Deterioramento di poteri
centrali
ed affermazione di autonomie locali
Dallo stato feudale alle signorie
territoriali - Cronologia comparata dell'alto
medioevo
Dalla crisi
dello stato feudale allo stato dei ceti ed alla nascita delle prime
monarchie nazionali
( materiali di studio )
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• La trasformazione del concetto di impero
tra alto e basso medioevo 1) L'imperatore realizza , con la consacrazione del papa , un progetto di ordine universale , esteso a tutta l'Europa cristiana. Egli diviene il difensore della cristianità d'Occidente contro i barbari pagani e contro i musulmani, dominatori del Mediterraneo. Le funzioni dell'impero sono dunque difensive .
2) Inoltre l'Impero è
sacro perché
riceve la sua autorità dalla Chiesa e l'imperatore può dirsi " incoronato
da Dio ". • La dissoluzione dell'impero universale
Dopo la morte di Carlo Magno i
successori non riescono a conservare intatto l'impero. Due sono le ragioni
della frantumazione del territorio imperiale: Altri fattori che segneranno nel giro di trecento anni la definitiva crisi dell'impero sono i seguenti :
- Le incursioni di nuove popolazioni ai confini
dell'Europa, che in alcuni casi porteranno allo stabile stanziamento di
nuove dinastie regnanti.
• Il rapporto di superiorità della Chiesa sull'Impero:
teocrazia e cesaropapismo
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Parole- chiaveSignoria territoriale: Evoluzione naturale della signoria fondiaria, Si ha signoria territoriale ogniqualvolta il signore feudale è in grado di trasmettere ereditariamente il suo titolo conservando una giurisdizione stabile e definitiva sul territorio, sostituendo quest’ultima al semplice possesso vitalizio del feudo ( beneficium).La signoria territoriale rende autonomo il feudo dal controllo imperiale, in quanto lo stabilizza all’ereditarietà di una famiglia nobiliare: tutto ciò contribuisce alla frantumazione del potere statale in entità autonome.
Autonomie
comunali: Sono anch’esse forme molto particolari di signoria
territoriale, che si vengono a creare lentamente e con modalità
diversissime dopo il Mille ad opera di comunità di liberi cittadini,
sottrattisi ai vincoli di servitù che continuano a vigere nelle
campagne. Essi, sotto la protezione di un vescovo o di alcuni
esponenti di famiglie aristocratiche inurbate, rivendicano
l’autonomia giurisdizionale sul territorio del comune ( diritto di
battere moneta, di esigere tributi sul contado, di armare eserciti,
di amministrare la giustizia…), pur non rinnegando formalmente
l’autorità imperiale. |
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Nel XII secolo l’imperatore
Federico Barbarossa
sarà in Italia per tentare di controllare la città di Roma , liberandola
da Arnaldo da Brescia, ma imponendole podestà imperiali. Inoltre ambirà a
ridurre le autonomie dei comuni ( Diete di Roncaglia ed annullamento delle
regalìe ).Entrambi i tentativi falliranno anche per l'alleanza dei comuni
con il pontefice. La pace di Costanza ( 1183 ) sancirà
l'autonomia del territorio
comunale dell'alta Italia
-
Ultimo tentativo da parte degli imperatori Svevi
di controllare parti del territorio italiano ( ricco e strategicamente
importante per la sua posizione nel Mediterraneo ) è il matrimonio di
Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa con
Costanza d'Altavilla,
principessa normanna.Tale matrimonio unendo i possessi normanni del sud
dell'Italia con quelli svevi porta Enrico VI e poi suo figlio
Federico II ad avere il
possesso del Meridione e della Sicilia ( Regno d'Italia -1215-1250 )
-
Una famiglia nobile di Francia, quella degli
Angioini , avrà il compito di scacciare definitivamente gli imperatori di
stirpe tedesca dall'Italia. La sconfitta di
Manfredi a Benevento ( 1266 )
sanziona praticamente la fine del dominio svevo sull’Italia
-
La Chiesa nel corso del Medioevo , diventa una
struttura di potere molto importante che muta profondamente i suoi
caratteri originali di semplice comunità di fedeli, aderenti ad un credo
religioso , e si fa vera e propria istituzione dotata di una solida
organizzazione interna e di potere territoriale ( potere temporale )
-
Nei secoli III e IV d.C. il potere locale dei
vescovi era stato sempre più importante per difendere le popolazioni
locali contro la furia degli invasori barbari. La Chiesa era diventata un
organismo compatto sostenuta dalla ricca nobiltà latina, che attraverso
donazioni e lasciti , aveva arricchito le diocesi. L'Editto di Milano (
313 ) e quello di Tessalonica sanzionano questo stato di fatto.
Teodosio riconosce il cristianesimo come religione ufficiale dell'impero e
le comunità cristiane vengono esentate dalle contribuzioni fiscali
- Negli anni bui delle invasioni è da ricordare la vitalità della
Chiesa di Roma,
unica protettrice delle popolazioni latine
-
Nasce il
monachesimo occidentale con
Benedetto da
Norcia che fonda nel 528 il monastero di Montecassino. Altri monasteri
sorgono sull'esempio di Montecassino nei secoli successivi. Si
affermeranno gli ordini dei Cistercensi ( dal nome dell'abbazia di Citeaux ) dei
Certosini ( la Grande Chartreuse ) e dei Cluniacensi (
Cluny ).In Italia sono famosi i monasteri di Fruttuaria, Camaldoli,
Vallombrosa
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A differenza del monachesimo orientale ascetico
i monaci occidentali vivono un'esperienza religiosa matura: alternano alla
preghiera e alla meditazione il lavoro dei campi e creano comunità
economicamente autosufficienti e protette , che ,in caso di pericolo,
offrono valida difesa alle popolazioni minacciate. Dalle
grange cistercensi e benedettine ( vere e proprie fattorie medioevali )
partiranno addirittura opere di bonifica e messa a coltura delle campagne
circostanti
-
Il pontefice romano, nel corso del VII secolo, è
in una posizione di grave difficoltà in quanto la sua autorità sull'Italia
è avversata da Bisanzio, mentre i Longobardi sono pronti ad
approfittare in ogni modo della sua debolezza, per occupare il
territorio laziale ed estendere il loro dominio anche nel sud dell'Italia
-
Il re longobardo
Liutprando , in occasione di un
nuovo contrasto tra la Chiesa di Roma e Bisanzio , a proposito del culto
delle immagini sacre ( lotta per l'iconoclastia ) prende le difese di
Roma, prospettando di attaccare i possedimenti bizantini nel sud
dell'Italia. E' in questa occasione ( 729 ) che il pontefice ottiene in
dono il territorio di Sutri ( Donazione di Sutri ),
primo nucleo dello
stato della Chiesa. Nasce
così il potere temporale della Chiesa
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Durante l' VIII secolo però i Longobardi, in
altre occasioni, attaccano lo stato della Chiesa per ampliare i loro
domini. Così tenta di fare re Astolfo
e Desiderio.
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La Chiesa chiede aiuto a
Pipino il Breve, re dei
Franchi , che glielo concede. Con questo atto inizia la
collaborazione della Chiesa di Roma con il popolo dei Franchi
che
si concluderà con la discesa vittoriosa in Italia di Carlo Magno nel 774,
per liberare il papa Adriano IV
dalle mire espansionistiche di Desiderio, ultimo re longobardo
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Gli Arabi nel frattempo avanzano da sud e
occupano le isole mediterranee e la Spagna, costituendo un grave pericolo
per la cristianità europea. Sono ancora i Franchi ad arrestarne l'avanzata
in Francia.
Carlo Martello li sconfigge a Poitiers nel 732
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Carlo Magno prosegue la lotta contro gli Arabi
musulmani ed infedeli e conquista la marca spagnola ( episodio di Roncisvalle
e mitica difesa del conte Rolando )
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Nell'800 nasce il Sacro romano Impero. Il
pontefice Leone
III è il primo papa che consacra un imperatore ,costui , a
sua volta, si riconosce difensore della cristianità occidentale. Tuttavia
è proprio da questo momento ( in cui apparentemente la Chiesa ha trovato
un braccio armato disposto a difenderla ed a promuovere l'evangelizzazione
di nuove terre ), che inizia il rovinoso conflitto di competenze tra papa
ed imperatore. Sarà proprio questo conflitto a produrre la crisi
definitiva delle due strutture medioevali.
Parole-chiaveUniversalismo. Sia l’Impero che la Chiesa nel medioevo cristiano tendono a porsi come poteri universali, estesi a tutta l’umanità. Ciò è possibile in quanto la finalità parallela delle due forme di potere è il comune governo degli uomini, intesi come fedeli legati ad un’unica religione destinata ad estendersi su tutta la Terra. Potere/ Stato temporale della Chiesa. Con questo termine si indica il territorio sul quale il Pontefice può esercitare la sua autorità politica, caratterizzata da funzioni pubbliche e statali proprie di un capo di Stato che esercita la sua sovranità e non solo un diritto di tipo privato. L’ufficializzazione di tale giurisdizione non fu che la logica conseguenza di un esercizio del potere che la Chiesa esercitava già di fatto sulle popolazioni locali fin dall’alto medioevo, quando essa si occupava attraverso vescovi e pontefici della difesa del territorio italiano.
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