Gli spazi
funzionali della cascina a corte
La cascina a corte -
La grangia di Castelmerlino -
La tenuta di Sali
Negli ultimi venti anni la cascina risicola ha
subìto profonde modificazioni che sono state di poco rilievo per quel che
riguarda l’architettura, ma sono state sensibili per quanto riguarda la sua
funzione tradizionale. Il processo di motorizzazione ha portato ad uno
sviluppo della meccanizzazione dei sili, dell’ampliamento della stalla (gli
animali vengono, infatti, destinati al macello) nonché ai miglioramenti
apportati alle case dei salariati. La manodopera salariata ha poi abbandonato
progressivamente la campagna trasformando così la cascina da un nucleo,
anche residenziale, ad un’unità esclusivamente produttiva. Le abitazioni dei salariati vengono così o
abbandonate o adibite a magazzino, facendo sorgere
nuovi complessi della
trebbia- essiccatoio per l’ammasso del risone. La stalla quando è
ristrutturata rimane nella vecchia sede, quando è ricostruita è decentrata
fuori dalla corte. |
|
|
|
Schemi grafici tratti da De Matteis, La
casa rurale nella pianura vercellese e biellese, Torino 1965 |
|
|
|
|
|
|
Alcune
immagini relative agli ambienti interni della cascina a corte tra gli anni
'30 e '60 del Novecento |
|
|
|
|
|
|
|
La casa dei giornalieri
Questa abitazione non è altro che uno degli
edifici che compongono la corte, che, invece di far parte di questa,
è posto nei centri abitati.
Solo sotto questo punto di vista si può considerare come un tipo a
sé. Ospita varie famiglie di « giornalieri », di braccianti
cioè che lavorano a giornata presso le medie e grandi aziende e il più delle
volte posseggono o affittano qualche particella di terreno. Queste
famiglie si trovano nelle condizioni economiche più precarie tra quante
abitano nel territorio esaminato e tuttavia sono proprietari, almeno
della casa. In quanto piccoli proprietari, essi si ponevano un tempo su
uno scalino sociale al di sopra dei salariati fissi, mentre ora entrambe
queste categorie godono scarsissima considerazione e
gli elementi giovani di esse
tendono quindi a passare in quella degli operai.
Nel primo caso lo spazio libero prospiciente
l'edificio principale può essere diviso da reti metalliche in
strisce corrispondenti alle varie famiglie, ma più sovente è in
comune. Nel secondo caso le piccole aie e gli orti con annessi i
fabbricati minori sono subito fuori dell'abitato. Si tratta sempre di
case di costruzione vecchia, con scala esterna, che danno su un
unico ballatoio comune con due accessi ai lati o su due ballatoi, con
accessi separati, centrali o laterali. Non mancano ballatoi e scale in
legno, ma molti sono già stati sostituiti e rifatti in cemento e
muratura, con ringhiere in ferro. I singoli alloggi conservano invece la
forma primitiva delle due stanze sovrapposte, che tengono tutta la
profondità dell'edificio .
Questa
casa è completata da una bassa costruzione, comprendente
pollaio e porcile al pian terreno e legnaia tra questo e il
tetto. |
|
|
|