Si valorizza l'educazione fisica al Cavour
In quanto all’Educazione fisica l'Istituto è
perfettamente in regola: ha palestre magnifiche, e continua ad educare
allievi straordinariamente dotati, come in passato (ne era stato esempio
Leonida Robbiano),
e docenti che eccellevano nello sport, come
Visconti (e
prima Luppi). Gli anni immediatamente precedenti infatti, sotto questo
aspetto, erano stati eccezionali. |
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Tutte queste informazioni, ed altre ancora, si devono ad un opuscolo del
1913 intitolato L’educazione fisica nell’Istituto tecnico pareggiato «C.
Cavour» curato dall’allora preside Carlo Verzone e dal “maestro” di
ginnastica Domenico Luppi. Si tratta di un piccolo, ma utile esempio di
quella “letteratura” sepolta nella valanga di scartoffie documentali di una
scuola, a metà strada tra la pur necessaria documentazione d’archivio e la
volontà di consegnare della vita scolastica anche testimonianze di altre
vicende umane. Quando esse sono prodotte sembrano legate unicamente alla
cronaca del momento, ma, nel tempo, si rivestono di una consistenza storica
che senz’altro entra a fare parte delle memorie di un’intera città. Il
palmares dell’Istituto tecnico non nasceva dal nulla: se il «Cavour»
poteva vantare tante glorie sportive il merito andava sicuramente ad un
team di prim’ordine.
Domenico Luppi,
uno dei fondatori nel 1892 della Società sportiva Pro Vercelli, ampliatasi
progressivamente dalla ginnastica alla scherma al calcio, e
Francesco Visconti,
maestro di scherma e fratello di Annibale Visconti, calciatore della grande
Pro. |
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E’ la stagione del culto igienista e del mito dell’efficienza e vigoria fisica. E’il tempo dei nuovi sport legati soprattutto al progresso scientifico-tecnologico, frutto anche della cultura e delle attività didattiche promosse nelle sezioni degli Istituti tecnici. Non possiamo quindi dimenticare che nel 1912 si era diplomato al «Cavour» Leonida Robbiano, il pioniere dell’aviazione. Ma facciamo un balzo avanti: nel 1946, presso lo stadio già a lui intitolato dopo la sua tragica fine sul Gange, la tradizione agonistica dell’Istituto conosce una nuova tappa. Il primo maggio si tiene infatti una manifestazione sportivo-benefica organizzata dal Circolo della Stampa. Un singolare incontro di calcio vede schierati giornalisti contro professori, tra cui spiccano i giornalisti Leale (Tuttosport), Ortona (Amico del popolo), Reis (Vercelli libera), e i professori dell’Istituto: Ferrantelli (Ed.fisica), Mettica (Costruzioni), Benedetti (Topografia), Mussini (Lettere), Buffa (Agraria), Raisaro (Ragioneria). Segnalinee: Visconti. Il programma è completato da un altro incontro di calcio tra laureandi di ingegneria e medicina: tra i primi ricordiamo Giorgio Sambonet, Cantone, Lupano, Lombardi. Arbitro: Silvio Piola. Segnalinee: “due gentili universitarie”. In quella giornata si svolgono anche gare di staffetta 4 x 100; tra le donne gareggiano “impiegate, operaie, sartine, studentesse dell’Istituto Tecnico” e allieve delle altre scuole cittadine. Nei decenni più recenti il «Cavour» ha continuato ad essere vivaio di atleti di tutte le specialità: tra i molti ricordiamo D’Auria, calciatore della Pro Vercelli, Stella Arrigoni, nazionale del fioretto, Gionata Coppola, portiere dell’hockey Amatori. Dunque le carte di ieri non si stancano ancora di raccontare. Proprio come i fogli ingialliti di uno fra i primi giornali studenteschi vercellesi degli anni Sessanta, «Il Mosaico», quindicinale del «Cavour», vivacissimo esempio di un genere all’epoca fiorente nelle scuole ed innovativo che si sforzava di discutere di tutto: di didattica, di letteratura, di arte, di attualità, di problematiche giovanili (sono gli anni intorno al ’68), senza trascurare quella sapida aneddotica tradizionalmente prediletta dagli allievi come strale nei confronti di figure e personaggi di tutto l’ambiente scolastico. Il giornale dedicava però anche moltissimi articoli allo sport. E alla parodia dello sport. Due soli esempi, tratti dal n. 3 del 1965: Canottaggio: “Redazione Mosaico grazie al suo stile impareggiabile di remata batte i fortissimi avversari della presidenza”.
Ciclismo-velocità:
“Solitovik Rytardatarim batte Bidellus Collericus sfrecciando al 71 Km. di
media dallo stretto spazio lasciato dalla porta che si chiude”. |