Il recupero del mito
e la
pienezza vitale del divino pagano
Raffaello Sanzio, Trionfo di Galatea, 1511, Roma, Farnesina.
L’affresco decora una sala della Farnesina progettata da Baldassarre Peruzzi. Raffaello si ispira a una descrizione fatta dal retore greco Filostrato e ripresa da Poliziano di un antico dipinto raffigurante il Trionfo di Galatea. Il pittore coglie a fondo il senso di pienezza della vita fisica trasmesso dal mito classico: lo dimostrano il libero snodarsi del corpo della Nereide a contatto con la freschezza dell’aria marina e il movimento vitale delle altre figure. L’affresco esprime la rivalutazione del mondo terreno tipica dell’Umanesimo, che trae alimento dalla cultura classica, capace di tradurre antroporficamente la presenza divina all'interno del mondo naturale.
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