L'Associazione Agraria Subalpina
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Parallela alla pratica agricola, si svolge I'operosità di Cavour nella discussione delle più importanti questioni agrarie, specie in seno alla Associazione agraria, di cui fu uno dei fondatori. Esisteva in Piemonte fin dal 1785 una tranquilla Reale Accademia di Agricoltura, che poi diventò Reale Società di Agricoltura, la cui attività si manifestava con cerimonie e calendari georgici. Ben altro avevano in mente Cesare Alfieri, Ilarione Petitti, Vegezzi Ruscalla, Cavour e quelli che nel maggio 1842 presentarono tl conte Stefano Gallina primo segretario per gli affari interni, lo schema della nuova società.
L'
Associazione
Agraria Subalpina
costituita nel maggio del 1842
ebbe il brevetto di Re Carlo Alberto, che vi si iscrisse socio, riservando a sé la nomina di un
commissario per vigilare sull'andamento della stessa. Nelle prime nomine
Cesare Alfieri fu il
presidente e
Cavour
fece parte del comitato di
statistica agraria. |
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Nel 1844 Cavour fu nel comitato dei premi ed in
quello della stampa e membro per la commissione del vaiolo pecorino. La sua
competenza sul
bestiame era antica: già nel 1840
Cosimo Ridolfi
ebbe parole di elogio per i merinos che casa Cavour allevava a
Santena. Nel 1835 importò qualche campione di
razza Dislhley e fece
alcuni fortunati incroci colla
razza Biellese, lodati
all'esposizione del 1844. Importò anche maiali inglesi, avendoli giudicati
molto belli e buoni di carattere. |
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Ebbe parte cospicua nei congressi agrari: nel
1844 a Pinerolo fu uno dei membri della commissione e nel 1846 a
Mortara intervenne come consigliere di direzione e parlò delle
rotazioni in uso nel Vercellese. Nel comizio agrario di Vigevano
prese parte ad una discussione sull'uso del gesso come concime al prato,
combattendo l'opinione di chi attribuiva al gesso il massimo potere
concimante. |
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L'Associazione agraria discuteva l'utilità
dei poderi modello ed i criteri con cui reggere l'Istituto normale
agrario e forestale annesso al podere di Venaria, di cui Emilio di Sambuy
aveva completato il progetto. Cavour essendo all'estero non prese parte alla
discussione, ma ne scrisse sulla Gazzetta, l'organo
dell'Associazione,
dichiarandosi contrario al podere modello, che, non potendo abolire,
vorrebbe subaffittare almeno in parte. Lo abolì appena ministro, poiché
amante dell'iniziativa individuale, giudicando negativamente l'ingerenza
dello Stato e temendo il cattivo influsso del dottrinarismo teorico nella
gestione dei campi. |
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