Il progetto Noè
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Sinteticamente così possono essere riassunti i punti qualificanti del
progetto
Noè ( come appare
anche dalla relazione allegata al Progetto di Legge): Vengono anche riconosciute le benemerenze dell’agrimensore Francesco Rossi e, a proposito di Carlo Dionisotti, negli “Studi di Storia Patria Subalpina” si afferma che gli eredi ebbero il premio di un riconoscimento particolare. Alla fine del 1863 iniziano i lavori e, finalmente, nella primavera del 1866 le acque del Po scorrono nel nuovo canale. |
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Le difficoltà non sono però terminate: le acque non soddisfano i bisogni e la Compagnia nel 1868 viene dichiarata in fallimento . Si pagano però i debiti e c’è anche un piccolo avanzo per gli azionisti (novembre 1868). Viene costruito un canale sussidiario – il canale Farini – derivato dalla Dora Baltea che può sopperire alle magre estive del Po, quindi il diramatore Quintino Sella, poi il canale Lanza con il derivato Mellana. I prezzi delle costruzioni sono notevoli e le vicende economiche assai intricate. ( 2 ) |
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Con il Regio Decreto n. 2004 del 6 luglio 1874
l’intera rete dei canali torna allo
Stato, le Finanze ne assumono la gestione e viene confermata la
concessione dei canali dell’Ovest
Sesia alla Associazione di Vercelli, secondo il contratto che viene
due volte rinnovato. |
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( 1 ) , ( 2 ) Maggiori informazioni in merito agli aspetti economici che caratterizzano il contesto storico del periodo legato alla nascita del canale Cavour si trovano nell' esauriente pubblicazione “Il Canale Cavour” – Consorzio Ovest Sesia Baraggia – Vercelli, tratto da “Storie d’acqua” Collana “Quaderni di Cultura Piemontese” – Priuli e Verlucca Editori) |