Armonia, simmetria ed ordine geometrico
Raffaello Sanzio, Lo sposalizio della vergine, 1504, Milano, Pinacoteca di Brera Il primo piano è dominato dalla triade di figure composta dal sacerdote, da Maria e dal falegname Giuseppe. Il sacerdote, al centro, delicatamente avvicina le mani destre degli sposi tenendole per i polsi; la donna porge la mano per ricevere l’anello nuziale che Giuseppe, di fronte a lei, ha in mano. Questi gesti costituiscono il centro focale dell’azione e collegano i tre attori principali. Inoltre, è messo in grande evidenza l’anello che Giuseppe sta per infilare al dito della Vergine e sul quale convergono gli sguardi dei protagonisti. Nella mano sinistra il falegname ha una verga miracolosamente fiorita; dietro di lui, i pretendenti sconfitti reggono in mano le loro verghe. Le figure delineano due semicerchi, l’uno rivolto verso il tempio, l’altro verso lo spettatore. |
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Tutti questi elementi contribuiscono a dare alla scena un senso di armonia e di ordine geometrico, la cui natura ha un carattere essenzialmente architettonico più che pittorico. Raffaello concepisce la bellezza come ordine geometrico, manifestando un’attenzione tipicamente rinascimentale per la rappresentazione prospettica, l’ordine e l’armonia del dipinto. |
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