli insegnanti aderenti
alle proposte di ricerca nate nell'ambito del corso di aggiornamento "La ricerca
metodologico disciplinare e la progettazione modulare nell'ambito dell'autonomia
didattica", tenutosi presso l'ITCG "C.CAVOUR" il 13, 14, 19, 26 aprile
1999.
Premessa. Una valutazione
prioritaria e condivisa dei bisogni a livello di apprendimenti e di insegnamenti.
A seguito del corso di aggiornamento sul tema
"La ricerca metodologico disciplinare e la
progettazione modulare nellambito dellautonomia didattica",
tenutosi nel periodo 13-26 aprile 1999 presso l ITCG CAVOUR di Vercelli,
si sono avviati momenti di comune riflessione tra i docenti di alcune scuole
della Provincia di Vercelli in relazione alla tematica della verticalità dei curricoli e della trasversalità di alcune abilità di base.
Si sono altresì individuate alcune possibili
piste di ricerca didattica per la realizzazione di attività convergenti di comune
interesse, che, si auspica, possano dar vita alla progettualità collaborativa tra
insegnanti appartenenti a diversi gradi dellistruzione secondaria, tanto auspicata
dalla normativa sullautonomia.
E' stata
prospettata da parte dei docenti una serie di proposte
parallele, relative a più aree disciplinari, convergenti attorno al
tema delle abilità
linguistiche, intese come veicolo privilegiato per il
trasferimento dei contenuti disciplinari e più in generale per una corretta
decodificazione ed interpretazione della realtà.
Questa scelta è partita
dalle riflessioni operate nella riunione finale del gruppo misto ( scuola media / biennio
superiore ), che ha riconosciuto nella costruzione di un curricolo verticale per il
perfezionamento delle abilità linguistiche un obiettivo prioritario di ricerca.
un piano di ricerca più presisamente articolato, il quale formalizzerà la progettazione
di alcuni laboratori che affrontino il problema del il perfezionamento in chiave di
verticalità delle abilità linguistiche, in relazione alle varie aree disciplinari.
Si cercherà in tal modo di saldare, in
una serie di percorsi compiuti, gli obiettivi iniziali e quelli finali di un curricolo di
educazione linguistica inteso in chiave di trasversalità e
di verticalità.
Lestensione dellambito della
ricerca a più aree disciplinari e non semplicemente all'area umanistica si giustifica con
alcune osservazioni di fondo, attorno alle quali si intende sollecitare una riflessione.
- Ogni materia di studio vede nella corretta
decodificazione dei metalinguaggi e dei codici settoriali da parte degli studenti una
premessa imprescindibile allaltrettanto corretta assimilazione dei contenuti.
- Ogni perfezionamento delle abilità e delle competenze
linguistiche avviene attraverso levoluzione di processi mentali profondi di
carattere dinamico, che coinvolgono globalmente il giovane in continue
riaggregazioni e ricostruzioni delle sue mappe semantiche e cognitive. Queste ultime si
integrano costantemente tra di loro in una processazione continua di informazioni
soprattutto allinterno dellinterazione comunicativa. Esse
inoltre usufruiscono degli apporti concettuali e procedurali offerti, in misura diversa,
da un po tutte le discipline.
- I compiti complessi che è chiamato ad affrontare lo
studente nella prova finale dellEsame di Stato, sono in larga
misura riconducibili ad una verifica delle sue competenze linguistiche sia orali che
scritte. Lo studente infatti dovrà decodificare ed analizzare varie tipologie
testuali, dovrà esaminare in modo pertinente enunciati articolati anche di tipo
pluridisciplinare, dovrà misurarsi in una produzione testuale molto variata. A livello di
prova orale dovrà operare collegamenti, illustrare risultati di progetti e di ricerche,
evidenziare competenze applicative con eventuale utilizzo di linguaggi multimediali.
- Tutte queste abilità non si improvvisano e
richiedono una cura particolare da parte degli insegnanti nella costruzione dei
curricoli. Allinterno di ogni disciplina unattenzione privilegiata
andrà dedicata ai codici ed ai metalinguaggi formalizzati propri
della materia, impegnando grandi energie per la corretta fissazione delle reti
concettuali di fondo. Tale sfida didattica può essere vinta solo se si imposta
il curricolo in chiave di continuità tra i vari cicli scolastici, in forme ancora tutte
da studiare e da sperimentare.
- Come ricorda il documento dei Saggi a proposito dei
"saperi minimi e dei contenuti irrinunciabili"
.."una particolare
attenzione va dedicata alla comprensione e alla produzione del
discorso parlato e scritto, in tutta la pluralità dei testi
possibili, sollecitando sia lefficacia della comunicazione sia il controllo
e la validità dei ragionamenti
"
- Solo una ricerca che tenti di organizzare e di monitorare
la costruzione delle abilità linguistiche, fino dai primi anni della scolarità, nella convergenza
di alcuni obiettivi di fondo e nella gradualità delle realizzazioni,
osservando in particolare i processi che contraddistinguono le varie
tappe evolutive, può andare nella direzione richiesta dalla riforma dei cicli scolastici.
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