La dimensione dell'esilio in terra straniera ed il sepolcro compianto dalle persone care.
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U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni |
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Un dì,
s'io non andrò sempre fuggendo di gente in gente, mi vedrai seduto su la tua pietra, o fratello mio, gemendo il fior de' tuoi gentili anni caduto. La madre or sol, suo dì tardo traendo, sento gli
avversi Numi, e le secrete Questo di tanta speme oggi mi resta! |
Un giorno se io non continuerò sempre a fuggire di popolo in popolo mi vedrai seduto sulla tua tomba fratello mio, piangendo la tua giovinezza troncata dalla morte nel suo fiorire. La madre ora sola trascinando la sua vecchiaia parla di me con i tuoi muti resti: ma io tendo a voi - disilluso - le mani e se già saluto da lontano la mia casa, sento gli dèi nemici che mi respingono indietro |
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Nella
mappa appaiono evidenti le quattro
aree tematiche del
sonetto:
1.
l’ambito del destino avverso, con il tempo, che, nel suo lento
scorrere, sanziona un’esperienza di dolore e sofferenza.
Zona
azzurra
2.
Lo spazio dell'allontanamento (
Zona
blu
)
lo spazio nemico dell’esilio, con l’inesorabile dramma del poeta,
condannato a restare lontano dalla sua terra.
3.
La sfera della famiglia e degli affetti (
Zona
rosa ) . Proprio
l’evento luttuoso della morte del fratello è destinato a riannodare
in modo più saldo e tenace questi rapporti, al di là di ogni sventura
contingente. L’ideale
ricongiunzione si attua attorno all’esperienza dolorosa della madre,
che piange la morte di un figlio e la lontananza dell' altro.
4.
Il richiamo costante alla tematica del corpo (
Zona
rossa ): essa
si intuisce nei gesti emblematici che segnano sia il distacco sia
l’auspicato ritorno alla terra natale ( le mani che si tendono nel
saluto alla propria patria, i resti del corpo che verranno restituiti al
devoto compianto delle persone care ). |