Il dipinto raffigura un uomo stolto che ricorre a un chirurgo ciarlatano per liberarsi dal suo male, una malattia che ha la forma di un tulipano, perché “tulpe” in olandese vuol dire follia. Il soggetto si ricollega alla satira popolare e alle invettive contro la medicina. Affiora, anche se in maniera embrionale, il contrasto fra la chiarezza espressiva e la più complessa simbologia, tipiche dell’opera di Bosch. La critica scorge in questo dipinto un influsso delle tonalità cupe che domineranno in opere successive dell’artista.