La lezione
Formati e strategie
dell'istruzione o didattiche in senso stretto
Liberamente tratto da
A. Calvani - Elementi di didattica
pp.146 sgg.
|
||||||||
|
Schema delle relazioni |
Punti di forza |
||||||
Lezione, presentazione
|
|
Efficienza |
||||||
Lezione euristica / socratica |
|
Problematicità |
||||||
|
||||||||
"Il frame può essere usato, oltre che per introdurre un argomento, per creare interesse, per rinforzare un processo ed un abilità, per sintetizzare informazioni o concetti, al termine di una relazione. In casi particolari - ad esempio nelle esperienze di brainstorming - può essere costruito dal relatore sul momento, come operazione che sintetizza gli apporti emersi. Per quanto concerne l'uso del mezzo visivo dinamico - ad esempio le presentazioni multimediali - esistono situazioni in cui l'impiego di una presentazione dinamica è più efficace. C'è tuttavia una tendenza attuale ad abusarne senza soppesare criticamente l'efficacia effettiva a livello didattico. Un video è qualcosa di denso e di difficile da catturare mentalmente. Si pensi alla ripresa da un microscopio elettronico di fenomeni interni a una cellula o alla ripresa filmica di un chirurgo che opera ( ma anche, a livello diverso, ad un video di carattere storico ). L'occhio può essere incapace di afferrare i fenomeni significativi, se non opportunamente evidenziati. In questi casi occorre che la presentazione video venga opportunamente manipolata, ad esempio rallentata, segmentata in fasi separate, arricchita con evidenziazioni."
Partendo dall'analisi del testo di
Calvani, si possono suggerire nuove considerazioni circa le dinamiche
cognitive implicate nella fruizione di supporti visivi e
multimediali, che accompagnano l'esposizione durante una lezione. L'impiego
di tali supporti crea indubbiamente un setting più ordinato,
accattivante ed amichevole di approccio ai contenuti, in quanto
canalizza sullo schermo modalità percettive legate alla
frequentazione dei media socialmente più amati. Tuttavia non bisogna
dimenticare che l'impiego didattico di questi strumenti si deve
sottoporre alla verifica dell'effettiva comunicabilità dei
contenuti con un approccio cognitivamente padroneggiabile. Non sempre
proporre dei prodotti industriali che inglobino al loro interno sintesi e
concettualizzazioni pertinenti, sequenze di presentazione calibrate,
proceduralità criticamente verificate dagli esperti del settore .....
garantisce un'automatica ed utile fruizione da parte dell'alunno.
E' utile pertanto sfruttare i supporti visivi
e multimediali con modalità di impiego vicine a quelle suggerite da
Calvani, fatte di rallentamenti, continua razionalizzazione
del mezzo, commenti frequenti, straniamento rispetto al naturale
coinvolgimento, nutrita discorsività indotta dalle presentazioni ....
E non solo utilizzando prodotti didattici posti sul mercato
dall'industria dei media, ma soprattutto sfruttando ripetutamente
realizzazioni nate dal lavoro laboratoriale delle classi, sulle quali
riflettere e
procedere verso elaborazioni successive. |
( 1 ) Ausubel
(
D.
Ausubel, Educazione e processi cognitivi. Guida psicologica per gli
insegnanti, Milano, F. Angeli, 1987 )
si interessa soprattutto del
modo in cui le
conoscenze preesistenti influenzano il processo di apprendimento e
distingue due tipi fondamentali di apprendimento, quello meccanico e
quello significativo. L'apprendimento "significativo" si realizza
quando le conoscenze primarie interagiscono con le nuove conoscenze;
l'assenza di tale interazione porta invece all'apprendimento "meccanico".
Egli non ipotizza una distinzione netta tra i due tipi di apprendimento e
suggerisce vari livelli di apprendimento significativo a seconda
delle conoscenze preesistenti e del come interagiscono con le nuove
conoscenze; l'apprendimento meccanico appare così come il grado più basso
di questi livelli di apprendimento. Ausubel, infine, chiama
subsumers Le conoscenze primarie
che portano all'apprendimento significativo, in quanto causano
l'associazione dei componenti della nuova conoscenza, ed introduce la
nozione di advance organizers per
quei concetti, presentati prima
delle nuove conoscenze, che forniscono legami tra le nuove conoscenze stesse
se i subsumers sono inadeguati.
http://puntoeduft.indire.it/160mila/b/moduli/sintesi/1/DISCO2/B_1.2.2.a.htm
|