A Vercelli la prima Scuola Tecnica Speciale d'Italia. Vincenzo Cesati e Celestino Peroglio
Naturalmente «pareggiamento» per il Comune
significava invece quanto previsto dal decreto legge, cioè l'intervento
governativo nello sgravio degli oneri. |
|
Ritornato a Vercelli nel 1848, negli anni successivi sostenne la realizzazione delle Scuole tecniche speciali, richieste ed ottenute in seguito alla proposta di Peroglio. Cesati divenne così il primo direttore delle Scuole tecniche speciali, nonché primo preside dell'Istituto, in quel delicato decennio d'avvio 1857-1867.
Cesati lascia una
straordinaria impronta nella cultura scientifica vercellese e
nell'organizzazione dell'Istituto, a cominciare dalla realizzazione del
Gabinetto di Scienze, tuttora dotato di raccolte e strumenti cui mise mano
personalmente con l'avvedutezza dell'uomo di scuola, più che mai conscio
dell'emergenza scientifico-tecnica del momento, ma anche con l'autorevolezza
dell'intellettuale illuminato: le prime linee della progettualità d'Istituto
seguono le indicazioni ministeriali, puntando inoltre a creare una figura di
docente educatore e animatore di cultura, tanto è vero che in quella scia si
muoveranno i suoi successori, tra i quali ricordiamo l'israelita
Aronne Bedarida. |
|
Lasciò al Gabinetto
di storia naturale dell'Istituto Tecnico la sua raccolta di minerali,
tuttora conservata,
che andò arricchendo le dotazioni del "piccolo Museo di scienze" del
«Cavour», per dirla con Cesati.
|