La prima legge organica sulla Pubblica Istruzione italiana è la Legge Casati: essa è il  risultato del lavoro del ministero La Marmora-Rattazzi per delineare le norme dell'ordinamento scolastico del Regno di Sardegna in tutti gli ordini e i gradi. 
La Legge Casati, e le riforme successive, assegnano solo alla formazione liceale, pre-universitaria, il compito di formare le future classi dirigenti del paese; per la formazione del ceto piccolo-borghese si ritengono sufficienti le scuole tecniche, affiancate dalla meno impegnativa istruzione professionale, frequentata di solito dal ceto meno abbiente, quando accede allo studio.
Ma incalzando con urgenza il processo di industrializzazione s'impone la necessità di un indirizzo pre-universitario più marcatamente scientifico: esso viene identificato, per un lungo periodo, con la sezione Fisico-matematica dell'Istituto tecnico che permetteva infatti l'accesso alle facoltà di Scienze e di Ingegneria, alle scuole militari e a poche altre scuole superiori.

L'istruzione tecnica conosce, durante gli anni, varie trasformazioni nei programmi:  dalle quattro sezioni del regolamento Mamiani del 1860,  ovvero commerciale-industriale, agronomica, chimica, fisico-matematica, nel 1865 si passa a progettarne ben nove: chimica, meccanica, marina mercantile, mineralogia e metallurgia, ragioneria; ma  molte di queste non saranno attivate, perlomeno non in tutti gli Istituti del Regno. Tanto è vero che negli anni tra il 1871 e il 1876 le sezioni tornano a cinque: fisico-matematica, agronomica, commerciale, di ragioneria, industriale  (con biennio comune di cultura generale). Inoltre, con la riforma delle scuole tecniche, nel 1877 gli Istituti tecnici tornano al Ministero della Pubblica Istruzione,  dopo il periodo '61-'76 in cui erano dipendenti dal Ministero dell'Industria  Agricoltura e Commercio: un documento di quegli anni, relativo all'aggiunta del quarto anno, stabilisce anche  le ore settimanali che non dovranno essere inferiori a trenta.
 

 Gli interventi legislativi sulla scuola: una sintesi

LA  LEGGE CASATI  1859

Istruzione elementare impartita dallo stato attraverso i comuni: gratuita, suddivisa in due classi di grado inferiore e due classi di grado superiore. Obbligatoria nel corso inferiore (sei - otto anni).
Scuola secondaria: Ginnasio, cinque anni. Liceo,  tre anni.
Scuola Tecnica: tre anni forniva una preparazione professionale di base ed era propedeutica alla frequenza dell'Istituto tecnico
Istituto Tecnico: tre anni poi quattro. Indirizzi commerciale e ragioneria, agronomico, industriale, fisico-matematico. In seguito, tra il 1928 e il 1931, nascerà l'indirizzo per geometri.

Scuole normali: due anni o tre per la preparazione dei maestri elementari.
L'istruzione professionale viene affidata al Ministero dell'agricoltura e del commercio, che da 1861 avrà in cura anche gli Istituti  tecnici.

LEGGE COPPINO 1877

Obbligatorietà  e gratuità dell'istruzione elementare inferiore
Gli Istituti tecnici sono riportati nell'ambito della pubblica istruzione, riconfermando le cinque sezioni della Legge Casati.
Negli anni 1879-1880 Il ministero dell'agricoltura e del commercio sollecita enti locali e camere di commercio a realizzare scuole di arti e mestieri per il mondo artigiano e le altre classi lavoratrici.

LA RIFORMA GENTILE  1923

Si ribadisce la preminenza del Liceo classico.
L'istruzione tecnica e professionale sono affidate a Ministeri specifici, tranne Ragionieri e Geometri che restavano in cura alla pubblica istruzione.
Darà avvio alla nascita del Liceo Scientifico, che compare nel 1911 come Liceo Moderno, preso atto della necessità di istituire un  secondo liceo che potenziasse gli studi scientifici e permettesse l'accesso alle facoltà universitarie di Scienze, Matematica, di Ingegneria e di Architettura.            

LA CARTA DELLA SCUOLA DI BOTTAI 1939

Con la Carta della scuola il regime fascista prevedeva 5 leggi per una riforma dell'istruzione volta a riorganizzare istituti tecnici industriali, già ordinati nel 1931, licei scientifici, magistrali.  Ma solo una legge fu attuata, nel 1940: riguardò l'istituzione della scuola media triennale per accedere alle scuole dell'ordine superiore, al liceo artistico, alle scuole dell'ordine femminile.