L’artista
raffigura un episodio del canto XX della Gerusalemme liberata:
Rinaldo, vincitore, trattiene Armida che tenta disperatamente di
suicidarsi. Il cavaliere la raggiunge alle spalle e le afferra il
braccio con cui la maga sta per trafiggersi il petto. L’episodio
rappresenta l’estremo atto di pietà verso il nemico. Il
cavaliere appare determinato, mentre la figura di Armida è molto
melodrammatica e riprende le iconografie delle eroine d’amore quali
Didone o Lucrezia. Essa appare un’ulteriore tipologia della figura
della maga.