Introduzione
Modello
“Fontana”
Il progetto Il relazione
all'attivazione da parte dell'IRRSAE PIEMONTE - in accordo con gli altri
IRRSAE nazionali - del progetto
“LA QUALITA’ NEL RECUPERO E NELLA RICERCA
METODOLOGICO-DISCIPLINARE, PER LA QUALITA’ DELL’AUTONOMIA”
– 2^ fase regionale ( Prot.244/I ), l'ITCG CAVOUR
di Vercelli ha offerto
la sua disponibilità a realizzare l' iniziativa in oggetto, nella misura di
due corsi da attivare nel periodo 23 - 28 Novembre 1998 nelle
classi Prima e Seconda E Ragioneria IGEA. I titoli delle due iniziative -
realizzate sulla base metodologica del
progetto
Fontana - sono i seguenti:
|
Data |
Durata dell’attività |
Tipologia di attività |
Sabato 14 Novembre 1998 |
ore 9 – 12 |
Riunione organizzativa dell’intera equipe
di intervento |
Lunedì 23 Novembre 1998 |
ore 8 – 13 |
Modello Fontana |
Martedì 24 Novembre 1998 |
ore 8 – 13 |
Modello Fontana |
Mercoledì 25 Novembre 1998 |
ore 8 – 13 |
Modello Fontana |
Giovedì 26 Novembre 1998 |
ore 8 – 13 |
Modello Fontana |
Venerdì 27 Novembre 1998 |
ore 8 – 13 |
Modello Fontana |
Documentazione dell’attività:
Dopo la conclusione del corso il docente coordinatore, con il supporto
dell'intera equipe di lavoro, ha prodotto il protocollo dell'attività, con
la precisazione di obiettivi, modalità di intervento, tipologie di verifica,
utilizzo di strumenti didattici, rispondenza della classe all’iniziativa,
rapporti organizzativi tra i docenti.
Si è deciso - in un secondo momento - di ampliare la relazione sull’attività effettivamente realizzata nelle cinque giornate e di inserirla in rete, con l’inserimento di gran parte del materiale saggistico, informativo, di sintesi e rappresentazione grafica, che in qualche modo è stato esaminato, utilizzato e prodotto nella fase di progettazione. Tale materiale non sempre è stato fornito interamente agli alunni. Riteniamo ugualmente che tale documentazione possa meglio testimoniare sia la complessità culturale del progetto sia la sua logica interna di intervento didattico. In tal senso queste pagine possono anche costituire un contributo di analisi multidisciplinare per la realizzazione di una macro-unità modulare di tipo trasversale su questo argomento, da inserire nella normale programmazione curricolare, sfruttando uno spazio temporale ben più ampio di quello concesso alla fase di recupero.
La logica che ha portato alla costruzione dell’unità
implica:
¨
L’utilizzo di alcuni criteri di Ricerca
metodologico disciplinare sollecitati dalla Didattica Breve
¨
La ricerca di parole-chiave attorno alle
quali raccordare il tessuto argomentativo
¨
La modellizzazione puntuale dei
percorsi didattici impostati su base modulare - nel raccordo tra
biennio e
triennio e con possibili
ulteriori aggregazioni disciplinari
¨
La riproposizione dei contenuti dell’intera
unità in più fasi della progressione curricolare e a diversi livelli di
complessità, passando dal biennio al
triennio
¨
L’impiego di sequenze iterative per la
ricomposizione- riaggregazione di contenuti più mirati, da inserire in
segmenti di insegnamento curricolare,
realizzabili anche a distanza di tempo, in ambiti disciplinari distinti o
ancora
trasversalmente, con il vincolo di
raccordo all’impostazione iniziale del modulo
¨
L’analisi del concetto di “Stato” è di tipo
sistemico, padroneggiandone le variabili attraverso gli ambiti
semantici e le
varie possibili categorizzazioni,
anche in prospettiva diacronica.
¨ La
distillazione verticale degli argomenti è prevista sotto forma
di categorizzazione, funzionale e tassonomica
( per il Diritto ) e di tipo
descrittivo - narrativo ( per la Storia )
¨ Si
riserva costante attenzione alla dimensione diacronica e sincronica
del problema, operando numerosi confronti
e attualizzazioni dei concetti più
importanti
¨ Un’impostazione
del genere consente, a nostro parere, di fornire un’agevole griglia di
riferimento, uno spazio
comune di orientamento, una sorta di mappa
di navigazione generale per l’eventuale inserimento di altri insegnanti,
che vogliano introdurre nuove
focalizzazioni disciplinari all’interno del progetto iniziale.
La documentazione presenta, nella parte finale di ogni
giornata, i
risultati delle prove somministrate di volta in volta agli alunni e
può considerarsi una testimonianza attendibile dell’impegno riscontrato
nella classe e dei confortanti risultati ottenuti.
“ La qualità nel recupero e nella ricerca metodologico - disciplinare, per la qualità dell’autonomia”
IL CONCETTO DI STATO TRA STORIA E
DIRITTO.
Iniziativa di recupero ( modello Fontana ) tenutasi presso l'ITCG
CAVOUR di Vercelli
nella classe II "E" Ragioneria IGEA nel periodo 23 - 11 -1998 / 27 - 11
- 1998.
Calendario delle lezioni frontali.
23 - 11 - 98:
Presentazione dei
percorso didattico.
Rappresentazione sinottica delle tipologie di stato evidenziabili
sull'asse storico.
Definizione dei concetto di stato sotto il profilo giuridico.
24 - 11 – 98
La polis greca: modelli
di sviluppo organizzativo
Confronto con una categoria giuridica dello di stato contemporaneo:
la partecipazione politica e la
democrazia rappresentativa.
25 - 11 – 98
Lo stato romano: dalla
repubblica oligarchica all'impero.
Categorie giuridiche di confronto: le basi dei diritto romano nelle
moderne costituzioni
26 - 11 – 98
Lo stato feudale. Dal sistema di dominio feudale alla signoria
territoriale
Categorie giuridiche di riferimento: il concetto di sovranità e di potere
Accentramento e decentramento
27 - 11 – 98
Dalle monarchie
assolute allo stato contemporaneo
Categorie giuridiche di riferimento: lo stato rappresentativo e lo stato
di diritto.
Fase di progettazione.
La realizzazione dell’iniziativa, prevista all’interno della programmazione didattica della classe II E Ragioneria IGEA, prende corpo dalla collaborazione congiunta di quattro insegnanti dell’Istituto: due docenti della classe II E - Proff.ssa L. Facelli , Italiano e Storia, Proff.ssa M.Isola, Diritto ed Economia - Proff.ssa P.Montano, insegnante del biennio Geometri, Prof. R.Crosio, docente di Italiano e Storia nel triennio E Ragioneria ( in qualità di coordinatore ).
L’idea di inserire per una classe seconda un modulo di recupero curricolare, ispirato al modello “Fontana”, è legata indubbiamente all’esperienza del corso di Bellaria, realizzato nel Dicembre 1997. In quella occasione molti docenti, impegnati nella ricerca metodologico-disciplinare, sono stati chiamati ad approntare unità di recupero per le classi del biennio, tali da attuare un’azione mirata e sinergica volta a migliorare le basi logico-espressive dei giovani studenti della scuola secondaria superiore. La presente iniziativa ripropone in modo “fedele” le indicazioni strutturali del modello “Fontana” per quanto concerne la scansione delle attività e la durata complessiva del corso. Infatti essa prevede l’alternanza sistematica di tre fasi didattiche all’interno di ogni giornata di lavoro: lezione frontale o interattiva, studio guidato, valutazione continua.
Il progetto presenta d’altro canto alcune specificità:
¯ Si basa sull’analisi di un’unità didattica transdisciplinare storico-giuridica, nella convinzione che solo una più stretta integrazione di competenze, di metodologie, e l’impiego di più codici linguistici può consentire un efficace recupero logico-espressivo ed il consolidamento di abilità operative all’interno di contenuti complessi come quelli dei programmi di Storia e di Diritto.
¯ Se la Storia è colta molto spesso nel biennio nella sua dimensione puramente narrativa di eventi, difficilmente padroneggiabili nelle loro coordinate spazio-temporali, lo studio del Diritto appare, dal canto suo, talvolta ostico per la sua astrattezza concettuale, per la sua stessa organizzazione epistemologica di tipo nomotetico, volta a decifrare la natura di processi istituzionali, talvolta debolmente correlati con le basi esperienziali degli alunni.
¯ L’unità di recupero ha tentato di coniugare le potenzialità didattiche delle due discipline, ordinando e precisando alcuni percorsi conoscitivi, l’uno centrato sulle variabili di tipo spazio-temporale ( relative all’evoluzione delle varie forme di statualità nel processo storico ) l’altro di tipo struttural - funzionale ( relativo alla definizione della struttura, delle funzioni e degli organi dello stato contemporaneo ).
¯ L’unità ha riproposto soprattutto contenuti compresi nei programmi del biennio, ma li ha anche integrati con brevi notizie di storia moderna e contemporanea, oggetto di analisi successiva da parte degli studenti nel triennio, al fine di comprendere nel quadro informativo di base il maggior numero di riferimenti utili per cogliere pienamente il significato delle categorie giuridiche.
Metodologie e strumenti di lavoro
Preoccupazione dell’equipe è stata quella di coordinare una comune impostazione metodologica nel lavoro, modellizzando i contenuti in modo condiviso, tanto da fornire piste di lettura comode e ben riconoscibili dagli alunni. Si è sfruttata l’indicazione fondamentale della Didattica Breve , a cui si ispira il presente modello di recupero, valorizzando come strumento propeduetico di studio per insegnanti ed alunni la distillazione verticale ed orizzontale dei contenuti, al fine di porne in evidenza le logiche. L’enucleazione di un certo numero di parole-chiave, sorta di nodi tematici delle singole giornate, ha permesso di costruire il reticolo concettuale attorno al quale si è intessuto il discorso di ricostruzione dei singoli fenomeni in chiave diacronica ( evolutiva ) e/o sincronica ( analogica o contrastiva del presente rispetto al passato ). Molto spesso la distillazione non si è limitata ad assumere l’aspetto tradizionale della sequenza di argomenti con le relativo inventario, ma si è strutturata come mappa concettuale o grafo riaggregativo, capace di offrire anche la reticolarità dei rapporti e dei riferimenti. Anche gli alunni sono stati invitati a “distillare” costruendo mappe concettuali e a commentarle nel corso delle verifiche.
Infine molta adatta è apparsa l’organizzazione per categorie della distillazione e delle parole-chiave, che ha permesso, se non altro, di avere presente costantemente l’area di inclusione dei singoli concetti ( storica, giuridica, economica, sociologica, antropologica, multipla….). Il ricorso alla rappresentazione grafica delle conoscenze ( sorta di “distillazione grafica” ) è stato costante. Si è impiegata ad esempio come “mappa di navigazione “ dell’intero percorso una lunga striscia del tempo, che ha permesso di verificare visivamente - in una successione di cartogrammi affiancati - l’evolvere su base “territoriale” delle diverse forme di statualità nel corso del tempo. Schemi esemplificativi alla lavagna, lucidi, alcune immagini iconografiche, fotocopie con riferimento a tavole sinottiche e a grafi riaggregativi….sono stati alcuni degli strumenti più usati nelle varie fasi dell’attività.
Altra indicazione fondamentale seguita nel predisporre il percorso delle cinque giornate è stata l’ attenzione privilegiata per le definizioni, indicatori verbali di strutture giuridiche e di fenomeni istituzionali di carattere storico. La precisione nel definire correttamente i vari concetti è stata identificata come obiettivo primario del nostro intervento.
Verifica e valutazione
Sul
piano della verifica e della valutazione si è concordato di assumere alcuni
indicatori tratti dalle tassonomie di Bloom, che gli insegnanti del corso E
IGEA già sono abituati ad usare. Tali indicatori ( Conoscenza,
Comprensione, Esposizione, Applicazione ) hanno il compito di fornire al
docente un quadro più analitico della qualità dell’apprendimento, avviando
ad un’analisi mirata dell’errore e quindi, talvolta, alla riprogettazione
dell’intervento didattico. Inoltre le tassonomie sono molto adatte per
verificare l’evoluzione della prestazione degli alunni in relazione ai vari
tipi di abilità e competenze via via evidenziate