Il dinamismo del divino michelangiolesco


 

Michelangelo Buonarroti, La Creazione di Adamo, particolare della volta della Cappella Sistina dopo il restauro, 1510 circa, Roma, Palazzo Vaticano.
 

La celeberrima opera mostra Dio che, giungendo in volo da destra accompagnato da angeli, infonde la vita all’uomo sfiorandolo con un dito. Alla perentorietà del gesto, alla rapidità del creatore, si oppone il lento svegliarsi di Adamo. Il divino è avvolto in un manto tondeggiante, contro il cielo, mentre l’uomo è semisdraiato su un lembo arido di terra. La lentezza del suo movimento è determinata dalla coscienza del dramma della vita. L’uomo di Michelangelo non agisce, ma medita, e per questo è raffigurato con vigore, con una linea netta e decisa. L’opera esprime bene la concezione umanistico - rinascimentale della centralità dell’uomo nella creazione.

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