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Gli spazi funzionali della cascina a corte
La cascina a corte - La grangia di Castelmerlino - La tenuta di Sali

  1. I complessi si sviluppano mediante la giustapposizione di nuove corti; si ampliano le dimensioni dell’azienda ogni volta che nuove attività produttive vengono introdotte

  2. Gli accessi carrai sono di solito due ed opposti: per uno si accede dalla strada al cortile principale, per il secondo da questo ai campi

  3. Le aie, inizialmente fuori dal cortile centrale, talvolta sono comprese in una nuova corte che di solito sarà quella dei macchinari

  4. La casa del conduttore è situata al centro in modo tale da controllare facilmente l’accesso principale e si trova sempre vicino alla stalla e ai magazzini

  5. La stalla e la scuderia sono poste su un lato del cortile principale, ma nei complessi di medie dimensioni possono proseguire in un secondo cortile di nuova costruzione

  6. Le abitazioni dei salariati sono tutte uniformi ed esteriormente e prive di comodità

  7. I pollai ed i porcili sono situati nel cortile dei salariati

  8. I locali dei salariati stagionali sono situati fuori dal cortile principale

Negli ultimi venti anni la cascina risicola ha subìto profonde modificazioni che sono state di poco rilievo per quel che riguarda l’architettura, ma sono state sensibili per quanto riguarda la sua funzione tradizionale. Il processo di motorizzazione ha portato ad uno sviluppo della meccanizzazione dei sili, dell’ampliamento della stalla (gli animali vengono, infatti, destinati al macello) nonché ai miglioramenti apportati alle case dei salariati. La manodopera salariata ha poi abbandonato progressivamente la campagna trasformando così la cascina da un nucleo, anche residenziale, ad un’unità esclusivamente produttiva. Le abitazioni dei salariati vengono così o abbandonate o adibite a magazzino, facendo sorgere nuovi complessi della trebbia- essiccatoio per l’ammasso del risone. La stalla quando è ristrutturata rimane nella vecchia sede, quando è ricostruita è decentrata fuori dalla corte.
 


 


 

Schemi grafici tratti da De Matteis, La casa rurale nella pianura vercellese e biellese, Torino 1965
 


La cascina a corte dell'alta pianura -  Balocco. Planimetria della Cascina La Benna - INGRANDIMENTO
 


Esempi di corti semplici - INGRANDIMENTO
 


Esempi di corti doppie - Sali Vercellese: Cascina Grande, Cascina Stella - INGRANDISCI

Alcune immagini relative agli ambienti interni della cascina a corte tra gli anni '30 e '60 del Novecento
 



Sali Vercellese - Cascina Stella


Sali - Cortile centrale del complesso rurale



Sali - Le stalle



Sali - Le stalle


Crova - Tettoia al centro della corte




La trebbiatura e  l'essiccazione artificiale del riso nella grande cascina a corte
 

La casa dei giornalieri

Questa abitazione non è altro che uno degli edifici che compongono la corte, che, invece di far parte di questa, è posto nei centri abitati. Solo sotto questo punto di vista si può considerare come un tipo a sé. Ospita varie famiglie di « giornalieri », di braccianti cioè che lavorano a giornata presso le medie e grandi aziende e il più delle volte posseggono o affittano qualche particella di terreno. Queste famiglie si trovano nelle condizioni economiche più precarie tra quante abitano nel territorio esaminato e tuttavia sono proprietari, almeno della casa. In quanto piccoli proprietari, essi si ponevano un tempo su uno scalino sociale al di sopra dei salariati fissi, mentre ora entrambe queste categorie godono scarsissima considerazione e gli elementi giovani di esse tendono quindi a passare in quella degli operai.
Ogni fabbricato ospitava dalle tre alle sei famiglie. Si possono avere due disposizioni fondamentali:
1) casa, aia o cortile e pollaio-legnaia a fronte;
2) due case poste a fronte con cortile in comune.

Nel primo caso lo spazio libero prospiciente l'edificio principale può essere diviso da reti metalliche in strisce corrispondenti alle varie famiglie, ma più sovente è in comune. Nel secondo caso le piccole aie e gli orti con annessi i fabbricati minori sono subito fuori dell'abitato. Si tratta sempre di case di costruzione vecchia, con scala esterna, che danno su un unico ballatoio comune con due accessi ai lati o su due ballatoi, con accessi separati, centrali o laterali. Non mancano ballatoi e scale in legno, ma molti sono già stati sostituiti e rifatti in cemento e muratura, con ringhiere in ferro. I singoli alloggi conservano invece la forma primitiva delle due stanze sovrapposte, che tengono tutta la profondità dell'edificio . Questa casa è completata da una bassa costruzione, comprendente pollaio e porcile al pian terreno e legnaia tra questo e il tetto.
 


Un'antica  casa dei giornalieri a Formigliana
 


  Fonti bibliografiche :
- De Matteis, La casa rurale nella pianura vercellese e biellese, estratto da Studi geografici su Torino e Piemonte, n°2, 1965, pp. 66 sgg
- R. Crosio - I fattori di evoluzione del tipo di insediamento e della casa rurale nella pianura vercellese - Tesi di laurea -  Università di Torino, Facoltà di
  Lettere, 1972
 

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