Per analizzare i bilanci raccolti sono
stati riclassificati gli stati patrimoniali secondo i criteri finanziari
comunemente usati. Di seguito vengono riportate le ipotesi
fatte o le regole applicate per voci particolari.
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Si è scelto di scindere la voce “Ratei e
Risconti Attivi” considerando i ratei disponibilità liquide differite
ed i risconti rimanenze contabili. Laddove la ripartizione tra ratei e
risconti non era indicata in Nota integrativa la ripartizione è stata
fatta secondo le proporzioni di esercizi precedenti e/o successivi o, in
mancanza, l’intera voce D è stata inserita prudenzialmente nelle rimanenze
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I titoli in portafoglio sono stati considerati
liquidità immediata se era nota la loro natura di titolo di Stato o
comunque quotato, in caso contrario sono stati inseriti nella liquidità
differita
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Il debito Tfr è stato inserito interamente
nelle passività consolidate salvo ove veniva riportato nell’anno
successivo l’utilizzo per pagamenti a dipendenti.
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I fondi rischi e oneri, in mancanza di
informazioni, sono stati inseriti nelle passività consolidate
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L’utile è stato scisso in utile accantonato
(voce del patrimonio netto) e utile distribuito nelle passività a breve
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Gli acconti passivi ricevuti dai clienti sono
stati sottratti all’importo delle rimanenze dell’attivo
Altre ipotesi sono state assunte per il
calcolo degli indici di bilancio
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Calcolo del ROI: il Capitale investito in
attività caratteristica è stato considerato il totale attivo di bilancio
poiché le attività finanziarie di tutte le imprese considerate, se
esistenti e di importi significativi erano costituite da
partecipazioni in imprese del settore fornitrici o clienti dell’impresa
stessa.
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Per gli indici economici è stato usato il
capitale di proprietà (capitale sociale e riserve), mentre per l’analisi
finanziaria è stato assunto il valore del patrimonio netto (comprensivo
anche dell’utile accantonato)
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Indice di incidenza della gestione non
caratteristica: non è stato calcolato in caso di risultato operativo
negativo perché avrebbe dato informazioni distorte
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Dilazione media delle vendite: per il calcolo
si è assunta l’IVA normale sul riso (4%)
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Dilazione media degli acquisti: non è stata
calcolata in quanto i soli acqusiti di materia prima non pareva un dato
significativo se rapportato ai vari servizi industriali di cui l’azienda
usufruiva.
Infine accanto ai bilanci di singole società
risiere si è pensato di analizzare il bilancio di un intero gruppo. Alcune
imprese infatti sono controllate/collegate ad altre imprese del settore e
godono spesso di finanziamenti della capogruppo o di altre società del
gruppo per così dire “sicuri”, che sostituiscono in gran parte il
finanziamento con capitale proprio.
Nell’area di consolidamento del gruppo esaminato sono
incluse solo società di lavorazione, commercializzazione e trasporto riso
(del fatturato solo un'esigua parte è relativa a pastifici ) ed inoltre
nel bilancio consolidato sono eliminati i debiti e crediti reciproci e le
partecipazioni infra-gruppo; l’immagine che ne deriva è di un gruppo
prettamente industriale con scarso peso delle partecipazioni e privo di
finanziamenti da collegate.
Ai fini dell’analisi della struttura risiera
si è deciso di considerare
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Capitale proprio sia quello di proprietà del
gruppo sia quello minoritario in mano ai terzi
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Per le stesse ragioni per risultato economico
del gruppo si è inteso sia quello del gruppo sia quello di spettanza di
altri soci.
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Si è supposto che l’utile 2001 fosse stato
interamente accantonato, poiché quello delle capogruppo (da solo è il 50%
del gruppo) era stato accantonato
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