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Altrove il perfezionamento delle
rotazioni e lo sviluppo del prato irriguo, in
corso da metà '700, unitamente all'accorpamento delle proprietà, erano proseguiti a passi sempre più spediti e in forme
pressoché analoghe a quelle della Lomellina e del Milanese. La continua
espansione della risaia ( giunta a coprire 72.000 ettari nel 1867-81 ),
dei prati artificiali e dei terreni irrigui delle vecchie brughiere e
delle baragge ( con un apparato sussidiario di strade campestri, canali,
arterie fluviali) aveva permesso lo sviluppo di grosse fattorie, di
vaste tenute estensive a conduzione capitalistica e la formazione di una
grossa schiera di lavoratori salariati. |
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Nel periodo cavouriano ( 1850 - 1860 )
nelle pianure del Vercellese e del Novarese vi erano le più moderne
organizzazioni capitaliste con manodopera di salariati, mentre nel
Milanese e nella Lomellina andavano migliorando le tecniche di rotazione e
dei prati irrigui. Il continuo progredire
delle risaie consentiva
lo
sviluppo di grandi tenute e fattorie capitaliste con un gran numero di
lavoratori salariati come braccianti e giornalieri.
Vi erano anche dei
fittavoli con
una media di 4 o 5 ettari di terra. Si può quindi affermare che i centri
del Vercellese, Novarese e Santhiatese erano ormai diventati dei
rilevanti mercati
che davano lavoro a vaste
masse d’immigrati e braccianti stagionali. |
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L’evolversi di questa situazione porta ad
un forte aumento della
produzione risicola e del prezzo di mercato
da una parte e per contro la situazione
stagnante dei salari dei braccianti.
Siamo intorno al 1845 e le masse contadine vivono una condizione umana
avvilente fatta di povertà, fame e soprattutto esposta alle peggiori
malattie dei campi. |
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In seguito a cambiamenti del
regime fondiario viene a crearsi un nuovo tipo d’azienda detta affittanza imprenditrice, dotata di notevoli
capitali dove, accanto ai salariati, si delineano figure specifiche quali
prataiuoli e bergamini, che vivono in cascinali chiusi in cui ognuno ricopre
un ruolo preciso e dove vi è tutto ciò che serve per la conduzione del
fondo. In Lombardia i proprietari terrieri seguono il
rendimento delle loro proprietà mentre i fittavoli con grandi capitali
ricoprono anche cariche amministrative; accanto a loro si formano figure
specialistiche del ceto borghese come agronomi e
mediatori. Intorno al 1870 riscontriamo l’aumento e la
diversificazione delle colture (patate, barbabietole da zucchero) e
l’incremento della produzione dei foraggi che favorisce lo sviluppo degli
animali da lavoro, come i bovini, e del concime. Nell’Alessandrino, nel
Cuneese e nella provincia di Torino le condizioni di sviluppo furono più
lente. |
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