Giulio Romano, Marte e Venere al bagno


Giulio Romano, detto Giulio Pippi, Marte e Venere al bagno, 1527-1530, Mantova, Palazzo Te.

La Sala di Amore e Psiche di Palazzo Te era destinata a banchetti e feste ristrette, e ciò spiega il rilievo conferito agli amori degli dei. Sulla parete settentrionale, oltre alla scena di Marte e Venere che qui si propone, appaiono infatti anche Bacco e Arianna, Polifemo, Aci e Galatea, Giove e Olimpia. Si descrive a scala monumentale  il mondo antico della voluttà e del piacere, in cui dei e uomini si uniscono sensualmente. La dea dell’amore e il dio della guerra sono circondati da amorini, che li lavano e li asciugano; Marte appare vinto dalla bellezza e dalla sensualità della donna.

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