FEDERIGO DEGLI ALBERIGHI
segmentazione della novella
Quinta giornata: sotto il reggimento di Fiammetta, si ragiona di ciò che ad alcuno amante, dopo alcuni fieri o sventurati accidenti, felicemente avvenisse Narratore : DIONEO
DIONEO ricorda che la novella che si accinge a narrare sarà simile alla precedente (quella di Nastagio degli Onesti) per la materia, cioè IL RIFIUTO DI UNA DONNA DI CONDIVIDERE L'AMORE DI UN NOBILE CAVALIERE, CADE DI FRONTE AD IMPREVISTE SITUAZIONI CHE LA FORTUNA PREDISPONE. Dioneo invita pertanto le donne gentili, ascoltandola, ad imparare a DONARE SPONTANEAMENTE I LORO FAVORI AGLI UOMINI INNAMORATI, SENZA CONSENTIRE CHE LA FORTUNA INTERVENGA A GUIDARE LE LORO AZIONI. La Fortuna è guidatrice non discretamente, ma smoderatamente, il più delle volte".
2) Forse in Firenze vive
ancora, se la peste non lo ha colpito, un vecchio ed autorevole fiorentino,
COPPO DI BORGHESE DOMENICHI , testimone dei fatti più antichi della città,
che , quasi come leggende, testimoniano UN' ETA' DI GENTILI COSTUMI, QUANDO
PRODEZZA NELLE ARMI, GENEROSITA' E VERA NOBILTA' REGNAVANO. ► LA FINZIONE DEL SECONDO NARRATORE, CHE PUO' RIFERIRE FATTI MOLTO ANTICHI, RIPORTA LA NOVELLA AD UN' ETA' TARDO FEUDALE IN CUI PREVALEVANO ANCORA LE ANTICHE VIRTU' CAVALLERESCHE. BOCCACCIO IDEALIZZA l' ANTICA VITA DI FIRENZE COME FARA' DANTE STESSO NEL XV DEL "PARADISO" parlando dell'avo cacciaguida.
3)
Federigo, cavaliere stimatissimo, amava monna ( madonna, donna) GIOVANNA ,
bellissima giovane, che, nonostante le attenzioni di Federigo, essendo
maritata ,(" non meno ONESTA CHE BELLA" ) rifiuta il suo amore. 4) Non potendo più sostenere l'antico tenore di vita, sfarzoso e splendido, decide di ritirarsi in un suo poderetto, a Campi, vicino a Firenze, dove conduce una vita ritirata, avendo come unico divertimento la caccia agli uccelli, con un suo bellissimo falcone, unico segno della sua distinzione aristocratica.E' INFATTI PRIVILEGIO PROPRIO DELLA NOBILTA' LA CACCIA.
5) FEDERIGO ormai è in
estrema miseria e vive sempre più poveramente. 6) Rimasta vedova Giovanna in estate se ne va in campagna, insieme al figlio, in una proprietà assai vicina a quella di Federigo. Assai spesso, vedendo Federigo andare a caccia con il falcone, il figlio di Giovanna, lo accompagna e finisce per entrare in confidenza con lui. Avendo visto più volte volare il falcone desidera averlo per sé. Tuttavia Giovanna non gli rivolge questa richiesta, che avrebbe potuto accontentare il desiderio del figlio, perché sa che il falcone è quanto di più prezioso è rimasto a Federigo. 7) Improvvisamente il giovane si ammala gravemente e Giovanna , che non aveva che lui, cerca di confortarlo in ogni modo. Cerca di assecondare ogni suo desiderio. Ma, quando le chiede il falcone di Federigo, Giovanna è in grave impaccio. Sa infatti di avere sempre respinto Federigo come amante e quindi esita a rivolgergli quella richiesta, che lo priverebbe di quanto egli ha di più prezioso. Tuttavia l'amore materno ha il sopravvento e Giovanna promette al figlio il falcone, decidendo di umiliarsi con l'antico suo pretendente col rivolgergli direttamente la richiesta.
8) Accompagnata da un'altra donna, come per una passeggiata, Giovanna si reca alla piccola casa di Federigo. Lo trova umilmente impegnato a curare alcuni lavori del suo orto. L'INCONTRO TUTTAVIA AVVIENE CON ESTREMA RISERVATEZZA. Federigo accorre lietamente all'apparire di Giovanna , bella e cordiale. 9) Dopo aver salutato Federigo, Giovanna dice di voler riparare, con questa sua visita, alla scortesia passata legata ai tanti rifiuti da lei opposti all'amore di Federigo. Pertanto chiede di poter pranzare in sua compagnia, insieme all'altra donna che l'ha accompagnata. Federigo si dice onorato della visita e non rinnega nulla del suo passato amore, dicendosi ampiamente ricompensato da questa visita.
10) Federigo non ha
ancora avuto modo di pensare davvero alla sua povertà. Ma la visita di
Giovanna lo fa rammaricare fortemente delle sue attuali condizioni, in
quanto non può offrire nulla di degno alla donna. Posti gli occhi sul suo
grasso falcone, decide di sacrificarlo per il pranzo, essendo l'unico cibo
degno di onorare adeguatamente la visita della nobile donna. Con grande
tristezza lo uccide e lo fa cucinare.
11) Giovanna si rivolge
infine a Federigo. Gli ricorda il passato, dicendo che la ragione del suo
comportamento verso di lui, non fu dovuta a durezza e crudeltà nei suoi
confronti, ma all'onestà, che la legava al marito.
Il suo AMORE NATURALE DI
MADRE è così forte da spingerla a porre una richiesta che può sembrare
azzardata, in quanto riguarda ciò che è più caro a Federigo. Il figlio
morirà se non avrà il suo falcone.
12) Federigo alla richiesta non sa rispondere ma si abbandona ad un pianto dirotto. Quindi confessa la ragione di tutta la sua disperazione. La più grande gioia era stata per lui la visita della donna da sempre amata , proprio ora che la sua condizione non ne faceva più un ricco signore. Tuttavia il desiderio di onorare Giovanna in ogni modo possibile l'aveva portato a sacrificare proprio quel falcone che la donna desiderava per ben altra finalità. ►IL DOLORE PIU' GRANDE E' DUNQUE QUELLO DI NON POTER SERVIRE LA DONNA AMATA, ESAUDENDO OGNI SUO DESIDERIO. SI RICONFERMANO TUTTAVIA LE DOTI CORTESI DI FEDERIGO
13) Giovanna riconosce
la nobiltà d'animo di Federigo e LODA LA GENEROSITA' CHE LO HA PORTATO
AD ONORARLA SACRIFICANDOLE QUANTO DI PIU' PREZIOSO AVEVA.
14)
Infine dice di voler
sposare Federigo degli Alberighi che è stato capace di mostrare tanta
GENEROSITA' E VIRTU' D'ANIMO NOBILE. I fratelli inizialmente la
scherniscono, ricordandole la povertà del futuro sposo. ►Cioè è preferibile un uomo senza averi ma che si dimostri capace di grandi virtù, ( nuova nobiltà D'ANIMO DI STAMPO stilnovisticO ), piuttosto che un uomo ricco ma privo di ogni dote morale. 15) Il matrimonio avviene tra la ricchissima Giovanna ed il povero Federigo, il quale, però, fatto esperto dal suo passato , diviene miglior massaio, cioè più oculato risparmiatore dei suoi averi. SIGNIFICATO DELLA NOVELLA
La
novella ha una sua struttura molto simmetrica , dove ogni fatto assume un
significato simbolico ben preciso. AD OPERARE QUESTO RIBALTAMENTO E' LA FORTUNA GUIDATRICE DEGLI EVENTI UMANI , CHE NEL PROLOGO DIONEO HA RICORDATO. Inizialmente Federigo è il perfetto aristocratico, che consuma ogni suo bene in un amore senza frutto e senza speranza, che lo conduce alla povertà. E' LA MORALE FEUDALE E CAVALLERESCA CHE FA DELLA LIBERALITA' E DELLA MAGNIFICENZA UNA DOTE. Ma questo stile di vita è improduttivo: non fa ottenere l'amore e conduce alla povertà. Giovanna, sposa e madre , nella città BORGHESE è del tutto restia a condividere i valori aristocratici e cortesi di Federigo: RIFIUTA IL SUO AMORE e implicitamente conduce alla rovina economica il cavaliere. C'E' POI IL PASSAGGIO DALLA CITTA' ALLA CAMPAGNA DI FEDERIGO. La campagna è il luogo e dove gli ideali aristocratico - cavallereschi hanno modo di esprimersi meglio, nella loro antica sede naturale, al di fuori delle norme di vita borghesi che meglio si adattano alla città.
Qui, nonostante la povertà Federigo tiene ancora con sé un simbolo della
sua classe sociale e della sua vecchia condizione: il falcone. Ma soprattutto la Fortuna incide nel momento in cui maldestramente fa scarificare a Federigo il falcone. PRIVANDOSI PER GENEROSITA' DELL'ULTIMO SIMBOLO DI DISTINZIONE DELLA SUA CLASSE MOSTRA, IN TUTTA LA SUA PUREZZA, LA PROPRIA NOBILTA' D'ANIMO, CHE SARA' APPREZZATA FINALMENTE DALLA DONNA.
GIOVANNA ABBANDONA I SUOI PREGIUDIZI BORGHESI AD ACCETTA L'AMORE DEL
CAVALIERE. |