LINGUA LATINA E LINGUA VOLGARE - IL CONVIVIO ( 1304 - 1307 )
Doveva comprendere 15 trattati, invece ne comprese solo 4, di commento e spiegazione ad altrettante canzoni. 1°trattato introduttivo:Tutti gli uomini desiderano sapere ma solo pochi possono appagare questo desiderio. Dante vuole offrire briciole di sapere a tutti coloro che non possono sedere alla mensa dove "si manuca lo pane degli angeli " (cioè dove ci si nutre di sapere, alla mensa dei dotti). Le vivande del convivio (banchetto di sapere) sono le canzoni dottrinali. Il pane è il commento di spiegazione alle canzoni. ARGOMENTI DELLE CANZONI E COMMENTO SONO SCRITTI IN VOLGARE. Il volgare è la lingua della divulgazione, mentre il latino è la lingua dei dotti. Il pubblico di Dante è più largo ed è costituito da chiunque voglia accostarsi al sapere Dante identifica un pubblico nuovo borghese,caratterizzato dalla nobiltà d'animo, che ama il sapere per se stesso , laico, che si distingue dalla vecchia cultura dei chierici medioevali, per i quali il latino era l'unica lingua dell'alta cultura.
Siamo nel primo trattato. Dante afferma che
l'uomo solo nel raggiungimento della della "scienza" può realizzare la
propria perfezione di creatura razionale.. Inoltre egli può così apportare
il suo contributo alla convivenza civile. Dante accetta l'opinione della maggior nobiltà del latino rispetto al volgare. Il latino è detto "perpetuo e non corruttibile" rispetto al volgare "non stabile e corruttibile". Tuttavia sceglie il volgare per "liberalitade" (generosità), per dare l'opportunità di una crescita culturale anche a chi non conosce il latino e "per lo naturale amore della propria loquela". 2° trattato: "Voi che intendendo il terzo ciel movete". Si analizza l'amore per la FILOSOFIA. Il sapere è la più alta finalità umana.Si accenna all'ordine dell'universo, alle gerarchie angeliche, all'immortalità dell'anima.
3° trattato: "Amor che nella mente mi ragiona"
4°trattato:" Le dolci rime che d'amor solia" ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
1) Dante confuta le obiezioni sull'uso del
volgare per il commento delle canzoni:
2) Dante si ritiene al servizio di altri e
quindi deve conservare quella disposizione che lo rende adatto a
conseguire il suo fine (divulgare il sapere ad un
largo pubblico). Deve cioè avere
subiezione ( capacità di servire),
conoscenza ( del bisogno dei suoi interlocutori ) e obbedienza ( al
fine che si è proposto)
4) Il LATINO è lingua sovrana (superiore)
per NOBILTA', VIRTU' e BELLEZZA.
TESI CONCLUSIVA: Il latino è più nobile,
virtuoso e bello come forma espressiva, ma proprio perchè sovrano
(superiore) non può adattarsi a fare da subietto (servitore) al commento di
canzoni scritte in volgare. |
MODULI DI ITALIANO CLASSE 3^,
DOCUMENTI